delegazione pachistana
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La città

Gravina e Pakistan, mai così vicine

Industrie gravinesi ne supportano il processo di industrializzazione.

Sarà l' Italia a segnare il percorso che il Pakistan seguirà verso lo sviluppo energetico.

Obiettivo da conseguire anche attraverso le relazioni allacciate tra una delle principali società energetiche pachistane, la "Tassk Energy", ed un raggruppamento di imprese italiane di cui è capofila la gravinese "Giannelli Impianti".

Già ad ottobre, gli imprenditori italiani erano stati ricevuti dalle massime autorità politiche pachistane, con alla testa il presidente Mamnoon Hussain, nel corso di una visita che aveva segnato l'avvio dei contatti. Proprio nei giorni scorsi, i vertici della società pachistana hanno voluto conoscere da vicino le realtà industriali italiane. Nell'ambito della loro missione in Italia, il presidente del colosso energetico asiatico, Shahid Iqbal, ed i suoi più stretti collaboratori Sheikh Khalid Mubarik e Mehomood Arshad hanno fatto tappa a Gravina. Accompagnati dai responsabili della cordata imprenditoriale italiana impegnata nell'operazione, rappresentata dall'avvocato Felice Mastrangelo, dall'ingegner Gianluca Trotta e dall'imprenditore Angelo Giannelli, sono stati ricevuti in Municipio dal sindaco Alesio Valente.

"Siamo un piccolo comune – ha affermato il sindaco di Gravina, Alesio Valente – ma non rinunciamo a contribuire, con i talenti e l'ingegno dei nostri imprenditori, allo sviluppo sostenibile del pianeta. L'auspicio è che insieme si possa individuare un percorso attraverso il quale valorizzare le eccellenze imprenditoriali locali e le loro competenze". Invito al quale Iqbal, fanno sapere da palazzo di cisttà, avrebbe risposto in maniera positiva, dopo aver espresso apprezzamento per le bellezze della città e per la giovane età del suo sindaco: "La disponibilità offerta lascia ben sperare: siamo pronti a collaborare. Ci sono dei punti sui quali stiamo già costruendo rapporti concreti con molte aziende italiane".

Una stretta di mano, le foto di rito e la consegna agli ospiti dei simboli del centro murgiano, su tutti la Cola Cola, hanno suggellato l'intesa ideale che potrebbe adesso sfociare, nelle prossime settimane, in un gemellaggio tra Gravina e la città di Sialkot.
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