Politica
Giunta a pezzi: si dimette anche l'assessore Grillo
Le dimissioni protocollate in mattinata. La scelta frutto dei contrasti con i consiglieri Dipalma e Depascale.
Gravina - venerdì 5 luglio 2013
18.55
Maddalena Grillo si è dimessa.
L'assessore all'ambiente (nella foto, ndr) ha rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco Alesio Valente, con una lettera protocollata in mattinata. Alla base del gesto, i dissidi interni al movimento dei "Democratici e riformisti", rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Depascale e Pino Dipalma, che nei giorni scorsi, a più riprese, non avevano lesinato critiche all'indirizzo di quello che - attraverso Gravinalife - avevano già dichiarato di ritenere, senza mezzi termini, il loro "ex rappresentante" in seno alla giunta. "Le motivazioni che mi hanno spinto a tale decisione - scrive non a caso Maddalena Grillo nella sua missiva fresca di protocollo - sono da ricondursi alla difficoltà di conciliare l'attività amministrativa con la posizione contrastante dei consiglieri Depascale e Dipalma sulle scelte e gli indirizzi di maggioranza e della giunta, che non mi consentono di operare con tranquillità, pur tuttavia garantendo il mio impegno all'interno del movimento".
Seguono ringraziamenti e saluti, al sindaco ed ai colleghi di giunta. Resta la sostanza di una crisi politica fino a ieri sera latente, ora esplosa in tutta la sua virulenza: lo scorso gennaio un altro assessore, il futurista Lorenzo Carbone, aveva rassegnato le dimissioni, senza essere mai rimpiazzato, lasciando le deleghe allo sport ed ai lavori pubblici nella disponibilità del primo cittadino, che già deteneva quella all'urbanistica. S'aggiunge ora il passo indietro della Grillo.
Impossibile continuare a sottrarre i nodi al pettine: a questo punto, il varo del Valente bis, più che una scelta, è una necessità. Imposta dagli eventi e dalle turbolenze di una maggioranza che non è più quella uscita dalle urne.
L'assessore all'ambiente (nella foto, ndr) ha rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco Alesio Valente, con una lettera protocollata in mattinata. Alla base del gesto, i dissidi interni al movimento dei "Democratici e riformisti", rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Depascale e Pino Dipalma, che nei giorni scorsi, a più riprese, non avevano lesinato critiche all'indirizzo di quello che - attraverso Gravinalife - avevano già dichiarato di ritenere, senza mezzi termini, il loro "ex rappresentante" in seno alla giunta. "Le motivazioni che mi hanno spinto a tale decisione - scrive non a caso Maddalena Grillo nella sua missiva fresca di protocollo - sono da ricondursi alla difficoltà di conciliare l'attività amministrativa con la posizione contrastante dei consiglieri Depascale e Dipalma sulle scelte e gli indirizzi di maggioranza e della giunta, che non mi consentono di operare con tranquillità, pur tuttavia garantendo il mio impegno all'interno del movimento".
Seguono ringraziamenti e saluti, al sindaco ed ai colleghi di giunta. Resta la sostanza di una crisi politica fino a ieri sera latente, ora esplosa in tutta la sua virulenza: lo scorso gennaio un altro assessore, il futurista Lorenzo Carbone, aveva rassegnato le dimissioni, senza essere mai rimpiazzato, lasciando le deleghe allo sport ed ai lavori pubblici nella disponibilità del primo cittadino, che già deteneva quella all'urbanistica. S'aggiunge ora il passo indietro della Grillo.
Impossibile continuare a sottrarre i nodi al pettine: a questo punto, il varo del Valente bis, più che una scelta, è una necessità. Imposta dagli eventi e dalle turbolenze di una maggioranza che non è più quella uscita dalle urne.