Territorio
Gal e nuova programmazione all'esame della Regione
A breve il calendario dei bandi
Gravina - martedì 10 maggio 2016
9.09
E' tempo di definire il calendario dei bandi relativi al Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020.
E' quanto annunciato dall'assessore regionale all'agricoltura nel corso dell'ultima riunione della 4° Commissione consiliare, per spiegare a che punto sono i lavori per la definizione della programmazione 2014 – 2020 dei Gruppi di Azione Locale.
In ordine al primo punto l'assessore ha specificato che si è nelle condizioni oggi di definire il calendario pluriennale dei bandi, improntati in particolare sulla programmazione degli investimenti, sull'attività di trasformazione e sull'inserimento dei giovani. Si sta valutando la possibilità di coniugare l'esigenza di spendere rapidamente le risorse con l'utilizzo delle graduatorie procedenti per i progetti non finanziati. Nel mentre è in corso un negoziato con l'Ue per la rinegoziazione di alcune misure, l'assessore ha fatto il punto su quelle che sono state avviate: in particolare la 19.1. relativa alle misure preparatorie per i nuovi GAL (per i quali sono a disposizione 140 milioni) che vanno chiusi – ha specificato – entro il prossimo ottobre.
La misura 20 che riguarda l'assistenza tecnica per il nuovo piano è in itinere, così come è in corso l'attività di rendicontazione da parte della società che ha svolto tale funzione per quello precedente. Si punta ad assicurare tempi congrui alle aziende in modo da metterle nelle condizioni di presentare una buona progettualità. In merito ai nuovi GAL, premesso che la loro funzione è quella di impiegare le risorse secondo le vocazioni del territorio (in particolare culturali, storiche e sociali), nell'emanando bando è prevista una gradualità del punteggio da 12 a 20 a seconda di come i progetti si conformino allo stesso territorio. Nella nuova progettualità sarà prevista nell'assetto societario una distribuzione più uniforme di tutti i portatori di interesse (comuni, associazione datoriali, privati, etc) per arrivare a una governance più equilibrata, con un consiglio di amministrazione di natura privata contraddistinto da un'attività trasparente e lineare. Importante elemento di valutazione rispetto ai progetti presentati sarà il contenuto dei Piani di azione locale. Infine il finanziamento che potrà essere richiesto per ciascun GAL potrà variare dai 4 ai 12 milioni di euro. Si tratta di un range fissato nell'interlocuzione Regione Puglia e Unione europea che non può essere modificato.
Rispetto alla decisione di prevedere una distribuzione più uniforme di tutti i portatori di interesse nei Cda dei Gal, il gruppo di Forza Italia oltre a formulare una serie di rilievi strettamente tecnici, ha eccepito che, in termini di direttiva comunitaria, il 51% deve essere ricoperto dai privati. L'assessore all'Agricoltura si è riservato un approfondimento in tal senso, precisando che la sua impostazione costituisce un indirizzo finalizzato a garantire una gestione più collegiale.
Sullo stesso punto, tra gli altri interventi , anche quello del PD secondo cui laddove per i vecchi GAL è stata verificata una buona governance, non è opportuno andare a stravolgere gli assetti nella composizione dei Cda. Infine il M5S, secondo cui i vecchi GAL sono stati troppi e andrebbero accorpati più comuni, mentre sul PSR occorre sicuramente procedere con un piano di comunicazione adeguato, oltre a rendere più agevole l'accesso dei giovani in agricoltura.
E' quanto annunciato dall'assessore regionale all'agricoltura nel corso dell'ultima riunione della 4° Commissione consiliare, per spiegare a che punto sono i lavori per la definizione della programmazione 2014 – 2020 dei Gruppi di Azione Locale.
In ordine al primo punto l'assessore ha specificato che si è nelle condizioni oggi di definire il calendario pluriennale dei bandi, improntati in particolare sulla programmazione degli investimenti, sull'attività di trasformazione e sull'inserimento dei giovani. Si sta valutando la possibilità di coniugare l'esigenza di spendere rapidamente le risorse con l'utilizzo delle graduatorie procedenti per i progetti non finanziati. Nel mentre è in corso un negoziato con l'Ue per la rinegoziazione di alcune misure, l'assessore ha fatto il punto su quelle che sono state avviate: in particolare la 19.1. relativa alle misure preparatorie per i nuovi GAL (per i quali sono a disposizione 140 milioni) che vanno chiusi – ha specificato – entro il prossimo ottobre.
La misura 20 che riguarda l'assistenza tecnica per il nuovo piano è in itinere, così come è in corso l'attività di rendicontazione da parte della società che ha svolto tale funzione per quello precedente. Si punta ad assicurare tempi congrui alle aziende in modo da metterle nelle condizioni di presentare una buona progettualità. In merito ai nuovi GAL, premesso che la loro funzione è quella di impiegare le risorse secondo le vocazioni del territorio (in particolare culturali, storiche e sociali), nell'emanando bando è prevista una gradualità del punteggio da 12 a 20 a seconda di come i progetti si conformino allo stesso territorio. Nella nuova progettualità sarà prevista nell'assetto societario una distribuzione più uniforme di tutti i portatori di interesse (comuni, associazione datoriali, privati, etc) per arrivare a una governance più equilibrata, con un consiglio di amministrazione di natura privata contraddistinto da un'attività trasparente e lineare. Importante elemento di valutazione rispetto ai progetti presentati sarà il contenuto dei Piani di azione locale. Infine il finanziamento che potrà essere richiesto per ciascun GAL potrà variare dai 4 ai 12 milioni di euro. Si tratta di un range fissato nell'interlocuzione Regione Puglia e Unione europea che non può essere modificato.
Rispetto alla decisione di prevedere una distribuzione più uniforme di tutti i portatori di interesse nei Cda dei Gal, il gruppo di Forza Italia oltre a formulare una serie di rilievi strettamente tecnici, ha eccepito che, in termini di direttiva comunitaria, il 51% deve essere ricoperto dai privati. L'assessore all'Agricoltura si è riservato un approfondimento in tal senso, precisando che la sua impostazione costituisce un indirizzo finalizzato a garantire una gestione più collegiale.
Sullo stesso punto, tra gli altri interventi , anche quello del PD secondo cui laddove per i vecchi GAL è stata verificata una buona governance, non è opportuno andare a stravolgere gli assetti nella composizione dei Cda. Infine il M5S, secondo cui i vecchi GAL sono stati troppi e andrebbero accorpati più comuni, mentre sul PSR occorre sicuramente procedere con un piano di comunicazione adeguato, oltre a rendere più agevole l'accesso dei giovani in agricoltura.