vito mazzarella
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Politica

Fine legislatura tra abbandoni e new entry

Fuori Mazzarella e Calculli arrivano De Robertis e Valente

In consiglio comunale c'è chi va e c'è chi viene.

E' notizia di pochi giorni fa la nomina di Paolo Calculli a responsabile dell'assessorato al bilancio dopo l'addio di Liborio Dibattista. Al suo posto in questo ultimo scampolo di legislatura arriva il dottor Vito De Robertis Lombardi, primo dei non eletti nella lista democrat ed ex segretario del Pd.
Sin qui tutto, o quasi regolare se non fosse che ad animare il Natale gravinase sono giunte inaspettate le dimissioni del consigliere Vito Mazzarella, ex Udc e capogruppo del Gruppo Misto. L'addio è stato protocollato, insieme agli auguri di buon Natale, nella giornata di martedì: una lettera con pochissime righe per dire che "le motivazioni che mi hanno indotto a questa scelta sono da ricercarsi tra i motivi esclusivamente personali".
Sembrerebbe per problemi lavorativi.

Tocca ora convocare un consiglio comunale per approvare la surroga tanto di Calculli quanto di Mazzarella.
E se da una parte in casa Pd il dottor De Robertis si dice pronto ad accettare la surroga "per rispetto degli elettori che nel 2012 hanno apposto il mio nome sulla scheda elettorale" in casa Udc, lista che ha permesso a Mazzarella di conquistare lo scanno consiliare, non è così scontato l'arrivo di Stefano Valente.

Il diretto interessato si dice innanzitutto "all'oscuro di tutto perché dal Comune non mi ha chiamato nessuno" prima di annunciare la "necessità di una riflessione con il partito" per capire se accettare o meno.
La questione è tutta riassunta nell'incompatibilità tra il ruolo di consigliere comunale e quello di consigliere della Fondazione Santomasi, ruolo che Valente riveste da tre anni.
"Devo valutare cosa fare perché non è semplice lasciare un lavoro già avviato con la Fondazione" conclude Valente che si dice "dispiaciuto per la scelta di Vito Mazzarella".
Silenzio invece da via Vittorio Veneto dove nessuno ha inteso commentare l'addio dell'ex Udc. Il nodo da sciogliere sta proprio nel capire quanto siano legate le dimissioni di Mazzarella con la mancata investitura ufficiale di Valente a leader della coalizione di maggioranza.

Investitura annunciata settimane fa e mai arrivata.
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