La città
Iazzo dei Preti e Fontana la Stella: al via la caratterizzazione
I due siti ospitavano discariche comunali. Tragni e Prezzano: "Non vi sono motivi di preoccupazione".
Gravina - sabato 3 agosto 2013
11.27
La giunta comunale ha approvato i piani di caratterizzazione di due ex discariche presenti nel territorio gravinese. I due siti sorgono in località "Iazzo dei Preti" e "Fontana la Stella".
Gli studi, che costeranno rispettivamente 245.000 e 192.000 euro, saranno interamente finanziati dalla Regione Puglia attraverso il Programma Operativo Fondo Europeo di Svilippo Regionale 2007-13. La caratterizzazione dei due siti rientra infatti tra i progetti finanziati nell'ambito degli "Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinanti".
Le due ex discariche, i cui progetti di caratterizzazione sono stati presentati anni fa dall'amministrazione Divella, hanno conservato rifiuti solidi urbani fino al momento della loro chiusura. Secondo gli addetti ai lavori i due siti non desterebbero particolari preoccupazioni. A scansare ogni equivoco circa la natura dei rifiuti smaltiti nelle ex discariche , intervengono l'ex assessore Pino Prezzano e l'ingegnere comunale Onofrio Tragni, nominato dalla giunta responsabile del procedimento. "Dalle indagini non dovrebbe risultare nulla di preoccupante dato che le discariche hanno conservato rifiuti solidi urbani, ormai certamente decomposti", afferma Tragni. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Prezzano. "Quando l'amministrazione Divella presentò alla Regione i due piani non v'era alcun sospetto circa le condizioni dei siti. Nelle due discariche venivano smaltiti semplici rifiuti solidi urbani. La caratterizzazione serve proprio a scongiurare tutti i dubbi, quindi aspettiamo i risultati degli studi prima di diffondere voci senza alcuna prova".
Gli studi, che costeranno rispettivamente 245.000 e 192.000 euro, saranno interamente finanziati dalla Regione Puglia attraverso il Programma Operativo Fondo Europeo di Svilippo Regionale 2007-13. La caratterizzazione dei due siti rientra infatti tra i progetti finanziati nell'ambito degli "Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinanti".
Le due ex discariche, i cui progetti di caratterizzazione sono stati presentati anni fa dall'amministrazione Divella, hanno conservato rifiuti solidi urbani fino al momento della loro chiusura. Secondo gli addetti ai lavori i due siti non desterebbero particolari preoccupazioni. A scansare ogni equivoco circa la natura dei rifiuti smaltiti nelle ex discariche , intervengono l'ex assessore Pino Prezzano e l'ingegnere comunale Onofrio Tragni, nominato dalla giunta responsabile del procedimento. "Dalle indagini non dovrebbe risultare nulla di preoccupante dato che le discariche hanno conservato rifiuti solidi urbani, ormai certamente decomposti", afferma Tragni. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Prezzano. "Quando l'amministrazione Divella presentò alla Regione i due piani non v'era alcun sospetto circa le condizioni dei siti. Nelle due discariche venivano smaltiti semplici rifiuti solidi urbani. La caratterizzazione serve proprio a scongiurare tutti i dubbi, quindi aspettiamo i risultati degli studi prima di diffondere voci senza alcuna prova".