Politica
Forza nuova: arriva la smentita del Comune
"Mai autorizzato il patrocinio", dice Valente. Retromarcia della Pro Loco. E la Cgil: "Sia revocata ogni autorizzazione".
Gravina - mercoledì 3 ottobre 2012
18.40
"Smentiamo di aver mai dato il nostro patrocinio o qualsiasi altra autorizzazione alla manifestazione promossa da Forza Nuova".
Il telefono squilla. La voce arriva via etere da San Giuliano Milanese. Alesio Valente pensava forse di potersi concedere qualche ora di tregua dai problemi casalinghi respirando aria di gemellaggio culturale e spirituale in terra lombarda. A riportarlo a Gravina, l'eco delle polemiche insorte dopo l'annuncio d'una manifestazione culturale promossa da Forza Nuova nei locali della Pro Loco e, almeno secondo gli organizzatori, patrocinata dal Comune. "Non esiste: non concediamo il patrocinio a iniziative politiche, da qualunque forza politica siano promosse", taglia corto il primo cittadino, precisando essere portavoce di un pensiero condiviso anche dall'assessore Laura Marchetti.
Le sue parole, però, non riescono a spegnere il fuoco della polemica prima che diventi incendio. Anzitutto perchè del patrocinio del Comune gravinese parlava già il 25 settembre sulla sua bacheca facebook Cosimo Massaro, l'autore del libro "La moneta di Satana", da presentare nel corso dell'evento voluto da Forza Nuova. E poi perchè la circostanza viene confermata in giornata anche dal coordinatore regionale dei forzanovisti, Vito Cantacessi: "L'appuntamento è organizzato col patrocinio della Pro Loco e del Comune".
Basterebbe, e avanzerebbe pure, per colorare di giallo-rampa l'intera vicenda. Non fosse che a prendere posizione, nel pomeriggio, arriva anche il direttivo della ricostituita e riunificata Pro Loco. Che dopo essersi spinta a chiedere addirittura "la cancellazione immediata della notizia perché lesiva e non corrispondente al vero", spiega: "Il direttivo della Pro Loco, dal giorno del suo insediamento, non ha autorizzato nessuna manifestazione politica, concesso alcun patrocinio, nè presentazione di libro alcuno. Qualsiasi manifestazione, anche di presentazione letteraria, autorizzata prima dell'insediamento del nuovo direttivo non ha nessun motivo di essere". Tradotto: se autorizzazione c'è stata all'utilizzo dei locali (ma pure degli stemmi) della Pro Loco, è arrivata prima della riunificazione. E non è comunque condivisa dal nuovo direttivo, a quanto pare venuto a conoscenza della vicenda solo attraverso Gravinalife. Allora, meglio tenerle in pagina, le notizie.
Fine delle comunicazioni? No. Perchè all'ora dei vespri sul tavolo della discussione l'asso lo cala la Cgil, col suo segretario (e consigliere comunale) Vincenzo Varrese: "Gravina, l'ultima città a cedere alle orde fasciste, non può accogliere i germogli della rinascita di disvalori fascisti. Le istituzioni non possono limitarsi ad applicare in modo letterale la norma, ma sono chiamate ad una valutazione politica". Valutazione che per la Cgil non può che tradursi in una sola scelta: "Le istituzioni devono dare un segnale chiaro e forte, revocando le autorizzazioni alla manifestazione".
Come finirà, se finirà?
Il telefono squilla. La voce arriva via etere da San Giuliano Milanese. Alesio Valente pensava forse di potersi concedere qualche ora di tregua dai problemi casalinghi respirando aria di gemellaggio culturale e spirituale in terra lombarda. A riportarlo a Gravina, l'eco delle polemiche insorte dopo l'annuncio d'una manifestazione culturale promossa da Forza Nuova nei locali della Pro Loco e, almeno secondo gli organizzatori, patrocinata dal Comune. "Non esiste: non concediamo il patrocinio a iniziative politiche, da qualunque forza politica siano promosse", taglia corto il primo cittadino, precisando essere portavoce di un pensiero condiviso anche dall'assessore Laura Marchetti.
Le sue parole, però, non riescono a spegnere il fuoco della polemica prima che diventi incendio. Anzitutto perchè del patrocinio del Comune gravinese parlava già il 25 settembre sulla sua bacheca facebook Cosimo Massaro, l'autore del libro "La moneta di Satana", da presentare nel corso dell'evento voluto da Forza Nuova. E poi perchè la circostanza viene confermata in giornata anche dal coordinatore regionale dei forzanovisti, Vito Cantacessi: "L'appuntamento è organizzato col patrocinio della Pro Loco e del Comune".
Basterebbe, e avanzerebbe pure, per colorare di giallo-rampa l'intera vicenda. Non fosse che a prendere posizione, nel pomeriggio, arriva anche il direttivo della ricostituita e riunificata Pro Loco. Che dopo essersi spinta a chiedere addirittura "la cancellazione immediata della notizia perché lesiva e non corrispondente al vero", spiega: "Il direttivo della Pro Loco, dal giorno del suo insediamento, non ha autorizzato nessuna manifestazione politica, concesso alcun patrocinio, nè presentazione di libro alcuno. Qualsiasi manifestazione, anche di presentazione letteraria, autorizzata prima dell'insediamento del nuovo direttivo non ha nessun motivo di essere". Tradotto: se autorizzazione c'è stata all'utilizzo dei locali (ma pure degli stemmi) della Pro Loco, è arrivata prima della riunificazione. E non è comunque condivisa dal nuovo direttivo, a quanto pare venuto a conoscenza della vicenda solo attraverso Gravinalife. Allora, meglio tenerle in pagina, le notizie.
Fine delle comunicazioni? No. Perchè all'ora dei vespri sul tavolo della discussione l'asso lo cala la Cgil, col suo segretario (e consigliere comunale) Vincenzo Varrese: "Gravina, l'ultima città a cedere alle orde fasciste, non può accogliere i germogli della rinascita di disvalori fascisti. Le istituzioni non possono limitarsi ad applicare in modo letterale la norma, ma sono chiamate ad una valutazione politica". Valutazione che per la Cgil non può che tradursi in una sola scelta: "Le istituzioni devono dare un segnale chiaro e forte, revocando le autorizzazioni alla manifestazione".
Come finirà, se finirà?