La città
Gravina Reset: si allarga la squadra per il laboratorio urbano
Pubblicato il bando per le sezioni di approfondimento. Mistero sulla data di scadenza dei termini.
Gravina - domenica 31 marzo 2013
11.50
Continua l'iter per la rigenerazione urbana.
In attesa dei bandi per la realizzazione dei tre interventi edilizi nel centro storico, si allarga la squadra che lavorerà nel laboratorio partecipato "Gravina2020". Lo scorso settembre è stata affidata la gestione dei servizi legati al laboratorio partecipato alla "Profin Service" di Bari, a cui toccherà il ruolo di regista negli interventi atti a trasformare in pratiche di governo tutte le iniziative finalizzate a valorizzare il tessuto storico e i beni culturali ed architettonici, migliorare vivibilità e sicurezza dell'abitato ed il grado di accessibilità e fruibilità dei siti culturali del borgo antico, incentivare il recupero delle residenze anche da parte di privati e l'insediamento di nuove attività commerciali. Ora però al laboratorio servono altri esperti che dovranno cimentarsi con i cinque moduli di intervento, o, come si legge nella determinazione dirigenziale, "sezioni di approfondimento", a cui affidare i "servizi di attuazione e gestione delle attività connesse al laboratorio partecipato LabGravina2020 finanziato nell'ambito del progetto Gravina Re-set", che nello specifico si suddividono in "La Gravina: sviluppiamo dal margine" e "La città nascosta", a cui si aggiungono la sezione della "Città ecologica" e ancora "Ri-attiviamoci" e "Gravina insieme".
Le prime due sezioni dovranno dar vita a progetti di rigenerazione finalizzati a migliorare e promuovere non solo il patrimonio storico artistico della città, ma anche la Gravina sotterranea, attraverso lo studio e la mappatura degli ipogei. I due piani di intervento, che costeranno 37.000 euro ciascuno, dovranno "mettere a sistema, arricchendo con supporti tecnici (rilievi, fotografie, filmati) le scoperte dei sotterranei fatte negli anni precedenti, dando loro significato ed arricchire la storia della città" e "diffondere la conoscenza del territorio e del suo patrimonio naturale e ipogeo" attraverso, appunto il monitoraggio e lo studio del territorio.
Gravina eco-logica, che costerà 22.000 euro, mira a incrementare la percentuale di raccolta differenziata nel centro abitato e soprattutto a studiare interventi finalizzati "alla riduzione della quantità di rifiuti" attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, promuovendo "interventi di rigenerazione che abbiano quale base l'edilizia sostenibile". L'altra sezione, denominata "Ri-attiviamoci", è forse il cuore dell'intero piano di rigenerazione perché "dovrà favorire lo sviluppo nel centro storico per promuovere l'insediamento di attività turistico-ricettive, culturali, commerciali ed artigianali anche attraverso l'affiancamento delle associazioni di categoria per stimolare e favorire l'insediamento di iniziative con caratteristiche innovative nell'ambito dello stesso centro storico".
Gli esperti che lavoreranno in questa sezione, per cui il Comune ha messo a disposizione un gruzzoletto da 22.000 euro, dovranno diventare il braccio operativo dell'amministrazione comunale "nell'attivazione di forme di coinvolgimento degli abitanti del centro storico (o investitori) nella riqualificazione di edifici non occupati integrando la ricettività diffusa con la fruizione del territorio".
Infine, "Gravina-insieme" è il progetto di natura sociale che mira all'inclusione e al coinvolgimento delle fasce più deboli della società. Infatti, partendo dalle attività predisposte dal Piano sociale di zona, bisognerà incrementare le attività di sostegno alle fasce deboli. Costo totale: altri 22.000 euro.
Alle gare per aggiudicarsi la gestione delle suddette sezioni potranno partecipare tutte le associazioni o imprese "aventi finalità culturali connesse a tematiche ambientali, naturalistiche, socioeconomiche, della rigenerazione urbana, ed in ogni caso riconducibili alle finalità generali del laboratorio partecipato LabGravina2020". Ogni associazione potrà presentare una sola richiesta per un unico modulo, pena l'esclusione. Le cinque sezioni, che costeranno complessivamente 140.000 euro, saranno affidate secondo i criterio dell'offerta economicamente più vantagiosa.
Il bando pubblicato dal Comune fornisce tutte le informazioni utili per consentire agli interessati la partecipazione al bando. Peccato però che la determina dirigenziale del 27 marzo non riporti la data per la consegna delle domande. Intanto, nella sezione "bandi e gare" del sito istituzionale, l'avviso pubblico non è ancora stato pubblicato.
