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Palazzo di città

Il Comune apre la caccia agli evasori

Lagreca presenta il rendiconto dei primi sei mesi da assessore. Nel 2013 da recuperare quasi 2 milioni tra Ici, Tarsu e Cosap.

S'apre la stagione della caccia. Agli evasori.

E' esplicito il messaggio che arriva dall'assessorato alle finanze: si lavora per colpire i furbetti. Siano essi privati cittadini o imprenditori poco importa: troppi due milioni di euro non incassati tra Ici, Tarsu e Cosap. Troppi anche i titolari di aziende industriali ed artigiane che non onorerebbero i loro impegni col fisco municipale: in zona Pip, per dire, sarebbe in regola coi pagamenti solo il 40% dei contribuenti.

Lo dice e lo scrive l'assessore Nicola Lagreca (nella foto) nel suo quaderno amministrativo, quello che lo scout innamorato della politica apre sei mesi dopo l'insediamento a Palazzo di città. "Mi sembra un atto assolutamente dovuto da parte di un amministratore pubblico", spiega nella lettera di accompagnamento del suo personale rendiconto amministrativo inviato "ad amici, conoscenti e sostenitori", aprendo in solitaria porte e finestre alla trasparenza. Lo aveva già fatto lo scorso ottobre, quando nei giorni roventi del dibattito e delle inchieste sui costi della politica, sul suo profilo facebook affacciò la busta paga da assessore: lui solo, e nessuno più. Si ripete adesso, sciorinando i dati, carte e numeri alla mano, della situazione delle finanze comunali.

La parte relativa all'evasione è sicuramente quella più rilevante, specie in considerazione dei chiari di luna che avvolgono le sorti della finanza pubblica. Si comincia dal suolo pubblico: chi lo occupa deve pagare. Ma all'appello mancherebbero 200.000 euro. "E' in corso di espletamento il censimento affidato a società esterna per l'attività di accertamento: contiamo di recuperare quel che manca e soprattutto a far capire ai cittadini che la musica è cambiata". Seguono l'Ici del passato recente e la Tarsu: "Implementeremo in bilancio in maniera esponenziale le somme relative: per l'Ici si passerà da 300.000 euro ad 1.300.000 euro, mentre per la Tarsu da 1.500.000 euro a 2.000.000 di euro". Per la tassa sui rifiuti molto verrà dagli opifici: "E' partita l'attività di censimento. Sono stati ascoltati due volte gli imprenditori e di recente l'associazione dei commercialisti. In zona artigianale solo il 40% degli imprenditori paga il servizio. Non vogliamo tartassare nessuno, ma tutti devono pagare". Ancora: "E' allo studio un progetto di esternalizzazione delle entrate del Comune: affidarsi a professionisti del settore per migliorare un servizio che ha tante falle è opportuno". A completare il quadro, l'intesa sottoscritta con l'Agenzia delle Entrate per il contrasto all'evasione, ma pure la verifica avviata "su vecchi oneri di urbanizzazione non ancora pagati al Comune" e la redazione "di un censimento puntuale del patrimonio immobiliare comunale: non appena terminato, sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune affinchè tutti possano partecipare alla gestione saggia del nostro patrimonio. Fitti passivi inutili o esosi; fitti attivi inesistenti o miseri; beni patrimoniali occupati senza titolo; utenze gestite in maniera confusa: anomalie che stanno per finire per sempre", assicura Lagreca.

Ma c'è anche un altro aspetto che l'assessore tiene a far emergere: quello legato alla tutela delle fasce deboli. In cima all'elenco, l'Imu e l'addizionale Irpef: "Si è provveduto a mettere mano a due tributi che non toccano le famiglie meno abbienti ed i possessori della sola casa di abitazione", sottolinea. "Inoltre, è stata introdotta una detrazione di 50 euro sull'Imu per la prima casa per le famiglie che hanno al loro interno componenti disabili, anche se con più di 26 anni, contrariamente a quanto previsto dalla legge nazionale". Nel paniere finiscono anche "il regolamento delle entrate, che consente di rateizzare i propri debiti col Comune, talmente rivoluzionario che neanche l'opposizione ha potuto non votarlo in consiglio", ed il piano occupazionale, con l'assunzione di 3 dirigenti, 6 unità provenienti da categorie protette ed altre due unità a tempo determinato, per dare aiuto ad una macchina amministrativa lenta e scarsa di professionalità e competenze specifiche".

Infine, qualche perla. Come gli incontri "per definire i modi e i tempi per l'erogazione del ristoro ambientale con l'impresa che realizzerà il parco eolico sul territorio comunale, un atto dovuto ma forse abbandonato", ed il recupero "dei mutui dormienti presso la Cassa Depositi e Prestiti, con 600.000 euro di immediato utilizzo a favore del bilancio e delle opere per investimenti".

Fosse un libro, scherza Lagreca, avrebbe anche un titolo: "I miei primi 6 mesi".
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