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Politica

Fli raddoppia. E si disintegra

Rottura tra i finiani dopo la nomina di Aldo Dibattista.

Passi per il ritorno a casa di Maria Ariani e Francesco Santomasi, ma Aldo Dibattista segretario del partito proprio no.

Il rimpasto nella maggioranza Valente divide il Fli e rischia di far saltare i delicati equilibri dell'amministrazione. Duri i contrasti emersi nel corso di una animata riunione del movimento finiano giunta al termine di una giornata, quella di lunedì, ricca di annunci e colpi di scena che, mettono in discussione la leadership dell'ex dirigente della Dc.

"Non condividiamo né il metodo né gli esiti di questa operazione politica" dichiara Salvatore Buonamassa a nome dei dissidenti, tra i quali Luigi Serangelo e Antonello Galtieri, già da tempo critici nei confronti della direzione del partito . "Se a proposito dei due consiglieri - continua Buonamassa- una parte di Fli ha ritenuto che fosse un giusto prezzo da pagare, sulla nomina del segretario la contrarietà è stata unanime. Ci ritroviamo un segretario senza una consultazione interna, e senza una necessaria ratifica da parte degli organi provinciali, che ancora ora tarda ad arrivare".

"Fli – rincara la dose Buonamassa - è risultato il secondo partito alle ultime elezioni, con oltre 2000 voti, che adesso dovrebbero essere rappresentanti da chi si è distinto per lo più come accentratore di cariche politiche che come catalizzatore di consensi. Tutto questo mentre, a un anno e mezzo dalla vittoria, siamo ancora a discutere di posti in giunta anziché delle questioni programmatiche alla base dell'alleanza con il Pd".

Eppure, appena in mattinata, i due consiglieri Ariani e Santomasi si dichiaravano disponibili a "riprendere le ragioni dello stare insieme al fine di concentrarsi e lavorare tutti uniti per dare immediate risposte ai bisogni del paese" e per questo "con grande orgoglio il partito del FLI, ricomponendo il proprio organico consigliare, ritiene di affidare il prestigioso incarico di assessore comunale ad un uomo competente e professionale quale l'architetto Francesco Santomasi".
Tutto questo non prima di aver ufficializzato il nuovo incarico affidato ad Aldo Dibattista designato segretario del partito quale "persona di grande esperienza, e ineccepibile moralità".

Argomentazioni che evidentemente non sono bastate a convincere il resto del partito.

Inoltre, ad aggravare ulteriormente la vicenda, si sommano anche questioni regionali e nazionali che potrebbero complicare ulteriormente il quadro politico e rendere ancora più precaria la tenuta dell'amministrazione Valente. Con gli ex An intenzionati a tornare insieme all'insegna del "c'eravamo tanto amati", infatti, potrebbero esserci ulteriori sviluppi legati alla ricomposizione generale del centrodestra. Se da Roma e Bari dovesse arrivare l'ordine di entrare nel futuro contenitore moderato, insomma, i finiani potrebbero dover scegliere tra l'uscita dalla maggioranza o l'ennesimo, trasformistico cambio di nome.
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