La città
"Lavorare tutti insieme per Gravina città turistica"
Riflessioni dell'ex assessore Sergio Varvara
Gravina - mercoledì 26 giugno 2019
16.20
Prosegue l'approfondimento di GravinaLife che ha aperto una discussione sul tema del turismo, pubblicando prima le considerazioni a caldo dei turisti delusi e poi intervistando il presidente del Consorzio Gravina in Murgia Michele Laddaga. Ospitiamo ora le riflessioni di Sergio Varvara di cui pubblichiamo integralmente una lunga lettera aperta.
La nostra città è molto bella grazie al suo ponte sulla gravina, all'habitat rupestre e alla Chiesa di San Michele delle Grotte, alla zona archeologica, ai tesori della Fondazione E. P. Santomasi tra cui la Cripta di San Vito Vecchio, al castello federiciano, al centro storico, alla Cattedrale, al rione Fondovito e alla sua riconosciuta vocazione enogastronomica.
Molti (non solo tra i nostri concittadini, ma anche tra chi – venendo "da fuori" – ha avuto modo di passare dalla nostra Città) si chiedono: come mai Gravina, pur avendo un grande patrimonio culturale, ambientale, artistico, storico archeologico ed enogastronomico, non decolla dal punto di vista turistico così come è successo per Matera?
Matera è riuscita a realizzare la ricostruzione e la valorizzazione del suo passato presentando un'offerta turistica basata sulla straordinaria bellezza dei Sassi che le conferisce una identità forte e unica nel suo genere. Sicuramente Matera ha bisogno di migliorare e arricchire la sua proposta con altri servizi, infrastrutture ed esperienze più coinvolgenti e, interessante risulterebbe a questo proposito, costruire con Gravina e Altamura un'offerta turistica del territorio che, tra l'altro, porterebbe più facilmente i turisti a fermarsi qualche giorno in più all'interno di questo meraviglioso triangolo.
Va dato atto alla città di Matera di aver iniziato, già da qualche anno, a costruire un sistema turistico che le assicurerà, a mio avviso, un aumento costante di turisti anche dopo il 2019.
Il turismo, essendo comunque una delle attività economiche tra le più complesse, ha bisogno dell'impegno di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno il compito e la convenienza di valorizzare e promuovere il territorio in cui operano, attraverso un patto di collaborazione finalizzato ad attirare, a soddisfare e a fidelizzare il turista.
Per tornare alla nostra Città, l'Amministrazione comunale di Gravina ha realizzato alcune importanti azioni di promozione e di marketing che hanno prodotto risultati incoraggianti in termini di presenze turistiche, ma non altrettanto positivi per quanto riguarda la qualità dell'accoglienza e, quindi, la soddisfazione del turista.
Appare utile ricordare che qualche anno fa, a conferma della consapevolezza del grande potenziale turistico di Gravina, ma anche della scarsa propensione da parte degli operatori a lavorare insieme, su iniziativa del Comune è stato costituito il Consorzio Turistico "Gravina in Murgia" e, subito dopo, realizzato il Biglietto Unico del Turista.
Il Consorzio nasce come punto di riferimento degli operatori del settore per ideare ed organizzare eventi e manifestazioni culturali, turistici ed enogastronomici di grande attrazione e di ampio respiro e, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, per diffondere la cultura turistica e la promozione del territorio di Gravina con le sue peculiarità.
Il Biglietto Unico del Turista, invece, è nato grazie ad un protocollo di intesa siglato tra il Comune, la Chiesa, la Fondazione E. P. Santomasi e il Consorzio Turistico che consente ai turisti di acquistare un unico biglietto per visitare più siti appartenenti a proprietari diversi.
Questi strumenti, una volta realizzati, vanno però necessariamente monitorati, aggiornati e perfezionati.
E' comunque sotto gli occhi di tutti il fatto che a Gravina il settore turistico sta crescendo e per questo occorre che l'Amministrazione Comunale abbia una visione strategica del fenomeno e del suo sviluppo per mettere a punto un progetto integrato in collaborazione con i soggetti presenti sul territorio che si occupano di turismo, cultura ed ambiente (tra cui Puglia Promozione, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, l'Info Point, il Consorzio Turistico "GRAVINA IN MURGIA", la Fondazione E.P. Santomasi, la Pro Loco ed altre associazioni), nel quale definire obiettivi, azioni, tempi e risorse da destinare a questo comune progetto di sviluppo di Gravina.
Per esempio Gravina deve decidere su quale identità puntare. L'identità di un luogo rappresenta per il turista la motivazione o la ragione della sua destinazione e, quindi, della sua scelta. In altre parole la domanda da porsi è: perché un turista deve venire a Gravina? Dire che è bella, che ha il ponte, che ha il complesso rupestre "le sette camere", etc… non è assolutamente sufficiente. Alcune ipotesi potrebbero essere "GRAVINA, CITTA' DELL'HABITAT RUPESTRE E DELL'ARCHEOLOGIA" oppure "GRAVINA, SET CINEMATOGRAFICO" oppure "GRAVINA, CITTA' DELL'ENOGASTRONOMIA" oppure "GRAVINA, CITTA' DI FEDERICO II DI SVEVIA" e così via. Una volta decisa l'identità più rappresentativa, sarà necessario, però, che tutti gli sforzi e le iniziative siano orientati a promuovere e a rafforzare soprattutto tale identità.
