Eventi
“Habemus Papam”, evento conclusivo anno Orsiniano
Il messaggio di papa Francesco “Sollecitudine pastorale e bontà d’animo di Benedetto XIII”
Gravina - sabato 1 giugno 2024
9.05
Quello svolto nella serata del 31 maggio a Gravina presso l'anfiteatro del Centro Giovanile "Benedetto XIII", è stato l'evento conclusivo di una serie di attività dedicate alla ricorrenza dell'elezione a Papa del Cardinale Francesco Maria Orsini, diventato papa Benedetto XIII, l'ultimo pontefice venuto dal meridione, il racconto sulla vita e le opere di un uomo al servizio di Dio e della gente. La serata è stata condotta dal noto giornalista RAI e volto del Tg2 Daniele Rotondo. Sono intervenuti il presidente del Centro Studi "Benedetto XIII" Don Saverio Paternoster, il vice presidente Andrea Mazzotta, oltre alla rappresentanza istituzionale del sindaco di Gravina Fedele Lagreca. La serata è stata caratterizzata da testimonianze con contributi video, interventi teatrali e momenti musicali dal vivo.
La conduzione snella svolta da Daniele Rotondo e il mix dei diversi sistemi comunicativi utilizzati hanno potuto coinvolgere il numeroso pubblico partecipante. Nato con il nome di Pietro Francesco Maria Orsini, primogenito del duca di Gravina Ferdinando III, egli rinunciò all'eredità della sua famiglia nobile e al titolo di duca, andò via di casa per dedicarsi alla vita monastica nell'ordine dei domenicani, divenne frate con il nome di fra Vincenzo Maria a soli 18 anni, fu ordinato sacerdote nel 1671 e nell'anno successivo a soli 25 anni diventò arcivescovo. Il 29 maggio del 1724 fu eletto pontefice della Chiesa col nome di Benedetto XIII, uomo pragmatico e artefice di numerose opere e di un'intensa attività pastorale, oggi è in corso un processo di beatificazione.
"Rileggendo nella vita del mio venerato Predecessore, personalità di Fede e di animo buono, non si può non riconoscere come egli, anche se primogenito di una famiglia aristocratica, a differenza del giovane ricco del Vangelo (Mt 19,16-30), ebbe il coraggio di lasciare tutto e di seguire Gesù Cristo" -si legge in un estratto delle parole di una lettera inviata da Papa Francesco al vescovo della diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, S.E. Mons. Giuseppe Russo. "Fu un modello di abbandono e orante alla volontà di Dio. Si narra che dopo l'elezione rimase i primi tre giorni in preghiera. Papa Orsini possedeva una lungimirante intelligenza, ma alla provata cultura di cui era adornato, si distinse per la sollecitudine pastorale e per la bontà d'animo", continua la lettera di papa Bergoglio, interpretata dall'attore Pierluigi Morizio. Papa Francesco con il suo messaggio auspica che le comunità seguano l'esempio del suo Predecessore Benedetto XIII, "Auspico che l'eredità spirituale di questo apprezzato Successore dell'Apostolo Pietro possa far rinascere tra i fedeli di codesta Diocesi il medesimo amore che il vostro Concittadino gravinese ha nutrito per la chiesa e per i prediletti del vangelo, i poveri".
"La nostra amministrazione è pronta ad accogliere la beatificazione del nostro papa" ha detto il sindaco Lagreca, rispondendo alla domanda del giornalista Daniele Rotondo, "Vorrei ringraziare il Centro Studi "Benedetto XIII", nella persona di Don Saverio Paternoster. Benedetto XIII nel suo pontificato ha curato la semplicità, l'umiltà e la carità nei confronti dei più deboli". Nel corso della serata il giornalista Rotondo ha intrattenuto un dibattito con il presidente del Centro Studi "Benedetto XIII" Don Saverio Paternoster e del vice presidente lo storico Andrea Mazzotta, si è discusso della vita e della vocazione di Francesco Maria Orsini che diceva "Voglio essere solo un frate".
"La sua opera sociale è un'opera pragmatica, esistenziale, rivolta ai poveri"- ha sottolineato don Saverio Paternoster, mentre con lo storico Mazzotta ha parlato dei Monti Frumentari, strumento largamente diffuso dal Cardinale Orsini per aiutare i poveri e i contadini.
