Palazzo di città
Forno crematorio e fatti oscuri al cimitero, arriva la risposta del Comune
Assessore Dibattista: "Sono sfavorevole all'impianto"
Gravina - venerdì 24 luglio 2020
16.00
Arrivano a firma di Aldo Dibattista, assessore ai lavori pubblici e all'ambiente, le risposte ai pressanti inviti rivolti all'amministrazione comunale a fornire il proprio punto di vista sui progetti di un forno crematorio e sugli inquietanti dubbi riguardanti la scomparsa di una salma e il ritrovamento di bare bruciate.
Sulla vicenda del "tempio crematorio", sono due i progetti presentati, entrambi all'interno del cimitero. "L'intervento edilizio - dice l'assessore - sarebbe previsto su aree dove vige un vincolo archeologico e paesaggistico e di conseguenza la Commissione locale del Paesaggio si è più volte espressa sfavorevolmente. Pertanto in presenza di tali impedimenti e di pareri ambientali negativi, la mia posizione è estremamente non favorevole. Non nascondo la mia preoccupazione in ordine alla emissione di fumi e sostanze nocive, anche se per quest'aspetto ambientale, sono necessari e indispensabili i pareri delle autorità preposte. Sul piano strettamente personale, da cristiano, cattolico, cultore della vita e del rispetto dei defunti, non sarei particolarmente favorevole alla realizzazione di Industrie che si occupano di forni crematori anche se le rispetto per il lavoro che svolgono".
Tuttavia, aggiunge Dibattista, è una scelta politica e "sicuramente la maggioranza, superati gli scogli giganteschi dei pareri sfavorevoli ambientali, dovrà valutare la opportunità di dotare una città a vocazione turistica di un tempio o forno crematorio di grandi dimensioni".
Sui fatti oscuri riguardanti il cimitero, Dibattista si limita a ribadire ciò che è già noto. "In merito ai rifiuti cimiteriali, resti di bare, e ad altre situazioni di salme sparite e ritrovate o di loculi occupati da altri, non autorizzati - dice - informo che il sindaco ha avviato indagini amministrative interne oltre ad aver notiziato l'autorità giudiziaria".
Sulla vicenda del "tempio crematorio", sono due i progetti presentati, entrambi all'interno del cimitero. "L'intervento edilizio - dice l'assessore - sarebbe previsto su aree dove vige un vincolo archeologico e paesaggistico e di conseguenza la Commissione locale del Paesaggio si è più volte espressa sfavorevolmente. Pertanto in presenza di tali impedimenti e di pareri ambientali negativi, la mia posizione è estremamente non favorevole. Non nascondo la mia preoccupazione in ordine alla emissione di fumi e sostanze nocive, anche se per quest'aspetto ambientale, sono necessari e indispensabili i pareri delle autorità preposte. Sul piano strettamente personale, da cristiano, cattolico, cultore della vita e del rispetto dei defunti, non sarei particolarmente favorevole alla realizzazione di Industrie che si occupano di forni crematori anche se le rispetto per il lavoro che svolgono".
Tuttavia, aggiunge Dibattista, è una scelta politica e "sicuramente la maggioranza, superati gli scogli giganteschi dei pareri sfavorevoli ambientali, dovrà valutare la opportunità di dotare una città a vocazione turistica di un tempio o forno crematorio di grandi dimensioni".
Sui fatti oscuri riguardanti il cimitero, Dibattista si limita a ribadire ciò che è già noto. "In merito ai rifiuti cimiteriali, resti di bare, e ad altre situazioni di salme sparite e ritrovate o di loculi occupati da altri, non autorizzati - dice - informo che il sindaco ha avviato indagini amministrative interne oltre ad aver notiziato l'autorità giudiziaria".