La città
Giovanni è finalmente a casa
I genitori ringraziano le forze dell'ordine e la stampa
Gravina - venerdì 13 dicembre 2013
16.00
Adesso che è a casa, Giovanni Moramarco è più sereno. Pian piano racconterà ai genitori e ai parenti più stretti cosa ha fatto e come ha trascorso le 36 ore passate lontano da casa.
Con calma e con la tranquillità che solo il tempo può regalare, cercherà di spiegare le motivazioni di un simile gesto che ha tenuto per molte ore, non solo i familiari, ma anche le forze dell'ordine e l'intera cittadinanza con il fiato sospeso.
Giovanni oggi non ha voglia di parlare, non vuole raccontare quei momenti passati in totale solitudine a pensare e a decidere cosa fare della propria vita. A ragionare se fosse giusto o meno, allontanarsi da quelle aule scolastiche dell'istituto Pentasuglia che da qualche tempo gli stanno strette.
Oggi è il giorno della serenità ritrovata e dei ringraziamenti che i genitori rivolgono a quanti hanno reso possibile il ritrovamento del proprio figlio.
"Innanzitutto un grazie agli agenti del commissariato di Gravina che ci hanno aiutato nelle ricerche - dice la cugina Angela il giorno dopo - al sindaco Alesio Valente e ai carabinieri di Grumo che hanno permesso che Giovanni fosse riportato a casa".
In questa giornata in cui la parola "grazie" sembra non riuscire ad esprimere tutta la gratitudine della famiglia Moramarco, il pensiero vola a quei cittadini che hanno collaborato e aiutato le forze dell'ordine a ritrovare il giovane. Tra loro il direttore della Mediateca di Matera, e la signora che viaggiava sul treno delle Fal e che per prima ha riconosciuto il ragazzo grazie ad una foto pubblicata sugli organi di informazione, segnalandone la presenza nel territorio di Toritto, sino a quel ragazzo di Altamura che ha riconosciuto Giovanni, incontrato la sera prima sempre nei pressi della stazione Fal, e ha avvisato i poliziotti di Gravina. Infine grazie a chi ieri sera ha allertato i carabinieri di Grumo che prontamente hanno raggiunto Giovanni e messo fine ad un incubo lungo 36 ore.
Infine "un ringraziamento particolare alle redazioni di Gravinalife e Altamuralife perché grazie alle foto pubblicate sul vostro portale è stato possibile ricevere le segnalazioni che ci hanno portato a ritrovare Giovanni" conclude Angela.
Da oggi, sarà soltanto un ricordo per Giovanni. La sua famiglia sarà ancora più vicina a quel ragazzo brillante con una carriera scolastica invidiabile.
Da oggi, il domani ha un sapore migliore.
Con calma e con la tranquillità che solo il tempo può regalare, cercherà di spiegare le motivazioni di un simile gesto che ha tenuto per molte ore, non solo i familiari, ma anche le forze dell'ordine e l'intera cittadinanza con il fiato sospeso.
Giovanni oggi non ha voglia di parlare, non vuole raccontare quei momenti passati in totale solitudine a pensare e a decidere cosa fare della propria vita. A ragionare se fosse giusto o meno, allontanarsi da quelle aule scolastiche dell'istituto Pentasuglia che da qualche tempo gli stanno strette.
Oggi è il giorno della serenità ritrovata e dei ringraziamenti che i genitori rivolgono a quanti hanno reso possibile il ritrovamento del proprio figlio.
"Innanzitutto un grazie agli agenti del commissariato di Gravina che ci hanno aiutato nelle ricerche - dice la cugina Angela il giorno dopo - al sindaco Alesio Valente e ai carabinieri di Grumo che hanno permesso che Giovanni fosse riportato a casa".
In questa giornata in cui la parola "grazie" sembra non riuscire ad esprimere tutta la gratitudine della famiglia Moramarco, il pensiero vola a quei cittadini che hanno collaborato e aiutato le forze dell'ordine a ritrovare il giovane. Tra loro il direttore della Mediateca di Matera, e la signora che viaggiava sul treno delle Fal e che per prima ha riconosciuto il ragazzo grazie ad una foto pubblicata sugli organi di informazione, segnalandone la presenza nel territorio di Toritto, sino a quel ragazzo di Altamura che ha riconosciuto Giovanni, incontrato la sera prima sempre nei pressi della stazione Fal, e ha avvisato i poliziotti di Gravina. Infine grazie a chi ieri sera ha allertato i carabinieri di Grumo che prontamente hanno raggiunto Giovanni e messo fine ad un incubo lungo 36 ore.
Infine "un ringraziamento particolare alle redazioni di Gravinalife e Altamuralife perché grazie alle foto pubblicate sul vostro portale è stato possibile ricevere le segnalazioni che ci hanno portato a ritrovare Giovanni" conclude Angela.
Da oggi, sarà soltanto un ricordo per Giovanni. La sua famiglia sarà ancora più vicina a quel ragazzo brillante con una carriera scolastica invidiabile.
Da oggi, il domani ha un sapore migliore.