Eventi
Francesca Vecchioni a Gravina
La scrittrice presenta il suo libro:amore, famiglia, sogni e desiderio di normalità
Gravina - venerdì 24 luglio 2015
15.19
Una storia di ordinaria normalità.
E' quella raccontata da Francesca Vecchioni attivista per i diritti civili, esperta in comunicazione e giornalista, in 'T'innamorerai senza pensare...' presentato giovedì sera a Gravina nell'ambito della rassegna "Notti d'Autore" promossa dal Comune di Gravina e dalla Fondazione Santomasi all'interno del cartellone estivo degli eventi.
L'incontro moderato ma Miriam Laiso, ha visto al partecipazione anche dell'assessore all'istruzione, Lucrezia Gramegna, intervenuta per un breve saluto istituzionale e del sindaco di Calimera, Francesca De Vito, che ha rimarcato la necessità per l'Italia di mettersi al passo con i paesi europei riconoscendo i diritti delle coppie di fatto.
Il libro, una storia autobiografica, racconta la vita, dalla adolescenza alla maturità attraverso i sogni e le aspettative di una donna che ama un'altra donna.
"Quando si parla di omosessualità – spiega l'autrice- si tende a giudicare solo la vita sessuale delle persone tralasciando i sentimenti, le passioni, i sogni che due persone dello stesso sesso condividono in egual misura rispetto alle coppie formate da una uomo e una donna".
Un viaggio nelle varie tappe dalla vita, dalla conoscenza di se al rapporto con i genitori: "perché un figlio che non si dichiara, che non racconta ciò che è, non sarà mai più un figlio che condivide la propria vita con la famiglia. Non racconterà le sue gioie i suoi dolori, i suoi desideri". Di qui un ampio racconto del rapporto tra la scrittrice e il più celebre padre, Roberto Vecchioni.
E dall'essere figlio al voler diventare madre il passo è breve: "Ho sempre voluto essere madre, ho sempre immaginato di avere una famiglia numerosa come quella in cui sono cresciuta, tante chiacchiere, tanti interessi, tanti entusiasmi da condividere. Se devo essere davvero sincera non ho mai, per un solo momento della mia vita, creduto di dover rinunciare alla gioia di crescere un figlio".
E di figlie ne sono arrivate due. Due bambine con cui scoprirsi e soprattutto farsi conoscere dagli altri e far capire che si può essere assolutamente normali pur essendo diversi.
Per Francesca Vecchioni "scegliere di vivere ciò che si è può sembrare semplice ma è una delle decisioni più complicate della vita di ognuno. Eppure questa è la scelta che tutti siamo, prima o poi, chiamati ad affrontare se vogliamo arrivare un po' più vicino alla felicità".
E' quella raccontata da Francesca Vecchioni attivista per i diritti civili, esperta in comunicazione e giornalista, in 'T'innamorerai senza pensare...' presentato giovedì sera a Gravina nell'ambito della rassegna "Notti d'Autore" promossa dal Comune di Gravina e dalla Fondazione Santomasi all'interno del cartellone estivo degli eventi.
L'incontro moderato ma Miriam Laiso, ha visto al partecipazione anche dell'assessore all'istruzione, Lucrezia Gramegna, intervenuta per un breve saluto istituzionale e del sindaco di Calimera, Francesca De Vito, che ha rimarcato la necessità per l'Italia di mettersi al passo con i paesi europei riconoscendo i diritti delle coppie di fatto.
Il libro, una storia autobiografica, racconta la vita, dalla adolescenza alla maturità attraverso i sogni e le aspettative di una donna che ama un'altra donna.
"Quando si parla di omosessualità – spiega l'autrice- si tende a giudicare solo la vita sessuale delle persone tralasciando i sentimenti, le passioni, i sogni che due persone dello stesso sesso condividono in egual misura rispetto alle coppie formate da una uomo e una donna".
Un viaggio nelle varie tappe dalla vita, dalla conoscenza di se al rapporto con i genitori: "perché un figlio che non si dichiara, che non racconta ciò che è, non sarà mai più un figlio che condivide la propria vita con la famiglia. Non racconterà le sue gioie i suoi dolori, i suoi desideri". Di qui un ampio racconto del rapporto tra la scrittrice e il più celebre padre, Roberto Vecchioni.
E dall'essere figlio al voler diventare madre il passo è breve: "Ho sempre voluto essere madre, ho sempre immaginato di avere una famiglia numerosa come quella in cui sono cresciuta, tante chiacchiere, tanti interessi, tanti entusiasmi da condividere. Se devo essere davvero sincera non ho mai, per un solo momento della mia vita, creduto di dover rinunciare alla gioia di crescere un figlio".
E di figlie ne sono arrivate due. Due bambine con cui scoprirsi e soprattutto farsi conoscere dagli altri e far capire che si può essere assolutamente normali pur essendo diversi.
Per Francesca Vecchioni "scegliere di vivere ciò che si è può sembrare semplice ma è una delle decisioni più complicate della vita di ognuno. Eppure questa è la scelta che tutti siamo, prima o poi, chiamati ad affrontare se vogliamo arrivare un po' più vicino alla felicità".