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Scuola e Università
Gli studenti dell’IISS Bachelet protagonista al Nao Challenge
Il team Phoenix tra i primi sei
Gravina - sabato 3 luglio 2021
"E' con il talento e il lavoro di squadra che si vincono le sfide". Ne sono convinti all'IISS "Bachelet- Galilei" di Gravina che con il suo Team Phoenix negli ultimi quattro anni è stato protagonista indiscusso alla Nao Challenge, competizione a carattere didattico per studenti delle scuole superiori di secondo grado, organizzato dalla Scuola di Robotica in collaborazione di SoftBank Robotics.
Una competizione tra istituti scolastici che ha l'obiettivo di far accrescere la conoscenza degli studenti nell'impiego della robotica umanoide attraverso lo sviluppo di software da utilizzare in situazioni plausibili e verosimili con l'obiettivo di divulgare le potenzialità sociali della robotica di servizio. Ebbene i piccoli geni del team Phoenix dell'IISS "Bachelet- Galilei, indirizzo Meccanica e Meccatronica, sono riusciti a realizzare un sogno, arrivando tra le prime sei scuole che hanno conquistato il premio "Valorizzazione delle eccellenze" per aver progettato e realizzato il Naocube, un dispositivo interattivo in 3D che interagisce con Nao nel mondo del videogioco Minecraft.
Carmine Cipriani, Francesco Civettini D'Ecclesiis, Salvatore Raguso, Luca De Martino, Fortunato Magliocco, Giuseppe Merolla, Michele Varvara, con la collaborazione per la parte teatrale di Marisa Iannetti, si sono aggiudicati oltre al premio in denaro assegnato loro dal Ministero della Pubblica Istruzione, anche l'iscrizione all'albo nazionale delle eccellenze del Ministero. "Un'ottima opportunità per il futuro dei ragazzi e la giusta ricompensa dopo tanto lavoro" - commentano i docenti Cassandra Petrone, Ignazio Tavani, Chetta Mastrogiacomo e Roberto Pellegrino, che hanno seguito passo dopo passo il lavoro del team. Un successo che è frutto anche delle sinergie e collaborazioni messe in campo dalla scuola, con enti che hanno contribuito fattivamente al raggiungimento del risultato.Infatti, spinti anche dal tema scelto per questa edizione del Nao Challenge, che riguardava la difesa e la promozione del patrimonio culturale, il gruppo di lavoro della scuola Bachelet si è avvalso della collaborazione della Fondazione Pomarici Santomasi e dell'aiuto del teatro Vida e del suo direttore artistico Michele Mindicini.
Il progetto sviluppato dai ragazzi dell'istituto scolastico gravinese si è articolato in tre fasi: la realizzazione del Naocube, la rappresentazione teatrale e il lavoro di squadra. In questo contesto, vincente è stata l'intuizione del team – spiegano dalla scuola "di creare un dispositivo in grado di interagire con Nao per raccontare storie e tradizioni del nostro territorio. Nao, nelle vesti del barone Santomasi, dà vita all'arte, parla di monumenti, presenta paesaggi, narra storie e tra ricordi ed emozioni crea un ponte tra passato e futuro". Una idea corredata da una parte di rappresentazione teatrale girata al Vida utilizzando abiti di scena realizzati dalle alunne del settore abbigliamento e moda dell'IPSIA di Gravina.
Insomma, un lavoro di squadra appagante, che riempie di orgoglio la dirigente scolastica dell'Istituto gravinese Antonella Sarpi, che ha voluto ringraziare tutti gli artefici di questo ennesimo successo.
Una competizione tra istituti scolastici che ha l'obiettivo di far accrescere la conoscenza degli studenti nell'impiego della robotica umanoide attraverso lo sviluppo di software da utilizzare in situazioni plausibili e verosimili con l'obiettivo di divulgare le potenzialità sociali della robotica di servizio. Ebbene i piccoli geni del team Phoenix dell'IISS "Bachelet- Galilei, indirizzo Meccanica e Meccatronica, sono riusciti a realizzare un sogno, arrivando tra le prime sei scuole che hanno conquistato il premio "Valorizzazione delle eccellenze" per aver progettato e realizzato il Naocube, un dispositivo interattivo in 3D che interagisce con Nao nel mondo del videogioco Minecraft.
Carmine Cipriani, Francesco Civettini D'Ecclesiis, Salvatore Raguso, Luca De Martino, Fortunato Magliocco, Giuseppe Merolla, Michele Varvara, con la collaborazione per la parte teatrale di Marisa Iannetti, si sono aggiudicati oltre al premio in denaro assegnato loro dal Ministero della Pubblica Istruzione, anche l'iscrizione all'albo nazionale delle eccellenze del Ministero. "Un'ottima opportunità per il futuro dei ragazzi e la giusta ricompensa dopo tanto lavoro" - commentano i docenti Cassandra Petrone, Ignazio Tavani, Chetta Mastrogiacomo e Roberto Pellegrino, che hanno seguito passo dopo passo il lavoro del team. Un successo che è frutto anche delle sinergie e collaborazioni messe in campo dalla scuola, con enti che hanno contribuito fattivamente al raggiungimento del risultato.Infatti, spinti anche dal tema scelto per questa edizione del Nao Challenge, che riguardava la difesa e la promozione del patrimonio culturale, il gruppo di lavoro della scuola Bachelet si è avvalso della collaborazione della Fondazione Pomarici Santomasi e dell'aiuto del teatro Vida e del suo direttore artistico Michele Mindicini.
Il progetto sviluppato dai ragazzi dell'istituto scolastico gravinese si è articolato in tre fasi: la realizzazione del Naocube, la rappresentazione teatrale e il lavoro di squadra. In questo contesto, vincente è stata l'intuizione del team – spiegano dalla scuola "di creare un dispositivo in grado di interagire con Nao per raccontare storie e tradizioni del nostro territorio. Nao, nelle vesti del barone Santomasi, dà vita all'arte, parla di monumenti, presenta paesaggi, narra storie e tra ricordi ed emozioni crea un ponte tra passato e futuro". Una idea corredata da una parte di rappresentazione teatrale girata al Vida utilizzando abiti di scena realizzati dalle alunne del settore abbigliamento e moda dell'IPSIA di Gravina.
Insomma, un lavoro di squadra appagante, che riempie di orgoglio la dirigente scolastica dell'Istituto gravinese Antonella Sarpi, che ha voluto ringraziare tutti gli artefici di questo ennesimo successo.