La città
Il Comune paga il conto a "Murgia Sviluppo"
Liquidate le somme dovute per lo sportello unico. Ma l'anno scorso la Corte dei Conti aveva chiarito: "Il Suap è un fatto interno".
Gravina - giovedì 18 luglio 2013
08.55
"Murgia Sviluppo scarl" batte cassa e il Comune provvede ad elargire quasi 19.000 euro (18.870,13, ad essere precisi) quale "compartecipazione Murgia Sviluppo per lo sportello unico".
Lo prevede la determina a firma del dirigente Amedeo Visci, con la quale il Municipio salda il conto, presentato a dicembre dalla stessa società consortile a responsabilità limitata, relativo all'annualità 2012, sulla base della convenzione sottoscritta tra il Comune e l'ente consortile.
Un normale atto amministrativo, non fosse per un particolare. E quale altro dettaglio di contorno. Anzitutto, nella determina in oggetto non si rinvengono riferimenti alla trasformazione di "Murgia Sviluppo" da spa a scarl. Stando anzi al provvedimento municipale, si provvede a liquidare in favore della seconda le attività di cui alla convenzione sottoscritta invece con la prima: "Supporto amministrativo allo sportello Suap". Ma quel che più conta è un elemento tutt'altro che secondario: nel febbraio 2012, sollecitata da una esplicita, articolata richiesta di parere avanzata dall'allora commissario prefettizio Ciro Trotta, la Corte dei Conti, invitata ad esprimersi sulla possibilità, per il Comune di Gravina, "di aderire ad una costituenda società consortile a responsabilità limitata a capitale interamente partecipato da enti locali a cui affidare in house le funzioni dello sportello unico delle attività produttive", aveva fatto sapere che "le competenze attribuite allo sportello unico costituiscono espressione di funzioni amministrative ed in quanto tali non possono essere attribuite ad un organismo societario di natura consortile riconducibile alla tipologia di consorzi di funzioni". Inoltre, ricordato che "lo sportello unico rappresenta una modalità organizzativa che i Comuni sono tenuti ad adottare per la gestione dei procedimenti amministrativi in materia di attività produttive", i giudici contabili evidenziavano che "il DPR 160/2010 stabilisce che i Comuni possono svolgere le funzioni inerenti al Suap in forma singola o associata tra loro ovvero in convenzione con le Camere di Commercio", precisando "non essere più prevista la possibilità che la gestione dello sportello unico sia affidata al soggetto responsabile del patto territoriale o del contratto d'area eventualmente presente (come è avvenuto nel caso della Murgia Sviluppo spa)".
A quel parere ed alle sue implicazioni, del resto, era legata anche la nomina (risalente ai primi di luglio del 2012) del dirigente dell'ufficio tecnico comunale, Michele Stasi, a responsabile unico del procedimento per le pratiche Suap. Incarico, si leggeva nel provvedimento di nomina siglato dal sindaco Alesio Valente, da assumersi "in via provvisoria e sino alla risoluzione della questione".
Un anno dopo, però, Stasi è ancora responsabile delle pratiche Suap. Sarà perchè la questione non è stata ancora del tutto risolta?
Lo prevede la determina a firma del dirigente Amedeo Visci, con la quale il Municipio salda il conto, presentato a dicembre dalla stessa società consortile a responsabilità limitata, relativo all'annualità 2012, sulla base della convenzione sottoscritta tra il Comune e l'ente consortile.
Un normale atto amministrativo, non fosse per un particolare. E quale altro dettaglio di contorno. Anzitutto, nella determina in oggetto non si rinvengono riferimenti alla trasformazione di "Murgia Sviluppo" da spa a scarl. Stando anzi al provvedimento municipale, si provvede a liquidare in favore della seconda le attività di cui alla convenzione sottoscritta invece con la prima: "Supporto amministrativo allo sportello Suap". Ma quel che più conta è un elemento tutt'altro che secondario: nel febbraio 2012, sollecitata da una esplicita, articolata richiesta di parere avanzata dall'allora commissario prefettizio Ciro Trotta, la Corte dei Conti, invitata ad esprimersi sulla possibilità, per il Comune di Gravina, "di aderire ad una costituenda società consortile a responsabilità limitata a capitale interamente partecipato da enti locali a cui affidare in house le funzioni dello sportello unico delle attività produttive", aveva fatto sapere che "le competenze attribuite allo sportello unico costituiscono espressione di funzioni amministrative ed in quanto tali non possono essere attribuite ad un organismo societario di natura consortile riconducibile alla tipologia di consorzi di funzioni". Inoltre, ricordato che "lo sportello unico rappresenta una modalità organizzativa che i Comuni sono tenuti ad adottare per la gestione dei procedimenti amministrativi in materia di attività produttive", i giudici contabili evidenziavano che "il DPR 160/2010 stabilisce che i Comuni possono svolgere le funzioni inerenti al Suap in forma singola o associata tra loro ovvero in convenzione con le Camere di Commercio", precisando "non essere più prevista la possibilità che la gestione dello sportello unico sia affidata al soggetto responsabile del patto territoriale o del contratto d'area eventualmente presente (come è avvenuto nel caso della Murgia Sviluppo spa)".
A quel parere ed alle sue implicazioni, del resto, era legata anche la nomina (risalente ai primi di luglio del 2012) del dirigente dell'ufficio tecnico comunale, Michele Stasi, a responsabile unico del procedimento per le pratiche Suap. Incarico, si leggeva nel provvedimento di nomina siglato dal sindaco Alesio Valente, da assumersi "in via provvisoria e sino alla risoluzione della questione".
Un anno dopo, però, Stasi è ancora responsabile delle pratiche Suap. Sarà perchè la questione non è stata ancora del tutto risolta?