Territorio
Grano dall'estero, allarme di Condiretti
Concorrenza sleale così si uccide l'agricoltura locale
Gravina - mercoledì 3 febbraio 2016
17.00
Nuovo allarme della Coldiretti Puglia a proposito del grano importato dall'estero.
"Ha attraccato oggi alle 12,00 al porto di Bari un'altra nave carica di 5,6 tonnellate di grano. E' la quarta in una settimana per un quantitativo complessivo di grano sbarcato di 53mila tonnellate. Si tratta per l'ennesima volta di grano di cui non si conosce l'origine – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che causa una concorrenza sleale e il crollo dei prezzi del grano pugliese. E' urgente l'etichettatura obbligatoria dell'origine per pane e pasta per evitare che prodotti fatti con materia prima importata vengano spacciati per italiani, a danno del comparto cerealicolo e dei consumatori ignari. Non accettiamo che, a causa di fenomeni speculativi e distorsivi del mercato, il prodotto pugliese continui ad essere deprezzato e per questo daremo battaglia alla Borsa Merci di Foggia, uno dei riferimenti nazionali del comparto".
La Puglia è la regione cerealicola leader in Italia con una Produzione Lorda Vendibile di 230milioni di euro. Nonostante ciò, gli industriali della pasta utilizzano solo il 20% di prodotto regionale, mentre sono 800.000 le tonnellate di grano duro che arrivano nel nostro Paese da Australia, Ucraina, Canada, Bangladesh, Sud America, Messico, Arizona e Texas….per produrre pasta "Made in Italy" senza che sia indicato in etichetta.
"E' evidente – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – la grave dipendenza del sistema industriale dall'estero. Risulta indispensabile ripristinare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di conoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche dei prodotti".
Continuano ad essere massicce le importazioni di grano dall'estero nonostante la Puglia si ponga ai vertici della produzione europea anche in termini di filiera grazie alla presenza di un considerevole numero di industrie di prima e seconda trasformazione. Di contro nel passaggio dal grano al pane il prezzo aumenta quasi del 1600 per cento, considerato che con un chilo di grano si produce un chilo di pane e ancora nel passaggio dal grano alla pasta il prezzo lievita di quasi il 400%, considerato che con un chilo di grano si producono 650 grammi di pasta.
"Ha attraccato oggi alle 12,00 al porto di Bari un'altra nave carica di 5,6 tonnellate di grano. E' la quarta in una settimana per un quantitativo complessivo di grano sbarcato di 53mila tonnellate. Si tratta per l'ennesima volta di grano di cui non si conosce l'origine – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che causa una concorrenza sleale e il crollo dei prezzi del grano pugliese. E' urgente l'etichettatura obbligatoria dell'origine per pane e pasta per evitare che prodotti fatti con materia prima importata vengano spacciati per italiani, a danno del comparto cerealicolo e dei consumatori ignari. Non accettiamo che, a causa di fenomeni speculativi e distorsivi del mercato, il prodotto pugliese continui ad essere deprezzato e per questo daremo battaglia alla Borsa Merci di Foggia, uno dei riferimenti nazionali del comparto".
La Puglia è la regione cerealicola leader in Italia con una Produzione Lorda Vendibile di 230milioni di euro. Nonostante ciò, gli industriali della pasta utilizzano solo il 20% di prodotto regionale, mentre sono 800.000 le tonnellate di grano duro che arrivano nel nostro Paese da Australia, Ucraina, Canada, Bangladesh, Sud America, Messico, Arizona e Texas….per produrre pasta "Made in Italy" senza che sia indicato in etichetta.
"E' evidente – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – la grave dipendenza del sistema industriale dall'estero. Risulta indispensabile ripristinare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di conoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche dei prodotti".
Continuano ad essere massicce le importazioni di grano dall'estero nonostante la Puglia si ponga ai vertici della produzione europea anche in termini di filiera grazie alla presenza di un considerevole numero di industrie di prima e seconda trasformazione. Di contro nel passaggio dal grano al pane il prezzo aumenta quasi del 1600 per cento, considerato che con un chilo di grano si produce un chilo di pane e ancora nel passaggio dal grano alla pasta il prezzo lievita di quasi il 400%, considerato che con un chilo di grano si producono 650 grammi di pasta.