Turismo
Il Comune “scarica” il consorzio “Gravina in Murgia”
Rescisso il protocollo d’intesa
Gravina - mercoledì 12 ottobre 2022
10.17
Che sia tempo di rivoluzione nel settore della gestione turistica del Comune di Gravina? Sicuramente alcune delle decisioni prese dall'amministrazione comunale negli ultimi giorni fanno ipotizzare una sorta di piccola inversione di rotta, determinata forse dall'esigenza di un cambio di passo in materia di gestione dei servizi offerti ai turisti. Che si sia presa coscienza della necessità di avere una cabina di regia -come chiedono alcuni da tempo- per mettere fattivamente in rete l'enorme patrimonio storico, artistico e culturale della città?
Questo non ci è dato sapere. Fatto sta che, a poche ore dalla decisione di allocare la sede dell'info-point turistico all'interno della sagrestia della chiesa del Purgatorio, che ha sollevato numerose polemiche, arriva una delibera nella quale il Comune decide di smarcarsi dal Consorzio "Gravina in Murgia", rescindendo il protocollo d'intesa che lo legava al sodalizio.
Quali sono le ragioni di tale scelta? Ufficialmente la decisione nasce dalla mancata rendicontazione e corresponsione delle somme provenienti dal biglietto unico del turista affidato alla distribuzione del consorzio.
Infatti, nel lontano novembre 2014 il Comune di Gravina, il Consorzio Turistico "Gravina in Murgia", il Capitolo Cattedrale, le "Chiese di Gravina in Puglia" e la Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" avevano sottoscritto un Protocollo d'Intesa per la istituzione del biglietto unico del turista, affidandone successivamente la gestione operativa e amministrativa al consorzio. Nelle casse comunali, "Gravina in Murgia" avrebbe dovuto versare per ogni biglietto la somma minima di 50 centesimi di euro per sito turistico, con un massimo di 3 euro complessivo per tutti i siti turistici. Soldi che non sono mai stati corrisposti all'ente pubblico.
Da qui la decisione di rescindere l'accordo con un consorzio che comunque, negli ultimi tempi, aveva registrato più di uno scricchiolio. Adesso bisognerà capire se il consorzio troverà nuova linfa per rimanere in piedi, oppure se le strade dei soggetti che lo compongono si separeranno definitivamente. Una decisione, quest'ultima, sulla quale ci riserviamo di avere notizie dai componenti del consorzio stesso.
Questo non ci è dato sapere. Fatto sta che, a poche ore dalla decisione di allocare la sede dell'info-point turistico all'interno della sagrestia della chiesa del Purgatorio, che ha sollevato numerose polemiche, arriva una delibera nella quale il Comune decide di smarcarsi dal Consorzio "Gravina in Murgia", rescindendo il protocollo d'intesa che lo legava al sodalizio.
Quali sono le ragioni di tale scelta? Ufficialmente la decisione nasce dalla mancata rendicontazione e corresponsione delle somme provenienti dal biglietto unico del turista affidato alla distribuzione del consorzio.
Infatti, nel lontano novembre 2014 il Comune di Gravina, il Consorzio Turistico "Gravina in Murgia", il Capitolo Cattedrale, le "Chiese di Gravina in Puglia" e la Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi" avevano sottoscritto un Protocollo d'Intesa per la istituzione del biglietto unico del turista, affidandone successivamente la gestione operativa e amministrativa al consorzio. Nelle casse comunali, "Gravina in Murgia" avrebbe dovuto versare per ogni biglietto la somma minima di 50 centesimi di euro per sito turistico, con un massimo di 3 euro complessivo per tutti i siti turistici. Soldi che non sono mai stati corrisposti all'ente pubblico.
Da qui la decisione di rescindere l'accordo con un consorzio che comunque, negli ultimi tempi, aveva registrato più di uno scricchiolio. Adesso bisognerà capire se il consorzio troverà nuova linfa per rimanere in piedi, oppure se le strade dei soggetti che lo compongono si separeranno definitivamente. Una decisione, quest'ultima, sulla quale ci riserviamo di avere notizie dai componenti del consorzio stesso.