L'altro elemento su cui lavorare è senza dubbio l'accoglienza e, cioè, l'anima dell'esperienza turistica che non deve mai mancare in un'offerta turistica perché rappresenta un vero e proprio strumento di marketing.
Gravina può piacere tanto, ma se il turista non è trattato nel miglior modo possibile, non riesce a fruire dei siti turistici come vorrebbe, non è informato adeguatamente, è disturbato dalla scarsa igiene, dalla carente segnaletica e dalla mancanza di decoro urbano, è sicuro che non metterà più piede a Gravina e il suo passaparola avrà effetti negativi nei confronti di altri potenziali turisti.
In passato si è fatto l'errore di dare più importanza alla promozione turistica rispetto alle attività che riguardano l'Accoglienza.
La qualità dell'Ospitalità si realizza con l'impegno di tutta la comunità attraverso un adeguato modello organizzativo e gestionale in cui tutti si devono sentire protagonisti, ognuno per la propria parte. I cittadini hanno un ruolo determinante e non possono sentirsi immuni da responsabilità se non sono gentili con i turisti e non rispettano il decoro dei luoghi.
In merito alle risorse da destinare al settore, è necessario che l'Amministrazione comunale, per alcuni anni, preveda che una cospicua parte dei vari budget assegnati agli assessorati (turismo, cultura, lavori pubblici, decoro urbano, verde pubblico, ecc) venga utilizzata necessariamente per rendere più bella, più accogliente e più efficiente Gravina. Così come è indispensabile prevedere nel nuovo bando per l'affidamento del servizio di informazione e accoglienza turistica un compenso annuale congruo da destinare all'Info Point (IAT) per consentire a questo ufficio di funzionare in maniera più efficiente, in quanto rappresenta il biglietto da visita soprattutto per un Comune che vuole puntare sul turismo.
Oggi, che vi è una maggiore consapevolezza circa le possibilità che Gravina possa diventare davvero una città turistica, c'è bisogno che tutta la Comunità lavori e collabori affinché si raggiunga questo obiettivo. Sbagliano quanti pensano che lo sviluppo del turismo è cosa che riguarda solo il Comune o addirittura solo l'assessore al turismo.
Gravina merita di essere più ordinata, più accogliente e più attrattiva. Conviene a tutti.
E poi, il turista ritorna in un luogo e ne parla bene perché il territorio, i suoi beni culturali, la sua storia, la gente che ha incontrato e le esperienze che ha vissuto lo hanno emozionato.
Sergio Varvara, già docente di Accoglienza Turistica e di Enogastronomia e assessore al turismo
La nostra città è molto bella grazie al suo ponte sulla gravina, all'habitat rupestre e alla Chiesa di San Michele delle Grotte, alla zona archeologica, ai tesori della Fondazione E. P. Santomasi tra cui la Cripta di San Vito Vecchio, al castello federiciano, al centro storico, alla Cattedrale, al rione Fondovito e alla sua riconosciuta vocazione enogastronomica.
Molti (non solo tra i nostri concittadini, ma anche tra chi – venendo "da fuori" – ha avuto modo di passare dalla nostra Città) si chiedono: come mai Gravina, pur avendo un grande patrimonio culturale, ambientale, artistico, storico archeologico ed enogastronomico, non decolla dal punto di vista turistico così come è successo per Matera?
Matera è riuscita a realizzare la ricostruzione e la valorizzazione del suo passato presentando un'offerta turistica basata sulla straordinaria bellezza dei Sassi che le conferisce una identità forte e unica nel suo genere. Sicuramente Matera ha bisogno di migliorare e arricchire la sua proposta con altri servizi, infrastrutture ed esperienze più coinvolgenti e, interessante risulterebbe a questo proposito, costruire con Gravina e Altamura un'offerta turistica del territorio che, tra l'altro, porterebbe più facilmente i turisti a fermarsi qualche giorno in più all'interno di questo meraviglioso triangolo.
Va dato atto alla città di Matera di aver iniziato, già da qualche anno, a costruire un sistema turistico che le assicurerà, a mio avviso, un aumento costante di turisti anche dopo il 2019.
Il turismo, essendo comunque una delle attività economiche tra le più complesse, ha bisogno dell'impegno di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno il compito e la convenienza di valorizzare e promuovere il territorio in cui operano, attraverso un patto di collaborazione finalizzato ad attirare, a soddisfare e a fidelizzare il turista.
Per tornare alla nostra Città, l'Amministrazione comunale di Gravina ha realizzato alcune importanti azioni di promozione e di marketing che hanno prodotto risultati incoraggianti in termini di presenze turistiche, ma non altrettanto positivi per quanto riguarda la qualità dell'accoglienza e, quindi, la soddisfazione del turista.
