La città
Il bando di rigenerazione urbana: un ulteriore treno perso per l’amministrazione gravinese oppure no?
L’assessore all’urbanistica Tremamunno punta alla proroga del bando. L'amministrazione è stata invitata ad un tavolo tecnico per le problematiche inerenti il centro storico presso la Prefettura di Bari
Gravina - mercoledì 11 maggio 2011
10.30
Il Comune di Gravina perderà un'altra occasione per risolvere le problematiche del centro storico o riuscirà a mettere su carta il documento di programmazione per poter accedere all'ultimo bando regionale sulla rigenerazione urbana? Questo il dilemma che affligge molti cittadini gravinesi amanti del proprio territorio che avevano promesso di non dar tregua alle istituzioni fino a quando non si sarebbero ottenuti dei risultati concreti.
L'assessore regionale all'assetto del territorio, Angela Barbanente, nell'incontro organizzato ad aprile dal movimento cittadino Siamo tutti tufi, aveva esaltato l'unicità del nostro centro storico e rimarcato che a breve la Regione avrebbe messo a disposizione finanziamenti da poter applicare all'area in questione. La Regione ha mantenuto la parola ma il Comune, per l'ennesima volta, si è fatto trovare impreparato.
Nonostante il preavviso della Barbanente, l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, ha dichiarato, in un'intervista, che questo mese è stato ad osservare le carte e non ha potuto redigere con l'ufficio tecnico il documento programmatico. Ha ammesso che, in realtà, già dal 2008, a seguito della legge regionale del 29 luglio sulla rigenerazione urbana, il Comune avrebbe dovuto attivarsi per individuare gli ambiti territoriali della città che potevano essere oggetto di particolare attenzione dal punto di vista edilizio urbanistico di un riassetto generale perché si trovavano in situazioni degradate non più funzionali alla collettività e che pertanto necessitavano di rigenerazione urbana. Per ottobre 2008 dovevano essere state individuate le aree da sottoporre a rigenerazione ma questo non è mai stato fatto. Quindi, in mancanza del documento programmatico che non è ancora stato redatto, sarà difficile poter accedere ai finanziamenti del bando sulla rigenerazione urbana, pubblicato il 22 aprile 2011 sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia.
"Il bando si incentra su tre parole chiave: partecipazione, sostenibilità e integrazione. La partecipazione dei residenti, che sanno cosa manca nei loro quartieri per la loro esperienza, la sostenibilità sia ambientale che sociale e l'integrazione pubblico/privato, con il pubblico che deve orientare l'intervento privato. Dunque, il documento di programmazione prevede una serie di passaggi a livello di coinvolgimento popolare come associazioni, associazioni sindacali, culturali, ordini professionali, attività imprenditoriali e tutto ciò richiede un tempo in cui scambiare le informazioni. Per preparare il documento e portarlo in Consiglio comunale c'è bisogno di più tempo. Per questo, mi auguro che la Regione dia una proroga al bando come mi è stato informalmente detto da alcuni funzionari regionali la scorsa settimana." – queste le parole di Tremamunno.
L'assessore, quindi, punta alla proroga sostenendo che la programmazione va comunque fatta.
Il bando è un'occasione che si spera di non perdere ma la discussione da avviare è sui nuovi strumenti di programmazione del territorio sui quali il Comune non ha la programmazione.
"Il nostro prg è obsoleto, ha 20 anni e più di storia. Si sono succedute nuove leggi, nuovi modi di vedere l'ambiente, il territorio in generale. E' un PRG che cozza con i tempi di oggi, che non è adeguato al PUTT, Piano urbanistico territoriale tematico". - sottolinea Tremamunno.
Dunque, l'appuntamento per risolvere il dilemma iniziale è rimandato solo di qualche giorno.