Una serata che ha chiuso l'anno "Orsiniano" dedicato al terzo centenario dalla ascesa del Soglio pontificio dell'ultimo pontefice proveniente dal Sud Italia, Benedetto XIII, ma anche relativo al prezioso lavoro di ricerca storica che prosegue sulla vita e sulle opere dell'ultimo papa meridionale. Quella effettuata dal Centro Studi "Benedetto XIII" è stata una certosina attività di ricerca, volta a leggere la storia non così come si è voluta scrivere, ma svolgendo un lavoro approfondito con documenti e testimonianze storiche.
Ora non resta che attendere fiduciosi che il processo di beatificazione si concludi positivamente.
La conduzione snella svolta da Daniele Rotondo e il mix dei diversi sistemi comunicativi utilizzati hanno potuto coinvolgere il numeroso pubblico partecipante. Nato con il nome di Pietro Francesco Maria Orsini, primogenito del duca di Gravina Ferdinando III, egli rinunciò all'eredità della sua famiglia nobile e al titolo di duca, andò via di casa per dedicarsi alla vita monastica nell'ordine dei domenicani, divenne frate con il nome di fra Vincenzo Maria a soli 18 anni, fu ordinato sacerdote nel 1671 e nell'anno successivo a soli 25 anni diventò arcivescovo. Il 29 maggio del 1724 fu eletto pontefice della Chiesa col nome di Benedetto XIII, uomo pragmatico e artefice di numerose opere e di un'intensa attività pastorale, oggi è in corso un processo di beatificazione.
"Rileggendo nella vita del mio venerato Predecessore, personalità di Fede e di animo buono, non si può non riconoscere come egli, anche se primogenito di una famiglia aristocratica, a differenza del giovane ricco del Vangelo (Mt 19,16-30), ebbe il coraggio di lasciare tutto e di seguire Gesù Cristo" -si legge in un estratto delle parole di una lettera inviata da Papa Francesco al vescovo della diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, S.E. Mons. Giuseppe Russo. "Fu un modello di abbandono e orante alla volontà di Dio. Si narra che dopo l'elezione rimase i primi tre giorni in preghiera. Papa Orsini possedeva una lungimirante intelligenza, ma alla provata cultura di cui era adornato, si distinse per la sollecitudine pastorale e per la bontà d'animo", continua la lettera di papa Bergoglio, interpretata dall'attore Pierluigi Morizio. Papa Francesco con il suo messaggio auspica che le comunità seguano l'esempio del suo Predecessore Benedetto XIII, "Auspico che l'eredità spirituale di questo apprezzato Successore dell'Apostolo Pietro possa far rinascere tra i fedeli di codesta Diocesi il medesimo amore che il vostro Concittadino gravinese ha nutrito per la chiesa e per i prediletti del vangelo, i poveri".
"La nostra amministrazione è pronta ad accogliere la beatificazione del nostro papa" ha detto il sindaco Lagreca, rispondendo alla domanda del giornalista Daniele Rotondo, "Vorrei ringraziare il Centro Studi "Benedetto XIII", nella persona di Don Saverio Paternoster. Benedetto XIII nel suo pontificato ha curato la semplicità, l'umiltà e la carità nei confronti dei più deboli". Nel corso della serata il giornalista Rotondo ha intrattenuto un dibattito con il presidente del Centro Studi "Benedetto XIII" Don Saverio Paternoster e del vice presidente lo storico Andrea Mazzotta, si è discusso della vita e della vocazione di Francesco Maria Orsini che diceva "Voglio essere solo un frate".
"La sua opera sociale è un'opera pragmatica, esistenziale, rivolta ai poveri"- ha sottolineato don Saverio Paternoster, mentre con lo storico Mazzotta ha parlato dei Monti Frumentari, strumento largamente diffuso dal Cardinale Orsini per aiutare i poveri e i contadini.
Una serata che ha chiuso l'anno "Orsiniano" dedicato al terzo centenario dalla ascesa del Soglio pontificio dell'ultimo pontefice proveniente dal Sud Italia, Benedetto XIII, ma anche relativo al prezioso lavoro di ricerca storica che prosegue sulla vita e sulle opere dell'ultimo papa meridionale. Quella effettuata dal Centro Studi "Benedetto XIII" è stata una certosina attività di ricerca, volta a leggere la storia non così come si è voluta scrivere, ma svolgendo un lavoro approfondito con documenti e testimonianze storiche.
Ora non resta che attendere fiduciosi che il processo di beatificazione si concludi positivamente.