Appare utile ricordare che qualche anno fa, a conferma della consapevolezza del grande potenziale turistico di Gravina, ma anche della scarsa propensione da parte degli operatori a lavorare insieme, su iniziativa del Comune è stato costituito il Consorzio Turistico "Gravina in Murgia" e, subito dopo, realizzato il Biglietto Unico del Turista.
Il Consorzio nasce come punto di riferimento degli operatori del settore per ideare ed organizzare eventi e manifestazioni culturali, turistici ed enogastronomici di grande attrazione e di ampio respiro e, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, per diffondere la cultura turistica e la promozione del territorio di Gravina con le sue peculiarità.
Il Biglietto Unico del Turista, invece, è nato grazie ad un protocollo di intesa siglato tra il Comune, la Chiesa, la Fondazione E. P. Santomasi e il Consorzio Turistico che consente ai turisti di acquistare un unico biglietto per visitare più siti appartenenti a proprietari diversi.
Questi strumenti, una volta realizzati, vanno però necessariamente monitorati, aggiornati e perfezionati.
E' comunque sotto gli occhi di tutti il fatto che a Gravina il settore turistico sta crescendo e per questo occorre che l'Amministrazione Comunale abbia una visione strategica del fenomeno e del suo sviluppo per mettere a punto un progetto integrato in collaborazione con i soggetti presenti sul territorio che si occupano di turismo, cultura ed ambiente (tra cui Puglia Promozione, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, l'Info Point, il Consorzio Turistico "GRAVINA IN MURGIA", la Fondazione E.P. Santomasi, la Pro Loco ed altre associazioni), nel quale definire obiettivi, azioni, tempi e risorse da destinare a questo comune progetto di sviluppo di Gravina.
Per esempio Gravina deve decidere su quale identità puntare. L'identità di un luogo rappresenta per il turista la motivazione o la ragione della sua destinazione e, quindi, della sua scelta. In altre parole la domanda da porsi è: perché un turista deve venire a Gravina? Dire che è bella, che ha il ponte, che ha il complesso rupestre "le sette camere", etc… non è assolutamente sufficiente. Alcune ipotesi potrebbero essere "GRAVINA, CITTA' DELL'HABITAT RUPESTRE E DELL'ARCHEOLOGIA" oppure "GRAVINA, SET CINEMATOGRAFICO" oppure "GRAVINA, CITTA' DELL'ENOGASTRONOMIA" oppure "GRAVINA, CITTA' DI FEDERICO II DI SVEVIA" e così via. Una volta decisa l'identità più rappresentativa, sarà necessario, però, che tutti gli sforzi e le iniziative siano orientati a promuovere e a rafforzare soprattutto tale identità.
L'altro elemento su cui lavorare è senza dubbio l'accoglienza e, cioè, l'anima dell'esperienza turistica che non deve mai mancare in un'offerta turistica perché rappresenta un vero e proprio strumento di marketing.
Gravina può piacere tanto, ma se il turista non è trattato nel miglior modo possibile, non riesce a fruire dei siti turistici come vorrebbe, non è informato adeguatamente, è disturbato dalla scarsa igiene, dalla carente segnaletica e dalla mancanza di decoro urbano, è sicuro che non metterà più piede a Gravina e il suo passaparola avrà effetti negativi nei confronti di altri potenziali turisti.
In passato si è fatto l'errore di dare più importanza alla promozione turistica rispetto alle attività che riguardano l'Accoglienza.
La qualità dell'Ospitalità si realizza con l'impegno di tutta la comunità attraverso un adeguato modello organizzativo e gestionale in cui tutti si devono sentire protagonisti, ognuno per la propria parte. I cittadini hanno un ruolo determinante e non possono sentirsi immuni da responsabilità se non sono gentili con i turisti e non rispettano il decoro dei luoghi.
In merito alle risorse da destinare al settore, è necessario che l'Amministrazione comunale, per alcuni anni, preveda che una cospicua parte dei vari budget assegnati agli assessorati (turismo, cultura, lavori pubblici, decoro urbano, verde pubblico, ecc) venga utilizzata necessariamente per rendere più bella, più accogliente e più efficiente Gravina. Così come è indispensabile prevedere nel nuovo bando per l'affidamento del servizio di informazione e accoglienza turistica un compenso annuale congruo da destinare all'Info Point (IAT) per consentire a questo ufficio di funzionare in maniera più efficiente, in quanto rappresenta il biglietto da visita soprattutto per un Comune che vuole puntare sul turismo.
Oggi, che vi è una maggiore consapevolezza circa le possibilità che Gravina possa diventare davvero una città turistica, c'è bisogno che tutta la Comunità lavori e collabori affinché si raggiunga questo obiettivo. Sbagliano quanti pensano che lo sviluppo del turismo è cosa che riguarda solo il Comune o addirittura solo l'assessore al turismo.
Gravina merita di essere più ordinata, più accogliente e più attrattiva. Conviene a tutti.
E poi, il turista ritorna in un luogo e ne parla bene perché il territorio, i suoi beni culturali, la sua storia, la gente che ha incontrato e le esperienze che ha vissuto lo hanno emozionato.
Sergio Varvara, già docente di Accoglienza Turistica e di Enogastronomia e assessore al turismo