Palazzo di città
Gravina esclusa dall’ "Home Care Premium 2015”?
Varrese suona la carica e chiede il commissariamento del Piano sociale di zona
Gravina - venerdì 6 febbraio 2015
11.14
L' "Home care premium 2015", è un progetto nato dall'unione d'intenti tra il "Consorzio Monviso Solidale" e Inps, per sostenere economicamente anziani, adulti e bambini in difficoltà. Ma, per usufruire dei servizi messi a disposizione, è necessario che il Comune di Gravina insieme ai Municipio che aderiscono al Piano Sociale di Zona, aderiscano al consorzio.
"Si chiede al sindaco di attivarsi", scrive Vincenzo Varrese, consigliere comunale Sel, in una nota protocollata a Palazzo di Città. "Unitamente ai sindaci dell'ambito territoriale che comprende i comuni del Piano sociale di Zona di cui Gravina fa parte", continua Varrese, "per la stipula, da effettuarsi entro il 28 febbraio, della convenzione per consentire ai nostri concittadini di partecipare al bando nazionale per ottenere i sussidi previsti dal bando Home Care Premium". I sussidi difatti, consistono nell'elargizione di somme mensili (fino ad un massimo di 1.200 euro) versate direttamente dall'Inps per la remunerazione di assistenti familiari o ancora, nella fornitura di servizi professionali domiciliari ed extra domiciliari, trasferimento assistito, consegna pasti, percorsi di integrazione scolastica e la dotazione di attrezzature e strumenti tecnologici di domotica, ossia tutte quelle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita all'interno di un'abitazione.
Il progetto ha una durata di nove mesi a partire dal 1 marzo 2015. Rientrano tra i beneficiari, dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi e parenti di primo grado, i giovani minorenni orfani di dipendenti e pensionati pubblici. I requisiti fondamentali consistono nella non autosufficienza, il possesso da parte del dipendete o pensionato pubblico del pin on line dell'Inps, la dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l'ISEE socio-sanitario del nucleo famigliare al quale appartiene il potenziale assegnatario, possedere la certificazione dell'handicap ai sensi di legge ed infine, la residenza in uno dei cinquantotto comuni del Consorzio, del quale al momento Gravina non farebbe parte.
Varrese intanto aggiunge, "Nella lettura degli ambiti accreditati per la realizzazione del suddetto progetto manca l'ambito di Altamura-Gravina. Trattasi di un bando per ottenere un bonus per l'assistenza di anziani non autosufficienti e disabili con handicap gravi, il progetto viene messo in campo per il solo 2015, in via sperimentale". Ma non solo, il consigliere passa alle richieste: " Ebbene, stante la perdurante inattività dell'ambito territoriale del nostro Piano sociale di zona, si chiede al Presidente della Regione Puglia di commissariare il nostro ambito, da troppo tempo inefficiente ed inefficace". Da ultimo Varrese chiede al primo cittadino gravinese di rinunciare alla delega alle politiche sociali "per manifesta incapacità ad affrontare i gravi problemi del settore, soprattutto in un momento molto delicato per le persone in situazione di difficoltà".
Il bando è attualmente aperto fino alle dodici del prossimo 27 febbraio. E intanto il consigliere resta, "in attesa di una risposta scritta".
"Si chiede al sindaco di attivarsi", scrive Vincenzo Varrese, consigliere comunale Sel, in una nota protocollata a Palazzo di Città. "Unitamente ai sindaci dell'ambito territoriale che comprende i comuni del Piano sociale di Zona di cui Gravina fa parte", continua Varrese, "per la stipula, da effettuarsi entro il 28 febbraio, della convenzione per consentire ai nostri concittadini di partecipare al bando nazionale per ottenere i sussidi previsti dal bando Home Care Premium". I sussidi difatti, consistono nell'elargizione di somme mensili (fino ad un massimo di 1.200 euro) versate direttamente dall'Inps per la remunerazione di assistenti familiari o ancora, nella fornitura di servizi professionali domiciliari ed extra domiciliari, trasferimento assistito, consegna pasti, percorsi di integrazione scolastica e la dotazione di attrezzature e strumenti tecnologici di domotica, ossia tutte quelle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita all'interno di un'abitazione.
Il progetto ha una durata di nove mesi a partire dal 1 marzo 2015. Rientrano tra i beneficiari, dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi e parenti di primo grado, i giovani minorenni orfani di dipendenti e pensionati pubblici. I requisiti fondamentali consistono nella non autosufficienza, il possesso da parte del dipendete o pensionato pubblico del pin on line dell'Inps, la dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l'ISEE socio-sanitario del nucleo famigliare al quale appartiene il potenziale assegnatario, possedere la certificazione dell'handicap ai sensi di legge ed infine, la residenza in uno dei cinquantotto comuni del Consorzio, del quale al momento Gravina non farebbe parte.
Varrese intanto aggiunge, "Nella lettura degli ambiti accreditati per la realizzazione del suddetto progetto manca l'ambito di Altamura-Gravina. Trattasi di un bando per ottenere un bonus per l'assistenza di anziani non autosufficienti e disabili con handicap gravi, il progetto viene messo in campo per il solo 2015, in via sperimentale". Ma non solo, il consigliere passa alle richieste: " Ebbene, stante la perdurante inattività dell'ambito territoriale del nostro Piano sociale di zona, si chiede al Presidente della Regione Puglia di commissariare il nostro ambito, da troppo tempo inefficiente ed inefficace". Da ultimo Varrese chiede al primo cittadino gravinese di rinunciare alla delega alle politiche sociali "per manifesta incapacità ad affrontare i gravi problemi del settore, soprattutto in un momento molto delicato per le persone in situazione di difficoltà".
Il bando è attualmente aperto fino alle dodici del prossimo 27 febbraio. E intanto il consigliere resta, "in attesa di una risposta scritta".