Palazzo di città
Finanziamenti regionali per la mitigazione del rischio idrogeologico, Gravina si candida
Previsti interventi sul patrimonio rupestre e sui torrenti Gravina e Pentecchia
Gravina - mercoledì 10 febbraio 2016
9.57
Gravina concorrerà alla ripartizione dei fondi assegnati dalla Regione Puglia nell'ambito del piano nazionale di mitigazione del rischio idrogeologico. Lo ha deliberato la giunta presieduta dal sindaco Alesio Valente, dando il via libera allo studio di fattibilità elaborato dall'Area Tecnica municipale ed autorizzando la partecipazione dell'Ente alla procedura di attribuzione delle risorse.
«Un percorso – spiega il primo cittadino Alesio Valente – intrapreso anche grazie al confronto costante col mondo dell'associazionismo locale e della protezione civile, accogliendo spunti e proposte come quelle giunte dal movimento "Rivoluzione per lo sviluppo metropolitano", presieduto da Matteo De Marinis, al quale rivolgo i ringraziamenti per la collaborazione offerta».
«La nostra città – ricorda il sindaco – non è immune da potenziali rischi di dissesto idrogeologico, interessanti anche alcuni insediamenti rupestri posti sul versante del torrente Gravina, di notevole interesse paesaggistico e storico. Per questo abbiamo deciso di attivarci per cogliere le opportunità offerte da Regione e Governo».
In particolare, attraverso lo studio di fattibilità approvato dal governo civico, se saranno conseguiti i finanziamenti necessari si punterà a circoscrivere – si legge nel documento - i pericoli legati «alla regolamentazione delle portate d'acqua del torrente Gravina e del suo principale affluente, il torrente Pentecchia: ciò in virtù della loro estensione nonché della conformazione e ubicazione del centro abitato della città, che si sviluppa sul margine del torrente». Obiettivo dichiarato: «Eliminare definitivamente il rischio sulle persone e sui beni paesaggistici, archeologici, storici ed architettonici».
«Un percorso – spiega il primo cittadino Alesio Valente – intrapreso anche grazie al confronto costante col mondo dell'associazionismo locale e della protezione civile, accogliendo spunti e proposte come quelle giunte dal movimento "Rivoluzione per lo sviluppo metropolitano", presieduto da Matteo De Marinis, al quale rivolgo i ringraziamenti per la collaborazione offerta».
«La nostra città – ricorda il sindaco – non è immune da potenziali rischi di dissesto idrogeologico, interessanti anche alcuni insediamenti rupestri posti sul versante del torrente Gravina, di notevole interesse paesaggistico e storico. Per questo abbiamo deciso di attivarci per cogliere le opportunità offerte da Regione e Governo».
In particolare, attraverso lo studio di fattibilità approvato dal governo civico, se saranno conseguiti i finanziamenti necessari si punterà a circoscrivere – si legge nel documento - i pericoli legati «alla regolamentazione delle portate d'acqua del torrente Gravina e del suo principale affluente, il torrente Pentecchia: ciò in virtù della loro estensione nonché della conformazione e ubicazione del centro abitato della città, che si sviluppa sul margine del torrente». Obiettivo dichiarato: «Eliminare definitivamente il rischio sulle persone e sui beni paesaggistici, archeologici, storici ed architettonici».