La città
Giù le mani dal silos, no all'abbattimento
Appello al sindaco Valente delle principali forze politiche della città
Gravina - martedì 16 febbraio 2021
16.00 Comunicato Stampa
Articolo Uno, Primavera Popolare, Lega, Forza Italia, Progresso e innovazione, Lista Mimmo Romita sindaco, Fratelli d'Italia, Unione di centro, Cittadini pugliesi per Mario Conca e Partito socialista. Sono queste le forze politiche che hanno deciso di lanciare un appello al sindaco Valente, al quale si chiede fermare l'autorizzazione di Permesso di Costruire che pare l'ufficio tecnico abbia rilasciato alla proprietà del silos granaio di Via Spinazzola.
Di seguito il documento integrale:
Caro Alesio Valente la misura è colma. Il silos di via Spinazzola non si tocca, non si abbatte, non si restaura. Semplicemente non si tocca. Almeno sino a quando una intera città non si sarà espressa sul futuro di ciò che è, a tutti gli effetti, un monumento da tutelare.
Innanzitutto chiariamo che pur rispettando le iniziative private, in questo paese sono il benvenuto le attività imprenditoriali che non calpestano le nostre radici, tradizioni, cultura, e nemmeno gli immobili che raccontano la storia gloriosa di questo paese. Storia che evidentemente tu non conosci perché altrimenti la rispetteresti. Ed è per questo che a scanso di equivoci e facili alibi ti diciamo che la questione Silos è innanzitutto una questione di pubblico interesse.
Ma andiamo con ordine. Caro sindaco potremmo scrivere parole e parole e tediarti intere giornate citandoti leggi, norme, interi passaggi del nostro piano regolatore, interventi della soprintendenza, interrogazioni e tecnicismi su cui potremmo ragionare per giorni, a supporto della nostra tesi secondo cui il Silos non si tocca. Cosa che faremo se continuerai a sottrarti alle tue responsabilità. Oggi vogliamo solo dirti che il Silos non si tocca semplicemente perché quel manufatto è parte della nostra storia e perché mai l'iniziativa privata sia considerata più importante dell'interesse pubblico.
Correva l'anno 2019 quando l'intera cittadinanza è venuta a conoscenza del vergognoso progetto di "demolizione e ricostruzione del silos granaio da destinare a residenze private". In realtà non un episodio isolato poiché nello stesso periodo gli stessi uffici tecnici hanno autorizzato "interventi da realizzarsi in ambiti paesaggistici molti fragili e meritevoli di tutela e conservazione, oltreché vincolati da normative paesaggistiche". Notizie che ti sei affrettato a smentire sulle pagine di Gravinalife dove hai pensato bene di lavarti le mani liquidando la faccenda come "questione di interesse privato su cui saranno gli uffici tecnici ad esprimersi".
E a questo punto verrebbe da chiederti quale sia la finalità di un'amministrazione comunale e quale è il tuo ruolo di primo cittadino se sei incapace di anteporre l'interesse pubblico e la salvaguardia della storia di un popolo rispetto all'interesse privato. In una sola parola: "Che ci state a fare a Palazzo di città?" In verità, Alesio Valente, siamo tutti ben consapevoli delle tue capacità di arguto amministratore e politico raffinato quindi, fuori il petto, sindaco. Non ti sminuire… Per una volta, in quasi dieci anni di governo, assumiti le tue responsabilità e con chiarezza spiega alla città se condividi la realizzazione di un immobile che, secondo le tue parole "non scomparirà" ma subirà "un cambio di destinazione d'uso così come consentito dalla norma conservando sagoma e fisionomia del manufatto".
Spiega chiaramente alla tua città se sei d'accordo con la realizzazione di "appartamenti a vendere" in uno dei rari esempi pugliesi di archeologia industriale su cui anche l'associazione regionale ha chiesto tutela e valorizzazione. Poi, caro Valente spiega alla tua città come si possano realizzare "residenze private" senza cambiare il prospetto. A meno che il committente non sia Dracula in persona, è evidente che ti stai arrampicando al nulla e che a breve sulla scrivania di qualche tecnico comunale arriverà la richiesta di abbattimento della facciata "per questioni di sicurezza".
Ma dai sindaco, credi davvero di governare un popolo di pecoroni? Ma come puoi da una parte esaltare la bellezza del nostro paese, vantarti della produzioni cinematografiche che arrivano a Gravina e dall'altra restare inerte dinanzi a chi sta asfaltando questa bellezza? In coda, e solo per rinfrescarti la memoria, ti ricordiamo che sempre nel 2019 avevi dichiarato che "l'amministrazione comunale sta valutando anche un'altra istanza giunta nelle ultime settimane, volta a porre sotto vincolo l'intero fabbricato, per la sua valenza quale esempio di archeologia industriale". Poiché questa seconda ipotesi ci piace ti chiediamo se, per il bene della nostra comunità, potresti chiedere informazione agli uffici che tu dici di non governare. Grazie sindaco.
