Eventi
Grande festa con “Natale lungo il corso”
Sabato si è tenuto l’evento dell’Istituto Santomasi-Scacchi
Gravina - lunedì 20 dicembre 2021
10.04
Riavvolgere il nastro e riprendere dove ci si era lasciati. Far rivivere l'atmosfera del Natale, non uno tra tanti ma quello pandemico post lockdown e DAD. Riportare la quotidianità nella vita dei ragazzi in due anni in cui è stata completamente stravolta, dar loro modo di esprimersi dal vivo attraverso varie forme artistiche, mostrare quello che l'istituzione scolastica può fare, condividendo con loro emozioni e valori.
Questo e altro per la 17esima edizione di "Natale Lungo il Corso", manifestazione su Corso Aldo Moro che coinvolge l'intero corpo scolastico e gli studenti delle classi di Infanzia, Primarie e Secondarie dell'Istituto scolastico Santomasi-Scacchi, tornata con tanta attesa dopo un anno di stop e in grande spolvero.
Tante le novità, in primis lo svolgimento esclusivamente all'aperto e in pieno rispetto delle normative anti-Covid. Un programma articolato che ha visto i piccoli folletti della "Rodari" esibirsi con entusiasmo attraverso balli e canti natalizi, le classi infanzia della "Scacchi" presentare una coreografia in collaborazione con la Cooperativa EOS. Una grande affluenza di visitatori che hanno ammirato una mostra di elaborati presentati al Concorso internazionale "Un poster per la pace", coordinato dal presidente del Lions Club di Gravina, Salvatore Parrulli. Spettacoli canori e rappresentazioni artistiche delle classi primarie della "Nardone", un suggestivo presepe vivente degli antichi mestieri e divertenti sketch in vernacolo degli studenti della secondaria. E ancora cori natalizi, una live band formata da ex alunni, un flash mob e uno spettacolo fortemente incentrato sulla rinascita in cui ragazzi vestiti con abiti neri portavano al collo una "palla-virus" mentre seduti ai banchi davanti al computer c'erano quelli che svelavano nella propria immobilità l'identità umana, svilita e impoverita dal Covid. Spazio poi alla solidarietà con alcuni volontari del gruppo AIDO e note festose con la fanfara dei bersaglieri.
Ogni performance è stata ripetuta ad intervalli regolari e a fine manifestazione la dirigente scolastica Rosa De Leo, coadiuvata da una giuria esterna, ha premiato i 20 madonnari più creativi selezionati tra le diverse classi della Santomasi ma anche del circolo didattico ospite "Savio-Fiore". Molto emozionata la dirigente che ha voluto fortemente riportare questo evento tanto atteso nel cartellone degli appuntamenti natalizi. Si è detta orgogliosa della sua squadra composta da insegnanti e studenti che con tenacia e passione si è impegnata anche al di fuori dell'orario scolastico per la buona riuscita dell'evento.
"C'è un grande desiderio di normalità, speranza e coraggio", il commento commosso della De Leo, "i nostri ragazzi hanno già avuto un grande contraccolpo emotivo e sulla socialità, è giusto che la scuola ridia loro uno spazio di serenità. Che sia un segnale e un auspicio di ripresa e rinascita". Un incontro preliminare a novembre scorso tra scuola, amministrazione comunale, commercianti, fondazione Santomasi e polizia locale per valutare condizioni e precauzioni da adottare per il corretto svolgimento della manifestazione. Un lavoro corale fondamentale per la buona riuscita del tradizionale evento natalizio, un impegno condiviso da più parti in tempi brevissimi e con innumerevoli difficoltà logistiche, organizzative e di sicurezza.
C'è un prima, quel dicembre 2019 così tremendamente lontano nella memoria di tutti, quando la pandemia non c'era e si viveva diversamente. C'è un poi in cui paura e isolamento sociale sono diventate protagoniste di ogni azione quotidiana e portano un pesante fardello d'incertezza nelle generazioni future. Ed è proprio a quei ragazzi, ai nostri figli, cugini, nipoti che dobbiamo restituire una nuova normalità in cui la paura lasci lo spazio alla speranza e alla serenità, all'arte e alla socialità, alla condivisione di luoghi ed emozioni. La scuola più di tutte ha sofferto del distacco dalla routine quotidiana, si è adattata in tempi brevissimi alla trasformazione digitale e ha ribaltato modalità d'insegnamento consolidate, cercando saldamente di mantenere l'approccio umano con bambini e ragazzi.
