Polizia
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Cronaca

Forza posto di blocco: inseguito ed arrestato

Nella fuga danneggia anche un'auto. In manette un giovane gravinese, rimesso in libertà in attesa di processo.

Alla guida della sua auto, s'imbatte in un posto di blocco. Ed all'alt degli agenti innesta la marcia, sgomma e si dà alla fuga, ma viene inseguito e fermato dopo un quarto d'ora a tutta birra per le vie della città. Arrestato e giudicato per direttissima, è stato rimesso in libertà (ma con obbligo di firma), in attesa d'essere processato.

Protagonista della vicenda un ventottenne gravinese, Filippo Iacoviello. Il racconto della storia nella ricostruzione degli investigatori. Tutto avverrebbe martedì pomeriggio: attorno alle 18.15, dalle parti di via Tommaso Albinoni, una pattuglia della Polizia di Stato in forza al Commissariato di Gravina è impegnata in un posto di blocco insieme ai colleghi del Corpo Forestale dello Stato. Un'attività di routine, figlia del piano di pattugliamento interforze, che inaspettatamente si trasforma in rodeo sul filo della velocità. Alla vista degli agenti, la Citroen C3 condotta da Iacoviello rallenta. E quando le viene imposto l'alt dà l'impressione di voler accostare. D'improvviso, però, secondo gli inquirenti, il giovane aprirebbe il gas, innestando la retromarcia per dileguarsi in controsenso. La Pantera della Madama si lancia all'inseguimento a sirene spiegate: le due auto sfilano rapide per le strade della zona Pip, a quell'ora alquanto trafficate e per di più, qui e là, affollate sui marciapiedi e negli spiazzi circostanti di bambini scesi a giocare in strada approfittando dei primi tepori primaverili. L'utilitaria e la volante sfrecciano davanti a villa Margherita, percorrono via Berlinguer infine, in via Gonzaga, la caccia ha termine: Iacoviello viene fermato, accompagnato in Commissariato e tratto in arresto, in flagranza di reato, con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ma pure per danneggiamento aggravato: nella sua folle corsa, mettono a verbale i poliziotti raccogliendo la denuncia del proprietario della vettura, avrebbe urtato una Land Rover. Ed in coda agli accertamenti si scoprirebbe anche che la sua auto sarebbe sprovvista di copertura assicurativa. Motivo per il quale la stessa verrebbe sottoposta a sequestro amministrativo.

L'epilogo: comparso nelle aule del Tribunale di Bari per essere giudicato con rito direttissimo, il ventottenne s'è visto convalidare l'arresto ed a seguito della richiesta, avanzata dal suo difensore, di poter accedere al rito abbreviato, il giudice gli ha restituito la libertà. Ma in attesa del processo (fissato per giugno) dovrà osservare l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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