Scuola e Università
Gli alunni della Montemurro entrano nella storia
Visita al campo 65 degli studenti per comprendere e non essere indifferenti
Gravina - mercoledì 31 gennaio 2024
Lo scopo è quello di far provare ai giovani studenti della Montemurro l'emozione di entrare nella storia. Questa l'idea della Scuola secondaria di Primo Grado "D. E. Montemurro" che questa mattina ha deciso di far vivere ad alcuni alunni e alunne dell'istituto scolastico una importante esperienza attraverso la visita al campo 65, che si trova tra Gravina e Altamura, nei pressi della città del Pane.
Un campo di concentramento per prigionieri della Seconda Guerra Mondiale che oggi si presenta con poche palazzine presidio di storia. Un luogo seguito dagli studiosi di archeologia degli atenei di Bari e Foggia nel tentativo di ricostruire la storia di un luogo che, in seguito all'armistizio è diventato dapprima un campo di addestramento per partigiani jugoslavi e poi posto di accoglienza per profughi italiani.
La visita al campo 65 assume un alto valore simbolico perché- spiegano dall'Istituto scolastico gravinese- "vivere i luoghi, provare ad entrare nelle storie, darà la possibilità ai ragazzi di comprendere meglio ciò che è accaduto, per non essere indifferenti". Una iniziativa che intende raccogliere l'invito lanciato dalla senatrice Liliana Segre ai giovani, ai quali ha chiesto "di ricordare le vittime del nazifascismo e di prendere come esempio chi ai tempi del fascismo aveva scelto di non essere indifferente ad uno status quo infernale".
Un appello al quale l'istituto comprensivo ha deciso di rispondere presente, nella speranza- concludono dalla Montemurro- "che le future generazioni possano davvero comprendere che ciò che è stato non deve mai più accadere".
Un campo di concentramento per prigionieri della Seconda Guerra Mondiale che oggi si presenta con poche palazzine presidio di storia. Un luogo seguito dagli studiosi di archeologia degli atenei di Bari e Foggia nel tentativo di ricostruire la storia di un luogo che, in seguito all'armistizio è diventato dapprima un campo di addestramento per partigiani jugoslavi e poi posto di accoglienza per profughi italiani.
La visita al campo 65 assume un alto valore simbolico perché- spiegano dall'Istituto scolastico gravinese- "vivere i luoghi, provare ad entrare nelle storie, darà la possibilità ai ragazzi di comprendere meglio ciò che è accaduto, per non essere indifferenti". Una iniziativa che intende raccogliere l'invito lanciato dalla senatrice Liliana Segre ai giovani, ai quali ha chiesto "di ricordare le vittime del nazifascismo e di prendere come esempio chi ai tempi del fascismo aveva scelto di non essere indifferente ad uno status quo infernale".
Un appello al quale l'istituto comprensivo ha deciso di rispondere presente, nella speranza- concludono dalla Montemurro- "che le future generazioni possano davvero comprendere che ciò che è stato non deve mai più accadere".