Si è tenuto, infatti, proprio ieri pomeriggio un tavolo tecnico, presso la prefettura di Bari, sulle problematiche inerenti il centro storico considerati i crolli delle due palazzine nel centro storico. All'incontro hanno partecipato l'assessore regionale Barbanente, l'assessore alla protezione civile, il Presidente della Provincia, Schittulli, il Sindaco di Gravina, Divella, l'assessore all'urbanistica di Gravina in P., Lorenzo Tremamunno, il funzionario dei servizi del Genio civile, il comandante dei vigili del fuoco, le autorità di bacino sia della Puglia che della Basilicata e la Sovrintendenza.
Seguiranno aggiornamenti.
L'assessore regionale all'assetto del territorio, Angela Barbanente, nell'incontro organizzato ad aprile dal movimento cittadino Siamo tutti tufi, aveva esaltato l'unicità del nostro centro storico e rimarcato che a breve la Regione avrebbe messo a disposizione finanziamenti da poter applicare all'area in questione. La Regione ha mantenuto la parola ma il Comune, per l'ennesima volta, si è fatto trovare impreparato.
Nonostante il preavviso della Barbanente, l'assessore all'urbanistica, Lorenzo Tremamunno, ha dichiarato, in un'intervista, che questo mese è stato ad osservare le carte e non ha potuto redigere con l'ufficio tecnico il documento programmatico. Ha ammesso che, in realtà, già dal 2008, a seguito della legge regionale del 29 luglio sulla rigenerazione urbana, il Comune avrebbe dovuto attivarsi per individuare gli ambiti territoriali della città che potevano essere oggetto di particolare attenzione dal punto di vista edilizio urbanistico di un riassetto generale perché si trovavano in situazioni degradate non più funzionali alla collettività e che pertanto necessitavano di rigenerazione urbana. Per ottobre 2008 dovevano essere state individuate le aree da sottoporre a rigenerazione ma questo non è mai stato fatto. Quindi, in mancanza del documento programmatico che non è ancora stato redatto, sarà difficile poter accedere ai finanziamenti del bando sulla rigenerazione urbana, pubblicato il 22 aprile 2011 sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia.
"Il bando si incentra su tre parole chiave: partecipazione, sostenibilità e integrazione. La partecipazione dei residenti, che sanno cosa manca nei loro quartieri per la loro esperienza, la sostenibilità sia ambientale che sociale e l'integrazione pubblico/privato, con il pubblico che deve orientare l'intervento privato. Dunque, il documento di programmazione prevede una serie di passaggi a livello di coinvolgimento popolare come associazioni, associazioni sindacali, culturali, ordini professionali, attività imprenditoriali e tutto ciò richiede un tempo in cui scambiare le informazioni. Per preparare il documento e portarlo in Consiglio comunale c'è bisogno di più tempo. Per questo, mi auguro che la Regione dia una proroga al bando come mi è stato informalmente detto da alcuni funzionari regionali la scorsa settimana." – queste le parole di Tremamunno.
L'assessore, quindi, punta alla proroga sostenendo che la programmazione va comunque fatta.
Il bando è un'occasione che si spera di non perdere ma la discussione da avviare è sui nuovi strumenti di programmazione del territorio sui quali il Comune non ha la programmazione.
"Il nostro prg è obsoleto, ha 20 anni e più di storia. Si sono succedute nuove leggi, nuovi modi di vedere l'ambiente, il territorio in generale. E' un PRG che cozza con i tempi di oggi, che non è adeguato al PUTT, Piano urbanistico territoriale tematico". - sottolinea Tremamunno.
Dunque, l'appuntamento per risolvere il dilemma iniziale è rimandato solo di qualche giorno.
Si è tenuto, infatti, proprio ieri pomeriggio un tavolo tecnico, presso la prefettura di Bari, sulle problematiche inerenti il centro storico considerati i crolli delle due palazzine nel centro storico. All'incontro hanno partecipato l'assessore regionale Barbanente, l'assessore alla protezione civile, il Presidente della Provincia, Schittulli, il Sindaco di Gravina, Divella, l'assessore all'urbanistica di Gravina in P., Lorenzo Tremamunno, il funzionario dei servizi del Genio civile, il comandante dei vigili del fuoco, le autorità di bacino sia della Puglia che della Basilicata e la Sovrintendenza.
Seguiranno aggiornamenti.