La città
Fondazione Santomasi, Il rilancio passa da Filippo Tarantino
Idee e programmi del neo presidente dell’ente morale
Gravina - lunedì 7 agosto 2023
E' Filippo Tarantino il nuovo presidente della Fondazione Santomasi. A lui il compito di risollevare le sorti dell'ente morale cittadino, continuando a farlo essere quel punto di riferimento e timone per la cultura a Gravina.
Un impegno che il professor Tarantino intende onorare con la massima applicazione, continuando sul solco dei suoi predecessori che tanto bene hanno fatto nella gestione della fondazione.
Punto di riferimento e linee guida dettate dallo stesso statuto della fondazione, allorquando si cita la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed archeologico di Gravina; Il patrocinio e la promozione di iniziative intese a divulgare i valori artistici, storici e culturali, e le tradizioni popolari della Città, con preferenza per quelle intraprese da giovani gravinesi capaci e meritevoli e la conservazione, il funzionamento e l'incremento del Museo, della Biblioteca e dell'Archivio custoditi nel palazzo Santomasi.
"Approfondiremo e svilupperemo questi precisi punti in continuità con il meglio realizzato o impostato dai precedenti amministratori: non ne faccio un elenco indifferenziato, ma ricordo con piacere e ammirazione le realizzazioni dell'amministrazione Rubini e le scelte interessanti e lungimiranti dell'amministrazione Burdi, feconde di promettenti sviluppi"- afferma il neo presidente della fondazione, che poi aggiunge: "Nel consiglio di insediamento ho dichiarato che intendo alimentare l'utopia: penso al castello Federiciano che deve essere esaltato in tutte le sue potenzialità e inserito in un circuito dei castelli federiciani di Puglia".
Il programma del suo mandato è semplice e si traduce in alcune concrete azioni.
Sul fronte valorizzazione archeologica già a settembre ci saranno incontri con gli esperti della soprintendenza archeologica di Taranto "per studiare insieme le possibilità di potenziamento della visibilità e fruibilità e dei nostri beni artistici" -afferma Tarantino, sottolineando la necessità di coordinare l'azione con Istituzioni, Enti, Associazioni culturali e imprese che operano nel settore "con finalità convergenti o complementari".
Altro punto qualificante del programma riguarda la volontà di rivolgere particolare attenzione verso i bambini. "Tra le prime manifestazioni che la Fondazione realizzerà entro settembre porrei una festa della lettura per i bambini delle scuole elementari, che in Fondazione incontreranno gli scrittori di letteratura per l'infanzia e devono sentirsi a loro agio in biblioteca, protagonisti".
Massima attenzione anche sulla gestione dei beni della Fondazione e valorizzazione dei contenitori culturali come il complesso monastico di Santa Sofia, in parte affidato dal Comune alla cura dell'ente morale.
Infatti- sottolinea Tarantino- "Oltre alle progettualità culturali ci saranno impegni afferenti la proficua e corretta amministrazione dei terreni che mi consta già ben impostata, grazie ad un non semplice lavoro dall'amministrazione Terlizzi". Non solo, ma si lavorerà anche sul fronte dei finanziamenti, tentando di "intercettare i fondi messi a disposizione da vari bandi europei, nazionali e regionali per l'attuazione dei fini istituzionali".
Insomma, tanto ritrovato entusiasmo che si traduce anche in proficuo lavoro fatto con chi ha a cuore le sorti della fondazione e della cultura della città.
"Non scriviamo libri dei sogni, né immaginiamo di essere dei Titani, ma contiamo sulla collaborazione di molti, a cominciare dagli amici della Fondazione" - afferma il neopresidente Tarantino, che in conclusione aggiunge: "Vi sono percorsi già tracciati e che hanno resistito alla parentesi della pandemia: penso ad importanti collaborazioni che auspico si possano riproporre anche avvalendoci delle pregresse esperienze".
Un impegno che il professor Tarantino intende onorare con la massima applicazione, continuando sul solco dei suoi predecessori che tanto bene hanno fatto nella gestione della fondazione.
Punto di riferimento e linee guida dettate dallo stesso statuto della fondazione, allorquando si cita la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed archeologico di Gravina; Il patrocinio e la promozione di iniziative intese a divulgare i valori artistici, storici e culturali, e le tradizioni popolari della Città, con preferenza per quelle intraprese da giovani gravinesi capaci e meritevoli e la conservazione, il funzionamento e l'incremento del Museo, della Biblioteca e dell'Archivio custoditi nel palazzo Santomasi.
"Approfondiremo e svilupperemo questi precisi punti in continuità con il meglio realizzato o impostato dai precedenti amministratori: non ne faccio un elenco indifferenziato, ma ricordo con piacere e ammirazione le realizzazioni dell'amministrazione Rubini e le scelte interessanti e lungimiranti dell'amministrazione Burdi, feconde di promettenti sviluppi"- afferma il neo presidente della fondazione, che poi aggiunge: "Nel consiglio di insediamento ho dichiarato che intendo alimentare l'utopia: penso al castello Federiciano che deve essere esaltato in tutte le sue potenzialità e inserito in un circuito dei castelli federiciani di Puglia".
Il programma del suo mandato è semplice e si traduce in alcune concrete azioni.
Sul fronte valorizzazione archeologica già a settembre ci saranno incontri con gli esperti della soprintendenza archeologica di Taranto "per studiare insieme le possibilità di potenziamento della visibilità e fruibilità e dei nostri beni artistici" -afferma Tarantino, sottolineando la necessità di coordinare l'azione con Istituzioni, Enti, Associazioni culturali e imprese che operano nel settore "con finalità convergenti o complementari".
Altro punto qualificante del programma riguarda la volontà di rivolgere particolare attenzione verso i bambini. "Tra le prime manifestazioni che la Fondazione realizzerà entro settembre porrei una festa della lettura per i bambini delle scuole elementari, che in Fondazione incontreranno gli scrittori di letteratura per l'infanzia e devono sentirsi a loro agio in biblioteca, protagonisti".
Massima attenzione anche sulla gestione dei beni della Fondazione e valorizzazione dei contenitori culturali come il complesso monastico di Santa Sofia, in parte affidato dal Comune alla cura dell'ente morale.
Infatti- sottolinea Tarantino- "Oltre alle progettualità culturali ci saranno impegni afferenti la proficua e corretta amministrazione dei terreni che mi consta già ben impostata, grazie ad un non semplice lavoro dall'amministrazione Terlizzi". Non solo, ma si lavorerà anche sul fronte dei finanziamenti, tentando di "intercettare i fondi messi a disposizione da vari bandi europei, nazionali e regionali per l'attuazione dei fini istituzionali".
Insomma, tanto ritrovato entusiasmo che si traduce anche in proficuo lavoro fatto con chi ha a cuore le sorti della fondazione e della cultura della città.
"Non scriviamo libri dei sogni, né immaginiamo di essere dei Titani, ma contiamo sulla collaborazione di molti, a cominciare dagli amici della Fondazione" - afferma il neopresidente Tarantino, che in conclusione aggiunge: "Vi sono percorsi già tracciati e che hanno resistito alla parentesi della pandemia: penso ad importanti collaborazioni che auspico si possano riproporre anche avvalendoci delle pregresse esperienze".