Palazzo di città
Gravina nel circuito della Città Slow, si accende la speranza
Il 5 aprile Varvara al coordinamento nazionale di Cisternino
Gravina - venerdì 4 aprile 2014
11.27
Dopo la candidatura presentata poche settimane fa, per Gravina, arriva il primo invito ufficiale a prendere parte al coordinamento delle Città slow, in programma a Cisternino il 5 aprile. L'invito, giunto dalla segreteria generale dell'associazione "Cittàslow", è stato accolto con soddisfazione dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alesio Valente, che nei giorni scorsi aveva formalizzato la richiesta di adesione al circuito internazionale che fa della qualità del tessuto urbano, dell'accoglienza, dell'arte del ricevere, della cura dell'ambiente e del gusto per la buona tavola la propria carta d'identità. A rappresentare Gravina, sarà l'assessore al turismo Sergio Varvara.
"Le città slow – ricorda il sindaco – sono luoghi in cui l'uomo è ancora protagonista del lento succedersi delle stagioni. Sono spazi riservati a quanti intendono guardare avanti senza dimenticare le tradizioni, la cultura, i valori di riferimento, impegnandosi nel tutelare gli aspetti storici, artistici e naturali di pregio delle loro comunità così come nel mettere la tecnologia a servizio della qualità della vita». Obiettivi da salvaguardare, o raggiungere, attraverso il rispetto di determinati parametri in materia urbanistica, ambientale e sotto il profilo dei servizi, con attenzione ed investimenti mirati al recupero dei centri storici e degli edifici di pregio, alla lotta all'inquinamento ed alla promozione della mobilità sostenibile nonchè alla difesa delle produzioni autoctone, per essere orgogliosamente slow.
Della rete delle Città slow d'Italia, nata nel 1999 su iniziativa di diversi sindaci e dell'associazione internazionale "Slow Food", fanno parte decine di Comuni. Ad essi potrebbe presto aggiungersi anche Gravina: l'esame dell'istanza di ammissione è già iniziato e l'invito a ritrovarsi a Cisternino sabato prossimo lascia ben sperare.
"Le città slow – ricorda il sindaco – sono luoghi in cui l'uomo è ancora protagonista del lento succedersi delle stagioni. Sono spazi riservati a quanti intendono guardare avanti senza dimenticare le tradizioni, la cultura, i valori di riferimento, impegnandosi nel tutelare gli aspetti storici, artistici e naturali di pregio delle loro comunità così come nel mettere la tecnologia a servizio della qualità della vita». Obiettivi da salvaguardare, o raggiungere, attraverso il rispetto di determinati parametri in materia urbanistica, ambientale e sotto il profilo dei servizi, con attenzione ed investimenti mirati al recupero dei centri storici e degli edifici di pregio, alla lotta all'inquinamento ed alla promozione della mobilità sostenibile nonchè alla difesa delle produzioni autoctone, per essere orgogliosamente slow.
Della rete delle Città slow d'Italia, nata nel 1999 su iniziativa di diversi sindaci e dell'associazione internazionale "Slow Food", fanno parte decine di Comuni. Ad essi potrebbe presto aggiungersi anche Gravina: l'esame dell'istanza di ammissione è già iniziato e l'invito a ritrovarsi a Cisternino sabato prossimo lascia ben sperare.