Eventi
Giornate del FAI, alla scoperta di due tesori di Gravina
Turisti a casa propria per conoscere meglio Santa Maria degli Angeli e Ponte acquedotto
Gravina - martedì 9 ottobre 2018
10.13
L'autunno è la stagione perfetta per riscoprire la bellezza delle nostre città e concedersi una giornata da "turisti a casa propria". La seconda domenica di ottobre i Gruppi Giovani del FAI organizzano iniziative in 185 città di tutta Italia per accompagnare in itinerari tematici insoliti alla scoperta di un'Italia che non ti aspetti. Sono oltre 600 i luoghi aperti e consultabili sul sito www.fondoambiente.it .
Anche il Gruppo FAI di Gravina in Puglia ha voluto offrire uno stralcio di bellezza, donando la visione di due luoghi intrisi di fascino, storia, cultura e appunto di "bellezza". Per il prossimo fine settimana gli apprendisti ciceroni dell'I.I.S.S. ITT "V. Bachelet" di Gravina in Puglia guideranno i visitatori alla scoperta di due meravigliosi siti: la chiesetta di Santa Maria degli Angeli e il Ponte Viadotto-acquedotto (nella bella foto di Piero Amendolara).
La chiesetta di Santa Maria degli Angeli è un tipico esempio di architettura rupestre ortodossa scavata interamente nel tufo; è situata sotto la strada che porta al ponte viadotto della fontana la stella. Ricavata nella parte scoscesa della "Gravina", è una piccola ma graziosa chiesa, ha tre navate ed è divisa da tre pilastri terminanti in tre absidi. Il presbiterio è sopraelevato e delimitato da iconostasi, ha al centro il plinto dell'altare. L'abside centrale conserva tracce ancora visibili di un affresco che riproduce il Cristo Pantocratore benedicente. L'abside di destra conserva tre croci di tipo greco; nei pilastri e nei muri laterali ci sono varie nicchie per le lucerne. A sinistra dell'ingresso vi è una piccola cisterna e lungo le pareti sono visibili tracce di sedili. E' l'unica chiesa rupestre ad aver conservato nell'abside centrale l'ara che veniva utilizzata per la distribuzione dell'Eucarestia ai fedeli. Probabilmente fu realizzata tra il VIII ed il IX secolo.
Il ponte viadotto-acquedotto di Gravina in Puglia fu costruito per una duplice funzione: quella di collegamento e quella di rifornimento di acqua. Infatti attraverso un sistema di condutture sotterranee, sfruttando la forza gravitazionale, l'acqua passava da una parte all'altra del ponte permettendo l'approvvigionamento idrico di due "piloni" che sono presenti nel sito.
Inoltre presso il Bastione Medievale Mostra fotografica a cura di Carlo Centonze
Le visite, anche in Inglese e Francese, rispetteranno i seguenti ORARI:
Angela Mazzotta
Anche il Gruppo FAI di Gravina in Puglia ha voluto offrire uno stralcio di bellezza, donando la visione di due luoghi intrisi di fascino, storia, cultura e appunto di "bellezza". Per il prossimo fine settimana gli apprendisti ciceroni dell'I.I.S.S. ITT "V. Bachelet" di Gravina in Puglia guideranno i visitatori alla scoperta di due meravigliosi siti: la chiesetta di Santa Maria degli Angeli e il Ponte Viadotto-acquedotto (nella bella foto di Piero Amendolara).
La chiesetta di Santa Maria degli Angeli è un tipico esempio di architettura rupestre ortodossa scavata interamente nel tufo; è situata sotto la strada che porta al ponte viadotto della fontana la stella. Ricavata nella parte scoscesa della "Gravina", è una piccola ma graziosa chiesa, ha tre navate ed è divisa da tre pilastri terminanti in tre absidi. Il presbiterio è sopraelevato e delimitato da iconostasi, ha al centro il plinto dell'altare. L'abside centrale conserva tracce ancora visibili di un affresco che riproduce il Cristo Pantocratore benedicente. L'abside di destra conserva tre croci di tipo greco; nei pilastri e nei muri laterali ci sono varie nicchie per le lucerne. A sinistra dell'ingresso vi è una piccola cisterna e lungo le pareti sono visibili tracce di sedili. E' l'unica chiesa rupestre ad aver conservato nell'abside centrale l'ara che veniva utilizzata per la distribuzione dell'Eucarestia ai fedeli. Probabilmente fu realizzata tra il VIII ed il IX secolo.
Il ponte viadotto-acquedotto di Gravina in Puglia fu costruito per una duplice funzione: quella di collegamento e quella di rifornimento di acqua. Infatti attraverso un sistema di condutture sotterranee, sfruttando la forza gravitazionale, l'acqua passava da una parte all'altra del ponte permettendo l'approvvigionamento idrico di due "piloni" che sono presenti nel sito.
Inoltre presso il Bastione Medievale Mostra fotografica a cura di Carlo Centonze
Le visite, anche in Inglese e Francese, rispetteranno i seguenti ORARI:
- Sabato: 09:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)
- Domenica: 09:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)
Angela Mazzotta