Centro storico
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Gravina come Matera: ristoranti e botteghe nel centro storico

Pronta la modifica al regolamento edilizio

Gravina come Matera. Per i sassi, per l'inestimabile patrimonio artistico e ora anche per la movida del centro storico.

Il provvedimento era già pronto per l'approvazione del consiglio comunale se i consiglieri non avessero deciso di dileguarsi dall'aula rinviando la delibera a data da destinarsi.
In pratica attraverso la modifica dell'articolo 8 del regolamento edilizio, l'amministrazione comunale intende promuovere l'apertura di attività commerciali e artigianali nei locali a piano terra o interrati del centro storico. Un ritorno al passato, alle antiche botteghe per esaltare la bellezza del cuore antico della città.
Secondo la normativa attuale "i piani risultanti, a sistemazione realizzata, totalmente al di sotto del livello delle aree circostanti al fabbricato, non possono essere adibiti ad abitazioni, uffici o qualsiasi altro uso che comporti la permanenza anche solo diurna di abitanti, fatta eccezione per gli addetti a magazzini o ad autorimesse".

Al fine di incentivare lo sviluppo e "valorizzare il sottosuolo del centro, ma soprattutto e per ripopolare il cuore antico della città, si vuole consentire l'utilizzo dei locali interrati innanzitutto come magazzini o autorimesse. Inoltre "per i piani interrati localizzati nelle zone A1, A2 e così per quelli ricadenti in zone tipizzate B0, stante la considerazione di zona di rispetto ambientale, è consentito l'utilizzo per lo svolgimento di attività a carattere commerciale, produttivo e artigianale, purché sia rispettata la normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro e impiantistica antincendio, sulla base di verifiche e parere favorevoli degli enti deputati".

Un provvedimento, l'ultimo in ordine di tempo promosso dall'amministrazione per incentivare la rinascita del centro storico, ha già riscosso il parere positivo della Asl e della commissione consiliare urbanistica, e avrebbe anche incassato il voto favorevole dell'opposizione se non fosse stato ignorato durante la discussione in consiglio.

A questo punto non resta che aspettare il prossimo consiglio comunale per poter dare avvio all'iter amministrativo necessario per l'approvazione definitiva del provvedimento, che sarà sottoposto prima alle osservazioni dei cittadini e poi al vaglio della Regione Puglia.
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