Politica
Gettoni di presenza: i grillini chiedono le dimissioni degli indagati
Il Movimento 5 Stelle: "I consiglieri coinvolti facciano un passo indietro". Appello alle coscienze, in nome della trasparenza.
Gravina - sabato 4 maggio 2013
12.45
L'affaire gettoni di presenza che ha travolto la politica gravinese si arricchisce dell'ennesima reazione.
Ad intervenire, questa volta, sono gli attivisti gravinesi del Movimento 5 Stelle, attraverso una lettera aperta protocollata ieri a Palazzo di Città. La richiesta è chiara: i consiglieri ancora in carica coinvolti nell'inchiesta devono dimettersi. "In Italia - si legge nel documento - il diritto sancisce la presunzione di innocenza finché si giunga a compimento dei tre gradi di giudizio. Dalla prospettiva dell'etica e della deontologia degli eletti, invece, la questione assume diversa rilevanza. Il fatto che alcuni dei nomi coinvolti nell'inchiesta della Procura di Bari compiano tra gli eletti nell'attuale civica amministrazione, può far nascere perplessità e dubbi". Ed è alla dignità ed alla coscienza dei coinvolti che i grillini si appellano, richiedendo agli stessi di fare un passo indietro. "In un Paese, il nostro, in cui le dimissioni per fatti giudiziari sono eventi eccezionali, può sembrare un'utopia chiedere ai nostri rappresentanti di fare un passo indietro, come si conviene a chiunque abbia a cuore la propria dignità ed immagine di onesto cittadino. Noi lo facciamo lo stesso. Invitiamo le persone coinvolte a dimettersi dalla propria carica, anche quelle che dovessero dichiararsi estranee alla vicenda fin d'ora. Anzi si fa leva proprio sulla coscienza di questi ultimi, che ci auguriamo possano riabilitarsi del tutto a fine vicenda, affinché quel riscatto di onestà a cui tutta la società anela, possa finalmente verificarsi".
In chiusura, i grillini non mancano di esortare l'amministrazione comunale a chiarire la propria posizione in occasione della conferenza cittadina indetta dal sindaco Valente per domenica 5 maggio. E la conferenza sarebbe davvero un'occasione ghiotta per offrire alla cittadinanza quella trasparenza con cui la politica, troppo spesso a vuoto, riempie le campagne elettorali. Chissà che questa non sia la volta buona.
Ad intervenire, questa volta, sono gli attivisti gravinesi del Movimento 5 Stelle, attraverso una lettera aperta protocollata ieri a Palazzo di Città. La richiesta è chiara: i consiglieri ancora in carica coinvolti nell'inchiesta devono dimettersi. "In Italia - si legge nel documento - il diritto sancisce la presunzione di innocenza finché si giunga a compimento dei tre gradi di giudizio. Dalla prospettiva dell'etica e della deontologia degli eletti, invece, la questione assume diversa rilevanza. Il fatto che alcuni dei nomi coinvolti nell'inchiesta della Procura di Bari compiano tra gli eletti nell'attuale civica amministrazione, può far nascere perplessità e dubbi". Ed è alla dignità ed alla coscienza dei coinvolti che i grillini si appellano, richiedendo agli stessi di fare un passo indietro. "In un Paese, il nostro, in cui le dimissioni per fatti giudiziari sono eventi eccezionali, può sembrare un'utopia chiedere ai nostri rappresentanti di fare un passo indietro, come si conviene a chiunque abbia a cuore la propria dignità ed immagine di onesto cittadino. Noi lo facciamo lo stesso. Invitiamo le persone coinvolte a dimettersi dalla propria carica, anche quelle che dovessero dichiararsi estranee alla vicenda fin d'ora. Anzi si fa leva proprio sulla coscienza di questi ultimi, che ci auguriamo possano riabilitarsi del tutto a fine vicenda, affinché quel riscatto di onestà a cui tutta la società anela, possa finalmente verificarsi".
In chiusura, i grillini non mancano di esortare l'amministrazione comunale a chiarire la propria posizione in occasione della conferenza cittadina indetta dal sindaco Valente per domenica 5 maggio. E la conferenza sarebbe davvero un'occasione ghiotta per offrire alla cittadinanza quella trasparenza con cui la politica, troppo spesso a vuoto, riempie le campagne elettorali. Chissà che questa non sia la volta buona.