In attesa dei bandi per la realizzazione dei tre interventi edilizi nel centro storico, si allarga la squadra che lavorerà nel laboratorio partecipato "Gravina2020". Lo scorso settembre è stata affidata la gestione dei servizi legati al laboratorio partecipato alla "Profin Service" di Bari, a cui toccherà il ruolo di regista negli interventi atti a trasformare in pratiche di governo tutte le iniziative finalizzate a valorizzare il tessuto storico e i beni culturali ed architettonici, migliorare vivibilità e sicurezza dell'abitato ed il grado di accessibilità e fruibilità dei siti culturali del borgo antico, incentivare il recupero delle residenze anche da parte di privati e l'insediamento di nuove attività commerciali. Ora però al laboratorio servono altri esperti che dovranno cimentarsi con i cinque moduli di intervento, o, come si legge nella determinazione dirigenziale, "sezioni di approfondimento", a cui affidare i "servizi di attuazione e gestione delle attività connesse al laboratorio partecipato LabGravina2020 finanziato nell'ambito del progetto Gravina Re-set", che nello specifico si suddividono in "La Gravina: sviluppiamo dal margine" e "La città nascosta", a cui si aggiungono la sezione della "Città ecologica" e ancora "Ri-attiviamoci" e "Gravina insieme".
Le prime due sezioni dovranno dar vita a progetti di rigenerazione finalizzati a migliorare e promuovere non solo il patrimonio storico artistico della città, ma anche la Gravina sotterranea, attraverso lo studio e la mappatura degli ipogei. I due piani di intervento, che costeranno 37.000 euro ciascuno, dovranno "mettere a sistema, arricchendo con supporti tecnici (rilievi, fotografie, filmati) le scoperte dei sotterranei fatte negli anni precedenti, dando loro significato ed arricchire la storia della città" e "diffondere la conoscenza del territorio e del suo patrimonio naturale e ipogeo" attraverso, appunto il monitoraggio e lo studio del territorio.
Gravina eco-logica, che costerà 22.000 euro, mira a incrementare la percentuale di raccolta differenziata nel centro abitato e soprattutto a studiare interventi finalizzati "alla riduzione della quantità di rifiuti" attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, promuovendo "interventi di rigenerazione che abbiano quale base l'edilizia sostenibile". L'altra sezione, denominata "Ri-attiviamoci", è forse il cuore dell'intero piano di rigenerazione perché "dovrà favorire lo sviluppo nel centro storico per promuovere l'insediamento di attività turistico-ricettive, culturali, commerciali ed artigianali anche attraverso l'affiancamento delle associazioni di categoria per stimolare e favorire l'insediamento di iniziative con caratteristiche innovative nell'ambito dello stesso centro storico".
Gli esperti che lavoreranno in questa sezione, per cui il Comune ha messo a disposizione un gruzzoletto da 22.000 euro, dovranno diventare il braccio operativo dell'amministrazione comunale "nell'attivazione di forme di coinvolgimento degli abitanti del centro storico (o investitori) nella riqualificazione di edifici non occupati integrando la ricettività diffusa con la fruizione del territorio".
Infine, "Gravina-insieme" è il progetto di natura sociale che mira all'inclusione e al coinvolgimento delle fasce più deboli della società. Infatti, partendo dalle attività predisposte dal Piano sociale di zona, bisognerà incrementare le attività di sostegno alle fasce deboli. Costo totale: altri 22.000 euro.
Alle gare per aggiudicarsi la gestione delle suddette sezioni potranno partecipare tutte le associazioni o imprese "aventi finalità culturali connesse a tematiche ambientali, naturalistiche, socioeconomiche, della rigenerazione urbana, ed in ogni caso riconducibili alle finalità generali del laboratorio partecipato LabGravina2020". Ogni associazione potrà presentare una sola richiesta per un unico modulo, pena l'esclusione. Le cinque sezioni, che costeranno complessivamente 140.000 euro, saranno affidate secondo i criterio dell'offerta economicamente più vantagiosa.
Il bando pubblicato dal Comune fornisce tutte le informazioni utili per consentire agli interessati la partecipazione al bando. Peccato però che la determina dirigenziale del 27 marzo non riporti la data per la consegna delle domande. Intanto, nella sezione "bandi e gare" del sito istituzionale, l'avviso pubblico non è ancora stato pubblicato.