Di seguito il documento integrale:
Caro Alesio Valente la misura è colma. Il silos di via Spinazzola non si tocca, non si abbatte, non si restaura. Semplicemente non si tocca. Almeno sino a quando una intera città non si sarà espressa sul futuro di ciò che è, a tutti gli effetti, un monumento da tutelare.
Innanzitutto chiariamo che pur rispettando le iniziative private, in questo paese sono il benvenuto le attività imprenditoriali che non calpestano le nostre radici, tradizioni, cultura, e nemmeno gli immobili che raccontano la storia gloriosa di questo paese. Storia che evidentemente tu non conosci perché altrimenti la rispetteresti. Ed è per questo che a scanso di equivoci e facili alibi ti diciamo che la questione Silos è innanzitutto una questione di pubblico interesse.
Ma andiamo con ordine. Caro sindaco potremmo scrivere parole e parole e tediarti intere giornate citandoti leggi, norme, interi passaggi del nostro piano regolatore, interventi della soprintendenza, interrogazioni e tecnicismi su cui potremmo ragionare per giorni, a supporto della nostra tesi secondo cui il Silos non si tocca. Cosa che faremo se continuerai a sottrarti alle tue responsabilità. Oggi vogliamo solo dirti che il Silos non si tocca semplicemente perché quel manufatto è parte della nostra storia e perché mai l'iniziativa privata sia considerata più importante dell'interesse pubblico.
Correva l'anno 2019 quando l'intera cittadinanza è venuta a conoscenza del vergognoso progetto di "demolizione e ricostruzione del silos granaio da destinare a residenze private". In realtà non un episodio isolato poiché nello stesso periodo gli stessi uffici tecnici hanno autorizzato "interventi da realizzarsi in ambiti paesaggistici molti fragili e meritevoli di tutela e conservazione, oltreché vincolati da normative paesaggistiche". Notizie che ti sei affrettato a smentire sulle pagine di Gravinalife dove hai pensato bene di lavarti le mani liquidando la faccenda come "questione di interesse privato su cui saranno gli uffici tecnici ad esprimersi".
E a questo punto verrebbe da chiederti quale sia la finalità di un'amministrazione comunale e quale è il tuo ruolo di primo cittadino se sei incapace di anteporre l'interesse pubblico e la salvaguardia della storia di un popolo rispetto all'interesse privato. In una sola parola: "Che ci state a fare a Palazzo di città?" In verità, Alesio Valente, siamo tutti ben consapevoli delle tue capacità di arguto amministratore e politico raffinato quindi, fuori il petto, sindaco. Non ti sminuire… Per una volta, in quasi dieci anni di governo, assumiti le tue responsabilità e con chiarezza spiega alla città se condividi la realizzazione di un immobile che, secondo le tue parole "non scomparirà" ma subirà "un cambio di destinazione d'uso così come consentito dalla norma conservando sagoma e fisionomia del manufatto".
Spiega chiaramente alla tua città se sei d'accordo con la realizzazione di "appartamenti a vendere" in uno dei rari esempi pugliesi di archeologia industriale su cui anche l'associazione regionale ha chiesto tutela e valorizzazione. Poi, caro Valente spiega alla tua città come si possano realizzare "residenze private" senza cambiare il prospetto. A meno che il committente non sia Dracula in persona, è evidente che ti stai arrampicando al nulla e che a breve sulla scrivania di qualche tecnico comunale arriverà la richiesta di abbattimento della facciata "per questioni di sicurezza".
Ma dai sindaco, credi davvero di governare un popolo di pecoroni? Ma come puoi da una parte esaltare la bellezza del nostro paese, vantarti della produzioni cinematografiche che arrivano a Gravina e dall'altra restare inerte dinanzi a chi sta asfaltando questa bellezza? In coda, e solo per rinfrescarti la memoria, ti ricordiamo che sempre nel 2019 avevi dichiarato che "l'amministrazione comunale sta valutando anche un'altra istanza giunta nelle ultime settimane, volta a porre sotto vincolo l'intero fabbricato, per la sua valenza quale esempio di archeologia industriale". Poiché questa seconda ipotesi ci piace ti chiediamo se, per il bene della nostra comunità, potresti chiedere informazione agli uffici che tu dici di non governare. Grazie sindaco.