Palazzo di città
Fratino confermato segretario titolare
Dibattito in Regione per salvare i segretari comunali dalla abolizione dettata dal Governo
Gravina - giovedì 16 ottobre 2014
13.40
Mentre nelle sedi istituzionali è al vaglio l'abolizione dei segretari comunali, palazzo di città conferma l'incarico a Michele Fratino, segretario reggente dai primi giorni del mese, nominandolo segretario titolare. L'incarico è arrivato al termine di una selezione tra dodici curricula arrivati a Palazzo di città tramite l'albo nazionale dei segretari, tra cui quello di Fratino è risultato il migliore poichè "evidenzia notevoli competenze tecnico- giuridiche e gestionali, confacenti con le esigenze di questo ente" scrive Valente nel decreto di incarico.
Finita la reggenza, ben prima del periodo previsto dalla legge, dunque, Michele Fratino prende ufficialmente il posto di Teresa Gentile.
Intanto nella giornata di mercoledì, in risposta alla proposta di legge avanzata dal governo Renzi per abolire queste figure professionali all'interno del Comuni italiani, i consiglieri regionali della Puglia hanno presentato una mozione con cui impegnano il presidente e la giunta regionale a mettere in atto tutte le misure di competenza per intervenire a difesa della figura in questione, che "non solo non va abolita ma, al contrario, va rafforzata per rendere ancora più efficace la sua funzione di soggetto che opera per la legalità e il buon funzionamento dei Comuni".
La proposta è stata firmata dai consiglieri Zullo, Congedo, Blasi, Loizzo, Pica, Friolo, Losappio, Mazzei, Gatta, De Leonardis, Scianaro, Negro, Camporeale e Laddomada.
"Con decreto legge del 24 giugno 2014 n.90 –si legge ancora nella mozione- sono previste le misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa. Tra queste, è stata inserita la possibilità dell'assunzione diretta senza titoli di studio, senza concorso e con retribuzione dirigenziale, di fiduciari-portaborse, ed è stato inoltre disposto l'ampliamento del contingente dei dirigenti assunti senza concorso ma tramite semplici selezioni. Queste misure preludono alla disposizione che prevede l'abolizione dei segretari comunali, inserita nel ddl 1577 di riforma delle pubbliche amministrazioni, all'esame del Senato. Posto che –aggiungono- la cancellazione dei segretari comunali priverebbe i Comuni del dirigente che opera affinché il programma politico sia realizzato al meglio, con questa mozione chiediamo al presidente e alla Giunta di intervenire con ogni strumento utile per la salvaguardia di una figura essenziale che garantisce la migliore attuazione del programma, i sistemi di controllo interni e la prevenzione della corruzione negli enti locali".
Finita la reggenza, ben prima del periodo previsto dalla legge, dunque, Michele Fratino prende ufficialmente il posto di Teresa Gentile.
Intanto nella giornata di mercoledì, in risposta alla proposta di legge avanzata dal governo Renzi per abolire queste figure professionali all'interno del Comuni italiani, i consiglieri regionali della Puglia hanno presentato una mozione con cui impegnano il presidente e la giunta regionale a mettere in atto tutte le misure di competenza per intervenire a difesa della figura in questione, che "non solo non va abolita ma, al contrario, va rafforzata per rendere ancora più efficace la sua funzione di soggetto che opera per la legalità e il buon funzionamento dei Comuni".
La proposta è stata firmata dai consiglieri Zullo, Congedo, Blasi, Loizzo, Pica, Friolo, Losappio, Mazzei, Gatta, De Leonardis, Scianaro, Negro, Camporeale e Laddomada.
"Con decreto legge del 24 giugno 2014 n.90 –si legge ancora nella mozione- sono previste le misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa. Tra queste, è stata inserita la possibilità dell'assunzione diretta senza titoli di studio, senza concorso e con retribuzione dirigenziale, di fiduciari-portaborse, ed è stato inoltre disposto l'ampliamento del contingente dei dirigenti assunti senza concorso ma tramite semplici selezioni. Queste misure preludono alla disposizione che prevede l'abolizione dei segretari comunali, inserita nel ddl 1577 di riforma delle pubbliche amministrazioni, all'esame del Senato. Posto che –aggiungono- la cancellazione dei segretari comunali priverebbe i Comuni del dirigente che opera affinché il programma politico sia realizzato al meglio, con questa mozione chiediamo al presidente e alla Giunta di intervenire con ogni strumento utile per la salvaguardia di una figura essenziale che garantisce la migliore attuazione del programma, i sistemi di controllo interni e la prevenzione della corruzione negli enti locali".