La città
Giornata del disabile: salta la presentazione del progetto per la rampa della Cattedrale
Richiesta unanime: “Vogliamo tornare a visitare la cattedrale”
Gravina - mercoledì 4 dicembre 2013
13.51
La giornata internazionale delle persone con disabilità sarebbe stata un'occasione perfetta per presentare il nuovo progetto della rampa per disabili da allocare all'ingresso posteriore della Cattedrale. Purtroppo l'assenza dell'assessore ai lavori pubblici, Francesco Santomasi, lascia curiosi quanti hanno partecipato nel pomeriggio di martedì, nella sala convegni del centro Gioia e Amore, all'evento promosso dal Caba in collaborazione con le associazioni Gioia e amore, Anffas, Ruotabile e dall'ufficio disabilità CGIL di Bari.
Il progetto di una rampa meno invasiva da realizzare in vetro e acciaio, è stato redatto dall'architetto dell'ufficio tecnico comunale Michele Mastrodonato e "pare abbia ricevuto parere positivo dalla Soprintendenza, e nei prossimi giorni si dovrebbe procedere con la formalizzazione dell'accordo", spiega l'assessore ai servizi sociali, Felice Lafabiana, "si tratta di un traguardo che stiamo per raggiungere grazie alle battaglie di molti". Nessun dettaglio viene però fornito sui tempi di realizzazione e di inizio dei lavori, che restano sconosciuti.
Si riaccendono dunque le speranze dei disabili, gli unici a pagare ancora oggi le conseguenze del mancato accordo tra amministrazione e diocesi per la realizzazione di una rampa di accesso costruita inizialmente in tufo. Un'opera realizzata durante i lavori di ristrutturazione della basilica e poi abbattuta, tra le polemiche, per ordine della stessa diocesi. A un anno di distanza il progetto redatto dall'ufficio tecnico pare abbia incontrato il voto positivo della soprintendenza ma i tempi e dettagli restano tutti da scoprire.
Le associazioni disabili di Gravina, dal canto loro continuano a rivolgere appelli all'amministrazione: non dimenticare le difficoltà che ogni giorno sono costrette a vivere le persone con disabilità a causa della ancora tante, troppe, barriere architettoniche. "Stiamo cercando di abbatterle", risponde il sindaco Alesio Valente, "non è certo un'impresa facile, ma lo scivolo è sicuramente un segnale per rendere questa città a misura d'uomo e fruibile da chiunque".
Parole che riescono a convincere i presenti. "Gravina resta un paese non accessibile a cittadini e turisti con disabilità", ricorda amareggiato Urbano Lazzari, presidente del Caba Gravina, "l'accessibilità è una prerogativa importante per un paese che intende entrare a far parte dell'UNESCO, dobbiamo quindi risolvere al più presto anche problemi di questo tipo". L'associazione si batterà inoltre nel prossimi mesi affinchè la convenzione ONU sulla disabilità sia recepita quanto prima anche dal Comune di Gravina, come è già avvenuto in molte altre città d'Italia.
Il vicesindaco di Barletta, Annetta Francabandiera, presente all'incontro, ha sottolineato come "spesso il supporto al disabile si limiti al solo aiuto economico, quando invece andrebbe infittita la rete di servizi sociali da allargare anche alle loro famiglie". A tal proposito giunge richiesta da parte delle associazioni di un centro diurno da allocare in uno dei tanti locali inutilizzati di proprietà del Comune.
"La riflessione comune sui temi della disabilità", ha affermato Anna Lepore della segreteria CGIL di Bari, "va estesa il più possibile per superare le barriere che molto spesso sono mentali, più che fisiche". Abbattiamo, quindi, ogni barriera.
Il progetto di una rampa meno invasiva da realizzare in vetro e acciaio, è stato redatto dall'architetto dell'ufficio tecnico comunale Michele Mastrodonato e "pare abbia ricevuto parere positivo dalla Soprintendenza, e nei prossimi giorni si dovrebbe procedere con la formalizzazione dell'accordo", spiega l'assessore ai servizi sociali, Felice Lafabiana, "si tratta di un traguardo che stiamo per raggiungere grazie alle battaglie di molti". Nessun dettaglio viene però fornito sui tempi di realizzazione e di inizio dei lavori, che restano sconosciuti.
Si riaccendono dunque le speranze dei disabili, gli unici a pagare ancora oggi le conseguenze del mancato accordo tra amministrazione e diocesi per la realizzazione di una rampa di accesso costruita inizialmente in tufo. Un'opera realizzata durante i lavori di ristrutturazione della basilica e poi abbattuta, tra le polemiche, per ordine della stessa diocesi. A un anno di distanza il progetto redatto dall'ufficio tecnico pare abbia incontrato il voto positivo della soprintendenza ma i tempi e dettagli restano tutti da scoprire.
Le associazioni disabili di Gravina, dal canto loro continuano a rivolgere appelli all'amministrazione: non dimenticare le difficoltà che ogni giorno sono costrette a vivere le persone con disabilità a causa della ancora tante, troppe, barriere architettoniche. "Stiamo cercando di abbatterle", risponde il sindaco Alesio Valente, "non è certo un'impresa facile, ma lo scivolo è sicuramente un segnale per rendere questa città a misura d'uomo e fruibile da chiunque".
Parole che riescono a convincere i presenti. "Gravina resta un paese non accessibile a cittadini e turisti con disabilità", ricorda amareggiato Urbano Lazzari, presidente del Caba Gravina, "l'accessibilità è una prerogativa importante per un paese che intende entrare a far parte dell'UNESCO, dobbiamo quindi risolvere al più presto anche problemi di questo tipo". L'associazione si batterà inoltre nel prossimi mesi affinchè la convenzione ONU sulla disabilità sia recepita quanto prima anche dal Comune di Gravina, come è già avvenuto in molte altre città d'Italia.
Il vicesindaco di Barletta, Annetta Francabandiera, presente all'incontro, ha sottolineato come "spesso il supporto al disabile si limiti al solo aiuto economico, quando invece andrebbe infittita la rete di servizi sociali da allargare anche alle loro famiglie". A tal proposito giunge richiesta da parte delle associazioni di un centro diurno da allocare in uno dei tanti locali inutilizzati di proprietà del Comune.
"La riflessione comune sui temi della disabilità", ha affermato Anna Lepore della segreteria CGIL di Bari, "va estesa il più possibile per superare le barriere che molto spesso sono mentali, più che fisiche". Abbattiamo, quindi, ogni barriera.