Associazioni
“Gioia e amore”, inaugurato il nuovo centro per disabili
La comunità ringrazia don Michele Paternoster. Schittulli: “Recuperare locali dell’ospedale”.
Gravina - lunedì 24 dicembre 2012
00.35
Un quarto di secolo di esperienza al servizio dei diversamente abili.
L'inaugurazione del centro diurno semiresidenziale educativo e riabilitativo "Gioia e amore" costituisce l'ultimo passo di una lunga tradizione di dedizione e competenza nell'ambito dell'assistenza ai portatori di handicap. Alla presenza delle autorità politiche cittadine (il sindaco Alesio Valente e l'assessore alle politiche sociali Felice Lafabiana), provinciali (il presidente Francesco Schittulli), regionali (il consigliere Ignazio Zullo in rappresentanza dell'assessore Elena Gentile) e religiose (il vescovo Mario Paciello), i rappresentanti del mondo della cooperazione e del volontariato hanno illustrato le potenzialità sanitarie, educative e culturali del nuovo centro di via Diaz, una struttura all'avanguardia nel campo del sostegno alla disabilità, in un'ottica moderna di umanizzazione dell'assistenza che vede il diversamente abile come un valore aggiunto e una risorsa per la comunità, in vista di una sua sempre maggiore integrazione sociale, attraverso attività lavorative, artistiche ed artigianali.
Indispensabile il ruolo della politica, che con la devoluzione dei poteri d'intervento nel settore vede le Regioni e i comuni protagonisti attraverso i piani sociali di zona, in una ristrutturazione delle politiche sanitarie che tendono sempre più a inserire i portatori di handicap nel proprio ambiente. Di qui la richiesta alle autorità regionali di convenzionare il centro con l'Asl, e la proposta di Schittulli di recuperare i locali dell'ormai ex ospedale di Gravina per fini di solidarietà.
Commosso e riconoscente l'apprezzamento di tutta la famiglia umana di "Gioia e amore" verso don Michele Paternoster, storica guida della parrocchia di San Matteo, da sempre promotore della solidarietà verso i più deboli. Prossimo obiettivo dell'infaticabile sacerdote: la realizzazione di una casa famiglia che possa accompagnare i diversamente abili per tutta la vita.
L'inaugurazione del centro diurno semiresidenziale educativo e riabilitativo "Gioia e amore" costituisce l'ultimo passo di una lunga tradizione di dedizione e competenza nell'ambito dell'assistenza ai portatori di handicap. Alla presenza delle autorità politiche cittadine (il sindaco Alesio Valente e l'assessore alle politiche sociali Felice Lafabiana), provinciali (il presidente Francesco Schittulli), regionali (il consigliere Ignazio Zullo in rappresentanza dell'assessore Elena Gentile) e religiose (il vescovo Mario Paciello), i rappresentanti del mondo della cooperazione e del volontariato hanno illustrato le potenzialità sanitarie, educative e culturali del nuovo centro di via Diaz, una struttura all'avanguardia nel campo del sostegno alla disabilità, in un'ottica moderna di umanizzazione dell'assistenza che vede il diversamente abile come un valore aggiunto e una risorsa per la comunità, in vista di una sua sempre maggiore integrazione sociale, attraverso attività lavorative, artistiche ed artigianali.
Indispensabile il ruolo della politica, che con la devoluzione dei poteri d'intervento nel settore vede le Regioni e i comuni protagonisti attraverso i piani sociali di zona, in una ristrutturazione delle politiche sanitarie che tendono sempre più a inserire i portatori di handicap nel proprio ambiente. Di qui la richiesta alle autorità regionali di convenzionare il centro con l'Asl, e la proposta di Schittulli di recuperare i locali dell'ormai ex ospedale di Gravina per fini di solidarietà.
Commosso e riconoscente l'apprezzamento di tutta la famiglia umana di "Gioia e amore" verso don Michele Paternoster, storica guida della parrocchia di San Matteo, da sempre promotore della solidarietà verso i più deboli. Prossimo obiettivo dell'infaticabile sacerdote: la realizzazione di una casa famiglia che possa accompagnare i diversamente abili per tutta la vita.