La città
Guanti e mascherine abbandonati per strada
Sono i nuovi rifiuti. Pronte le sanzioni
Gravina - venerdì 24 aprile 2020
19.28
Guanti e mascherine sempre più spesso buttati per strada: ecco la nuova frontiera dell'inciviltà in tempi di coronavirus a cui l'amministrazione comunale ha deciso di porre rimedio. Un fenomeno emerso negli ultimi giorni, quando si è purtroppo registrato l'incremento di guanti e mascherine monouso indossati quotidianamente per prevenire la diffusione ed il contagio del Coronavirus, abbandonati per le vie della città. Dato confermato anche dall'assessore all'igiene pubblica, Paolo Calculli.
"Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni in ordine all'abbandono di guanti e mascherine usati come protezione da Covid 19 e poi gettati su marciapiedi e negli spiazzi. È questo un atteggiamento sicuramente di pochi, ma comunque deprecabile, perché sintomo della dannosa abitudine di considerare la città una pattumiera a cielo aperto" – ha sottolineato Calculli. Per questo l'amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari, alzando l'attenzione, pronta a sanzionare gli incivili trasgressori. Non solo una pessima abitudine, ma anche un potenziale rischio per la salute dei cittadini.
Infatti,-spiega Calculli- "i dispositivi di protezione individuale, in quanto potenzialmente infetti, possono risultare anche gravemente nocivi per la salute degli stessi cittadini e degli operatori ecologici. Per questo vanno smaltiti correttamente: inseriti in un sacchettino e smaltiti coi rifiuti indifferenziati». Per arginare il fenomeno allora si intensificheranno i controlli e verranno elevate contravvenzioni.
Una stretta di vite che- preannuncia l'assessore all'igiene e al decoro urbano- sarà applicata anche a chi ha preso l'abitudine di esporre i rifiuti domestici in semplici buste di plastica senza avvalersi delle pattumelle. "Questa scelta, del tutto arbitraria causa difficoltà agli operatori e sovente arreca danni all'ambiente, dal momento che così si favorisce la dispersione dei rifiuti. Specifiche disposizioni sono in essere per i concittadini in stato di quarantena, ma per tutti gli altri valgono le regole di sempre. Per questo invito i gravinesi a non derogare alle norme di civiltà: in due anni siamo riusciti a cambiare le nostre abitudini in meglio e sarebbe un peccato, adesso, dare un calcio a tutti gli sforzi compiuti per migliorare la nostra città e la qualità della vita"– conclude Calculli.
"Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni in ordine all'abbandono di guanti e mascherine usati come protezione da Covid 19 e poi gettati su marciapiedi e negli spiazzi. È questo un atteggiamento sicuramente di pochi, ma comunque deprecabile, perché sintomo della dannosa abitudine di considerare la città una pattumiera a cielo aperto" – ha sottolineato Calculli. Per questo l'amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari, alzando l'attenzione, pronta a sanzionare gli incivili trasgressori. Non solo una pessima abitudine, ma anche un potenziale rischio per la salute dei cittadini.
Infatti,-spiega Calculli- "i dispositivi di protezione individuale, in quanto potenzialmente infetti, possono risultare anche gravemente nocivi per la salute degli stessi cittadini e degli operatori ecologici. Per questo vanno smaltiti correttamente: inseriti in un sacchettino e smaltiti coi rifiuti indifferenziati». Per arginare il fenomeno allora si intensificheranno i controlli e verranno elevate contravvenzioni.
Una stretta di vite che- preannuncia l'assessore all'igiene e al decoro urbano- sarà applicata anche a chi ha preso l'abitudine di esporre i rifiuti domestici in semplici buste di plastica senza avvalersi delle pattumelle. "Questa scelta, del tutto arbitraria causa difficoltà agli operatori e sovente arreca danni all'ambiente, dal momento che così si favorisce la dispersione dei rifiuti. Specifiche disposizioni sono in essere per i concittadini in stato di quarantena, ma per tutti gli altri valgono le regole di sempre. Per questo invito i gravinesi a non derogare alle norme di civiltà: in due anni siamo riusciti a cambiare le nostre abitudini in meglio e sarebbe un peccato, adesso, dare un calcio a tutti gli sforzi compiuti per migliorare la nostra città e la qualità della vita"– conclude Calculli.