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Mondo Giovane

Grande partecipazione al meeting "the love lab: intimità consapevole"

Educazione affettiva e sessuale: un’urgenza sociale per il futuro delle nuove generazioni

Si è concluso con una grande partecipazione il meeting "The Love Lab: Intimità Consapevole", un'iniziativa educativa dedicata ai giovani per affrontare il tema della sessualità in modo consapevole, sano e privo di tabù. L'evento è stato promosso da Punto Giovani Gravinesi, nell'ambito di Eurolab Active, un progetto Erasmus+ di cittadinanza attiva. L'incontro si è svolto presso il Teatro dell'Ex Mattatoio, spazio gentilmente concesso dall'Amministrazione Comunale, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata nel sostenere questa iniziativa.

Un bisogno reale e testimoniato dagli studenti stessi

Durante tutto lo svolgimento del progetto è emersa con sempre maggiore chiarezza la necessità di *strutturare un percorso didattico permanente di educazione affettiva e sessuale, capace di rispondere alle reali esigenze dei giovani. La riprova di questa necessità non arriva solo dall'osservazione diretta degli esperti e degli educatori, ma dalle scelte stesse degli studenti.

Nel questionario somministrato ai partecipanti – tre classi quarte dell'IISS Bachelet – oltre il 70% degli studenti ha espresso la preferenza per questo percorso rispetto ad altre tematiche educative, segnalando il bisogno concreto di avere più occasioni per affrontare questi argomenti in un ambiente sicuro e privo di giudizi.
Questi dati ci restituiscono una realtà che non può più essere ignorata: i giovani vogliono strumenti concreti per comprendere meglio sé stessi e le proprie relazioni, non perché sono persi, ma perché sentono il bisogno di recuperare un gap esperienziale e relazionale che la pandemia e i cambiamenti sociali hanno accentuato.
L'educazione affettiva e il benessere psicologico post-Covid: il bisogno di spazi sicuri. L'educazione affettiva non è un tema isolato, ma si intreccia con il più ampio macrotema del benessere psicologico, un aspetto fondamentale della crescita che negli ultimi anni è stato messo a dura prova.
Non possiamo dimenticare che questi studenti hanno vissuto il periodo della pandemia in anni cruciali per il loro sviluppo sociale, affrontando isolamento, difficoltà emotive e una profonda alterazione dei normali processi di socializzazione. L'emergenza Covid ha lasciato una generazione più fragile, non perché carente di capacità, ma perché privata di esperienze fondamentali per la costruzione della propria identità.
Di fronte a questa realtà, i giovani non chiedono soluzioni semplicistiche, ma spazi e contesti sicuri in cui poter elaborare ciò che hanno perso, costruire relazioni autentiche e sviluppare le competenze affettive e relazionali necessarie per affrontare il mondo adulto.
Siamo stufi dei falsi miti che dipingono i giovani come individui passivi, sempre piegati sugli smartphone e incapaci di relazionarsi con il mondo reale. La verità è che questi ragazzi stanno cercando un aiuto concreto per stare meglio, per capire chi sono, per colmare un vuoto esperienziale che non hanno scelto di vivere e che ora vogliono superare con consapevolezza.

Un pilot innovativo: il primo passo per un programma strutturato

Grazie alla collaborazione con gli esperti del *Centro di Salute Mentale dell'ASL di Gravina in Puglia, questa iniziativa ha rappresentato anche un *pilot sperimentale per lo sviluppo di un programma stabile e continuativo di educazione affettiva e sessuale, con l'obiettivo di renderlo un appuntamento ricorrente sul territorio.
Attraverso attività interattive e momenti di riflessione, i partecipanti hanno avuto la possibilità di confrontarsi su temi cruciali:

-Il piacere, il consenso e il benessere psico-fisico
-La prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e la contraccezione
-Gli stereotipi di genere e le aspettative sociali
-Il ruolo delle emozioni e della comunicazione nelle relazioni
-L'impatto della pornografia e dei social media sulla percezione della sessualità
-L'appello alla cittadinanza politica: fermiamo il silenzio e l'arretratezza

Alla luce di quanto emerso, rivolgiamo un appello accorato alle istituzioni locali, regionali e nazionali affinché l'educazione affettiva e sessuale diventi una priorità nelle politiche giovanili e scolastiche.
Negare ai giovani l'accesso a un'educazione sessuale e affettiva significa lasciarli in balia di pregiudizi, violenze e pericoli che potrebbero essere evitati. In un'epoca digitale, dove la pornografia è il primo canale di informazione sessuale per molti adolescenti, continuare a trattare questi argomenti come tabù è un atto irresponsabile.
Gravina in Puglia ha vissuto sulla propria pelle il dramma di un femminicidio. Non possiamo più accettare che queste tragedie si ripetano. Serve un cambio culturale profondo, e questo può avvenire solo attraverso l'educazione.
Chiediamo che questo progetto pilota possa diventare un modello replicabile, finanziato e sostenuto dalle istituzioni, affinché le nuove generazioni possano crescere con la consapevolezza e gli strumenti necessari per costruire relazioni basate sul rispetto e sulla libertà individuale.

Ringraziamenti

Desideriamo esprimere la nostra gratitudine all'Amministrazione Comunale di Gravina in Puglia per aver concesso l'uso del Teatro dell'Ex Mattatoio, dimostrando grande sensibilità verso tematiche così cruciali per la crescita dei giovani. Un ringraziamento speciale va anche agli esperti del Centro di Salute Mentale dell'ASL di Gravina, ai volontari, ai docenti e agli studenti partecipanti, il cui coinvolgimento ha reso questa esperienza un successo e un punto di partenza per il futuro.
Per informazioni e aggiornamenti sui prossimi incontri, seguiteci sui canali ufficiali di Punto Giovani Gravinesi e del progetto Eurolab Active.

Punto Giovani Gravinesi
Eurolab Active – Progetto Erasmus+ di Cittadinanza Attiva
Centro di Salute Mentale – ASL Gravina in Puglia
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