Palazzo di città
Fondazione Santomasi: Valente smentisce Vendola
“Nessun nome all’ordine del giorno”. Il sindaco replica alle opposizioni.
Gravina - venerdì 3 maggio 2013
09.05
Sarà per lo scandalo dei gettoni d'oro, che sovverte l'ordine delle priorità dell'agenda politica. O semplicemente perché le voci di corridoio devono restare tali. Ma da Palazzo di città arriva una secca smentita in merito alla nomina del nuovo consiglio d'amministrazione della Fondazione Pomarici Santomasi.
Contattato telefonicamente, il primo cittadino Alesio Valente smentisce seccamente le indiscrezioni dei giorni scorsi, che vorrebbero Mario Burdi, candidato in una lista alleata del primo cittadino alle ultime comunali, come "papabile" alla guida dell'ente: "L'argomento non è all'ordine del giorno – taglia corto Valente – non ne abbiamo ancora discusso e quindi non è corretto fare nomi".
Il sindaco non replica direttamente nemmeno alle dichiarazioni del capo delle opposizioni, Rino Vendola, che aveva bocciato preventivamente la candidatura di Burdi in quanto troppo "politica", ma si lascia sfuggire una domanda retorica che vuol essere anche ironica: "Ricordatemi, chi c'era nel cda nominato da Vendola? Di sicuro – conclude - nomineremo un consiglio all'altezza, visto che la città offre personalità di alto livello".
Schermaglie a distanza tra maggioranza e opposizione, in un momento di temperature politiche roventi, che non lasciano presagire soluzioni bipartisan.
Contattato telefonicamente, il primo cittadino Alesio Valente smentisce seccamente le indiscrezioni dei giorni scorsi, che vorrebbero Mario Burdi, candidato in una lista alleata del primo cittadino alle ultime comunali, come "papabile" alla guida dell'ente: "L'argomento non è all'ordine del giorno – taglia corto Valente – non ne abbiamo ancora discusso e quindi non è corretto fare nomi".
Il sindaco non replica direttamente nemmeno alle dichiarazioni del capo delle opposizioni, Rino Vendola, che aveva bocciato preventivamente la candidatura di Burdi in quanto troppo "politica", ma si lascia sfuggire una domanda retorica che vuol essere anche ironica: "Ricordatemi, chi c'era nel cda nominato da Vendola? Di sicuro – conclude - nomineremo un consiglio all'altezza, visto che la città offre personalità di alto livello".
Schermaglie a distanza tra maggioranza e opposizione, in un momento di temperature politiche roventi, che non lasciano presagire soluzioni bipartisan.