Rivedere un evento all'aperto è ancora strano ma possibile con le dovute e ben note precauzioni, ed è necessario abituarsi ad un nuovo modo di concepire le manifestazioni pubbliche. I sorrisi dei giovanissimi dietro le mascherine si sono avvertiti tutti, l'entusiasmo del pubblico numero anche. Un nuovo giorno è possibile per tutti e a Natale (e non solo) è giusto crederci.
Questo e altro per la 17esima edizione di "Natale Lungo il Corso", manifestazione su Corso Aldo Moro che coinvolge l'intero corpo scolastico e gli studenti delle classi di Infanzia, Primarie e Secondarie dell'Istituto scolastico Santomasi-Scacchi, tornata con tanta attesa dopo un anno di stop e in grande spolvero.
Tante le novità, in primis lo svolgimento esclusivamente all'aperto e in pieno rispetto delle normative anti-Covid. Un programma articolato che ha visto i piccoli folletti della "Rodari" esibirsi con entusiasmo attraverso balli e canti natalizi, le classi infanzia della "Scacchi" presentare una coreografia in collaborazione con la Cooperativa EOS. Una grande affluenza di visitatori che hanno ammirato una mostra di elaborati presentati al Concorso internazionale "Un poster per la pace", coordinato dal presidente del Lions Club di Gravina, Salvatore Parrulli. Spettacoli canori e rappresentazioni artistiche delle classi primarie della "Nardone", un suggestivo presepe vivente degli antichi mestieri e divertenti sketch in vernacolo degli studenti della secondaria. E ancora cori natalizi, una live band formata da ex alunni, un flash mob e uno spettacolo fortemente incentrato sulla rinascita in cui ragazzi vestiti con abiti neri portavano al collo una "palla-virus" mentre seduti ai banchi davanti al computer c'erano quelli che svelavano nella propria immobilità l'identità umana, svilita e impoverita dal Covid. Spazio poi alla solidarietà con alcuni volontari del gruppo AIDO e note festose con la fanfara dei bersaglieri.
Ogni performance è stata ripetuta ad intervalli regolari e a fine manifestazione la dirigente scolastica Rosa De Leo, coadiuvata da una giuria esterna, ha premiato i 20 madonnari più creativi selezionati tra le diverse classi della Santomasi ma anche del circolo didattico ospite "Savio-Fiore". Molto emozionata la dirigente che ha voluto fortemente riportare questo evento tanto atteso nel cartellone degli appuntamenti natalizi. Si è detta orgogliosa della sua squadra composta da insegnanti e studenti che con tenacia e passione si è impegnata anche al di fuori dell'orario scolastico per la buona riuscita dell'evento.
"C'è un grande desiderio di normalità, speranza e coraggio", il commento commosso della De Leo, "i nostri ragazzi hanno già avuto un grande contraccolpo emotivo e sulla socialità, è giusto che la scuola ridia loro uno spazio di serenità. Che sia un segnale e un auspicio di ripresa e rinascita". Un incontro preliminare a novembre scorso tra scuola, amministrazione comunale, commercianti, fondazione Santomasi e polizia locale per valutare condizioni e precauzioni da adottare per il corretto svolgimento della manifestazione. Un lavoro corale fondamentale per la buona riuscita del tradizionale evento natalizio, un impegno condiviso da più parti in tempi brevissimi e con innumerevoli difficoltà logistiche, organizzative e di sicurezza.
C'è un prima, quel dicembre 2019 così tremendamente lontano nella memoria di tutti, quando la pandemia non c'era e si viveva diversamente. C'è un poi in cui paura e isolamento sociale sono diventate protagoniste di ogni azione quotidiana e portano un pesante fardello d'incertezza nelle generazioni future. Ed è proprio a quei ragazzi, ai nostri figli, cugini, nipoti che dobbiamo restituire una nuova normalità in cui la paura lasci lo spazio alla speranza e alla serenità, all'arte e alla socialità, alla condivisione di luoghi ed emozioni. La scuola più di tutte ha sofferto del distacco dalla routine quotidiana, si è adattata in tempi brevissimi alla trasformazione digitale e ha ribaltato modalità d'insegnamento consolidate, cercando saldamente di mantenere l'approccio umano con bambini e ragazzi.
Rivedere un evento all'aperto è ancora strano ma possibile con le dovute e ben note precauzioni, ed è necessario abituarsi ad un nuovo modo di concepire le manifestazioni pubbliche. I sorrisi dei giovanissimi dietro le mascherine si sono avvertiti tutti, l'entusiasmo del pubblico numero anche. Un nuovo giorno è possibile per tutti e a Natale (e non solo) è giusto crederci.