Palazzo di città
Giornata del microchip: buona la prima
Decine i cuccioli dotati di transponder identificativo
Gravina - martedì 11 giugno 2019
15.20 Comunicato Stampa
Buona la prima.
La Giornata del microchip, organizzata dall'assessorato al randagismo in collaborazione con l'Asl Bari, la Polizia Locale e la sezione cittadina dell'Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente (Anpana), è andata in scena domenica scorsa ed ha fatto segnare ottimi risultati, sia quanto ai numeri sia quanto ai contenuti.
All'invito lanciato dall'assessore Pino Laico hanno risposto, nel giro di tre ore, in 43: tanti sono stati i cani che, accompagnati dai rispettivi padroni, sono stati dotati di microchip dal personale dell'Asl, nei locali del canile sanitario, ospitati nell'ex mattatoio un tempo attivo lungo la strada provinciale 53 per Matera.
«La risposta ottenuta dalla cittadinanza - sottolinea Laico a consuntivo - è stata significativa e premia l'impegno profuso spingendo a fare ancora di più, perché applicare un microchip vuol dire tutelare il cane ma anche ridurre al minimo il rischio che possa essere abbandonato. Un freno al randagismo, dunque, ma anche un investimento in termini di diritti e civiltà, che ci incoraggia ad andare avanti. Per questo, quanto prima, riproporremo l'iniziativa, arricchendola anche sotto il profilo formativo, con il contributo di esperti qualificati»
La Giornata del microchip, organizzata dall'assessorato al randagismo in collaborazione con l'Asl Bari, la Polizia Locale e la sezione cittadina dell'Associazione nazionale protezione animali natura e ambiente (Anpana), è andata in scena domenica scorsa ed ha fatto segnare ottimi risultati, sia quanto ai numeri sia quanto ai contenuti.
All'invito lanciato dall'assessore Pino Laico hanno risposto, nel giro di tre ore, in 43: tanti sono stati i cani che, accompagnati dai rispettivi padroni, sono stati dotati di microchip dal personale dell'Asl, nei locali del canile sanitario, ospitati nell'ex mattatoio un tempo attivo lungo la strada provinciale 53 per Matera.
«La risposta ottenuta dalla cittadinanza - sottolinea Laico a consuntivo - è stata significativa e premia l'impegno profuso spingendo a fare ancora di più, perché applicare un microchip vuol dire tutelare il cane ma anche ridurre al minimo il rischio che possa essere abbandonato. Un freno al randagismo, dunque, ma anche un investimento in termini di diritti e civiltà, che ci incoraggia ad andare avanti. Per questo, quanto prima, riproporremo l'iniziativa, arricchendola anche sotto il profilo formativo, con il contributo di esperti qualificati»