Politica
Giudice di pace, ancora polemiche
I 5 stelle contestano le scelte della giunta
Gravina - giovedì 10 luglio 2014
17.00
Continuano a far discutere le scelte della giunta comunale in materia di giustizia. Se da una parte l'amministrazione comunale pensa a trasferire tre dipendenti nella sede dell'ex pretura dopo essersi fatta carico dei costi di gestione dell'ufficio oltre che del personale per scongiurare la chiusura del Giudice di pace, dall'altra il Movimento 5 stelle non lesina critiche per una decisione " su cui si è chiacchierato molto e deciso poco".
In una lunga lettera i grillini gravinesi contestano le scelte dell'amministrazione che ha inteso "trasferire di ufficio, badate bene, tre impiegati comunali che, poveretti –lo si dice senza alcuna finzione- prima facevano tutt'altro lavoro e che, di fatto, non hanno certo espresso alcun assenso al trasferimento nella sede cittadina del giudice di pace, la ex pretura per intenderci, a rischio chiusura".
Il riferimento è ad una recentissima delibera di Giunta Comunale, la n. 112 del 20 giugno 2014 a mezzo della quale, dichiarano gli attivisti a 5 stelle, "si è inteso porre la parola fine ad un capitolo, non certo immacolato, della storia cittadina e dell'amministrazione comunale" recependo quella che viene definita "l'ennesima sciagurata decisione del governo Renzi, mutuata dal Governo Monti e Berlusconi": la legge delega n. 148 del 2011 che sopprime, accorpandone le funzioni, sia la sezione distaccata del tribunale di Bari in quel di Altamura che l'ufficio del Giudice di pace di Gravina, portando entrambe presso il Capoluogo di regione.
Una decisione i cui effetti negativi, secondo la denuncia dei grillini, si sarebbero potuti attenuare accogliendo la proposta altamurana di condividere presso di sé la struttura del Giudice di pace. Una "gestione condominiale" che avrebbe consentito di contenere i costi di gestione. "Ma, si sa – scrivono i militanti del 5 stelle - i nazionalismi sono ancora giustificatamente forti se è vero come è vero che in tanti decenni di storia gravinese, tuttora in corso, la vicina Altamura si è dotata proprio di quelle strutture un tempo allocate nella nostra povera e bistrattata cittadina", dove anche l'idea di trasferire la sede della Polizia Municipale nell'ex pretura resta sulla carta, dato che "all'orizzonte non vi è un solo lavoro appaltato di adeguamento della struttura del Giudice di pace che consentirebbe il realizzarsi di questa iniziativa, e allora cosa fare? Tergiversare forse, aspettando tempi migliori".
Il Movimento 5 stelle ricorda di aver sostenuto, tempo addietro, la proposta di promuovere presso il Ministero della Giustizia, il cambio di circoscrizione giudiziaria, ovvero trasferire l'intera utenza giudiziaria di Gravina, dal circondario del Tribunale di Bari a quello di Matera, che consentirebbe di ridurre costi e tempi di percorrenza.
"Tale proposta – conclude la lettera - promossa da un manipolo di attenti professionisti gravinesi, dopo un'iniziale e calorosa accoglienza, di parte della Giunta come di buona parte del Consiglio Comunale, è risultata però stoppata dagli ambienti più vicini al sindaco che, per non si sa quale ragione, ha inteso sposare la tesi minoritaria, ma istituzionale, promossa da alcuni maggiorenti avvocati gravinesi".
In una lunga lettera i grillini gravinesi contestano le scelte dell'amministrazione che ha inteso "trasferire di ufficio, badate bene, tre impiegati comunali che, poveretti –lo si dice senza alcuna finzione- prima facevano tutt'altro lavoro e che, di fatto, non hanno certo espresso alcun assenso al trasferimento nella sede cittadina del giudice di pace, la ex pretura per intenderci, a rischio chiusura".
Il riferimento è ad una recentissima delibera di Giunta Comunale, la n. 112 del 20 giugno 2014 a mezzo della quale, dichiarano gli attivisti a 5 stelle, "si è inteso porre la parola fine ad un capitolo, non certo immacolato, della storia cittadina e dell'amministrazione comunale" recependo quella che viene definita "l'ennesima sciagurata decisione del governo Renzi, mutuata dal Governo Monti e Berlusconi": la legge delega n. 148 del 2011 che sopprime, accorpandone le funzioni, sia la sezione distaccata del tribunale di Bari in quel di Altamura che l'ufficio del Giudice di pace di Gravina, portando entrambe presso il Capoluogo di regione.
Una decisione i cui effetti negativi, secondo la denuncia dei grillini, si sarebbero potuti attenuare accogliendo la proposta altamurana di condividere presso di sé la struttura del Giudice di pace. Una "gestione condominiale" che avrebbe consentito di contenere i costi di gestione. "Ma, si sa – scrivono i militanti del 5 stelle - i nazionalismi sono ancora giustificatamente forti se è vero come è vero che in tanti decenni di storia gravinese, tuttora in corso, la vicina Altamura si è dotata proprio di quelle strutture un tempo allocate nella nostra povera e bistrattata cittadina", dove anche l'idea di trasferire la sede della Polizia Municipale nell'ex pretura resta sulla carta, dato che "all'orizzonte non vi è un solo lavoro appaltato di adeguamento della struttura del Giudice di pace che consentirebbe il realizzarsi di questa iniziativa, e allora cosa fare? Tergiversare forse, aspettando tempi migliori".
Il Movimento 5 stelle ricorda di aver sostenuto, tempo addietro, la proposta di promuovere presso il Ministero della Giustizia, il cambio di circoscrizione giudiziaria, ovvero trasferire l'intera utenza giudiziaria di Gravina, dal circondario del Tribunale di Bari a quello di Matera, che consentirebbe di ridurre costi e tempi di percorrenza.
"Tale proposta – conclude la lettera - promossa da un manipolo di attenti professionisti gravinesi, dopo un'iniziale e calorosa accoglienza, di parte della Giunta come di buona parte del Consiglio Comunale, è risultata però stoppata dagli ambienti più vicini al sindaco che, per non si sa quale ragione, ha inteso sposare la tesi minoritaria, ma istituzionale, promossa da alcuni maggiorenti avvocati gravinesi".