La città
Fondi per rigenerazione urbana, i sindacati chiedono incontro al sindaco
Obiettivo: avviare un confronto sullo sviluppo e sulla qualità del progetto
Gravina - martedì 13 aprile 2021
10.55
Un confronto aperto tra Comune e sindacati per decidere quali interventi mettere in atto per accedere ai fondi del Governo centrale destinati alla rigenerazione urbana. Questa la richiesta delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil al sindaco Alesio Valente.
Sul territorio nazionale nella legge di Bilancio 2020 il Governo ha previsto 8 miliardi e mezzo di finanziamenti per la Rigenerazione Urbana. Fondi che grazie ad un recente Dpcm sono stati sbloccati per garantire finanziamenti ai Comuni con l'obiettivo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, oltre al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale delle città. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, attuato in forma sperimentale per il triennio 2021/2023 consente l'accesso ai fondi per i Comuni con più di 15.000 abitanti, con la clausola di finanziamento di uno o più interventi per un massimo di 5 milioni da destinare ai Comuni che non superano i 50 mila abitanti.
Una occasione importante – affermano le tre sigle sindacali- che consentirà la realizzazione "di singole opere pubbliche o un insieme di interventi coordinati di interventi pubblici, anche ricomprese opere pubbliche incompiute". Infatti, il decreto prevede la possibilità di intervenire sulla manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche; sul miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale e sulla mobilità sostenibile.
Una circostanza allettante da non farsi sfuggire perché- sottolineano da Cgil, Cisl e Uil- notevoli potrebbero essere "le ricadute che la stessa può avere sulla nostra città sia dal punto di vista della qualità urbana e di sviluppo, sia sul versante del lavoro e occupazione in una fase importante in cui la Pandemia ed emergenza sanitaria sta producendo una forte contrazione del lavoro e dello sviluppo economico della città e del paese in generale ed una emergenza sociale inedita".
Importante diventa, quindi, concertare le attività e le iniziative che si intende mettere in atto, anche con le organizzazioni sindacali con le quali l'amministrazione comunale di Gravina nel 2019 ha sottoscritto un protocollo di intesa su sviluppo e lavoro. L'obiettivo –spiegano le organizzazione sindacali - è quello "di avviare un confronto sullo sviluppo e sulla qualità del progetto e l'impatto in termini occupazionali, al fine di attivare la progettazione dati i tempi risicati per le candidature". Ragion per cui Cgil, Cisl e Uil chiedono al primo cittadino un incontro urgente per discutere insieme sul da farsi.
Sul territorio nazionale nella legge di Bilancio 2020 il Governo ha previsto 8 miliardi e mezzo di finanziamenti per la Rigenerazione Urbana. Fondi che grazie ad un recente Dpcm sono stati sbloccati per garantire finanziamenti ai Comuni con l'obiettivo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, oltre al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale delle città. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, attuato in forma sperimentale per il triennio 2021/2023 consente l'accesso ai fondi per i Comuni con più di 15.000 abitanti, con la clausola di finanziamento di uno o più interventi per un massimo di 5 milioni da destinare ai Comuni che non superano i 50 mila abitanti.
Una occasione importante – affermano le tre sigle sindacali- che consentirà la realizzazione "di singole opere pubbliche o un insieme di interventi coordinati di interventi pubblici, anche ricomprese opere pubbliche incompiute". Infatti, il decreto prevede la possibilità di intervenire sulla manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche; sul miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale e sulla mobilità sostenibile.
Una circostanza allettante da non farsi sfuggire perché- sottolineano da Cgil, Cisl e Uil- notevoli potrebbero essere "le ricadute che la stessa può avere sulla nostra città sia dal punto di vista della qualità urbana e di sviluppo, sia sul versante del lavoro e occupazione in una fase importante in cui la Pandemia ed emergenza sanitaria sta producendo una forte contrazione del lavoro e dello sviluppo economico della città e del paese in generale ed una emergenza sociale inedita".
Importante diventa, quindi, concertare le attività e le iniziative che si intende mettere in atto, anche con le organizzazioni sindacali con le quali l'amministrazione comunale di Gravina nel 2019 ha sottoscritto un protocollo di intesa su sviluppo e lavoro. L'obiettivo –spiegano le organizzazione sindacali - è quello "di avviare un confronto sullo sviluppo e sulla qualità del progetto e l'impatto in termini occupazionali, al fine di attivare la progettazione dati i tempi risicati per le candidature". Ragion per cui Cgil, Cisl e Uil chiedono al primo cittadino un incontro urgente per discutere insieme sul da farsi.