Gioielli rubati e rivenduti ai "Compro Oro" baresi

C'è chi ruba. E ci sarebbe poi chi prenderebbe in consegna la merce rubata per rivenderla ad ignari acquirenti, a loro volta pronti a rimetterla sul mercato. Tanti anelli di una stessa catena che i Carabinieri sarebbero adesso impegnati a spezzare con le loro indagini.

Sarebbe figlia di questa inchiesta la denuncia in stato di libertà di una donna residente a Gravina. Di lei gli investigatori non forniscono particolari, se non l'età: 49 anni. Neppure una parola di più, spiega un alto ufficiale dell'Arma, per non pregiudicare gli accertamenti in corso. Volti, s'apprende in ambienti investigativi, a dare un volto ed un nome ai componenti della gang che da mesi imperverserebbe ad Altamura, ritenuta responsabile di furti e rapine di oggetti preziosi. Come le due collane e le due paia di orecchini, del valore di circa 4.000 euro, oggetto di un furto consumato in città il 3 marzo scorso e rispuntati qualche giorno dopo in un "Compro Oro" di Bari. Ma a chi indaga (i Carabinieri della Stazione di Altamura ed i loro colleghi della Stazione di San Nicola, a Bari) sono bastate poche domande per risalire al piazzista, identificato proprio nella signora gravinese ora deferita a piede libero all'autorità giudiziaria con l'accusa di ricettazione. E adesso controlli e ricerche proseguono, dietro la coltre del segreto istruttorio, per capire come la donna sia entrata in possesso dei gioielli e, soprattutto, chi fossero i suoi interlocutori.

Obiettivo dichiarato: disarticolare la rete criminale dentro cui finivano i preziosi provento di tanti furti e rapine.