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Il Coordinamento USB-LP gruppo Natuzzi "ostracizzato" dal Ministero dello Sviluppo Economico
Richiesto l'intervento dei rappresentanti di Puglia e Basilicata in Parlamento
Gravina - mercoledì 30 agosto 2017
12.43
E' datata 30 agosto 2017 la lettera aperta scritta dal Coordinamento USB-LP gruppo Natuzzi e recapitata ai rappresentanti di Puglia e Basilicata in Parlamento, con la richiesta di presentare una interrogazione al Governo per chiarire le cause dell'ostracismo attuato dal Ministero dello Sviluppo Economico nei confronti dell'Unione Sindacale di Base, vera voce dei lavoratori, mai invitata a prendere parte ai lavori come avviene invece con altri sindacati.
Nella lettera si legge:
"Egregi Onorevoli e Senatori,
ci rivolgiamo a Voi in quanto rappresentanti in Parlamento del territorio Murgiano Appulo-Lucano, segnalandoVi che in loco da tempo circa 200 lavoratori della Natuzzi Spa subiscono le decisioni che CGIL-CISL-UIL di categoria, azienda e Istituzioni assumono per loro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ma, inspiegabilmente, quest'ultima Istituzione preclude l'accesso ai lavori al sindacato maggiormente rappresentativo tra gli stessi lavoratori, ossia l'Unione Sindacale di Base, mentre invita puntualmente l'UGL, non si sa bene a quale titolo.
L'assenza di mandato con i quali operano i sindacati confederali è diventata ancor più evidente con la stipula dell'Accordo Quadro del 15 novembre 2016, un'intesa che è stata rigettata dall'85% degli interessati e, a seguito delle proteste organizzate dinanzi alla Regione Puglia (soggetto cofirmatario dell'Accordo), il Consiglio regionale lo scorso 4 luglio ha votato all'unanimità una mozione che impegna la Giunta a revocare la firma da tale Accordo.
Pertanto, invitiamo a tutte/i Voi a presentare un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo il motivo dell'ostracismo verso l'USB o, comunque, di fare tutto il possibile affinché sia ripristinato detto vulnus democratico che inevitabilmente produce nefaste intese non condivise dagli interessati e diffidenza verso la Politica.
Le lavoratrici, i lavoratori e l'intero territorio apprezzeranno il Vostro interessamento".
Chiamati ad intervenire in merito alla Vertenza Natuzzi, gli Onorevoli Maria Antezza, Giuseppe Brescia, Francesco Cariello, Dario Ginefra, Gero Grassi, Giuseppe L'Abbate, Salvatore Matarrese, Annalisa Pannarale, Gaetano Piepoli, Pino Pisicchio, Elvira Savino, Emanuele Scagliusi, Francesco Paolo Sisto, Liliana Ventricelli e Ludovico Vico, ed i Senatori Giovanni Barozzino, Michele Boccardi, Filippo Bubbico, Massimo Cassano, Lello Ciampolillo, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Salvatore Tito Di Maggio, Angela D'Onghia e Pietro Liuzzi, dai quali il Coordinamento dell'Unione Sindacale di Base attende riscontro.
Nella lettera si legge:
"Egregi Onorevoli e Senatori,
ci rivolgiamo a Voi in quanto rappresentanti in Parlamento del territorio Murgiano Appulo-Lucano, segnalandoVi che in loco da tempo circa 200 lavoratori della Natuzzi Spa subiscono le decisioni che CGIL-CISL-UIL di categoria, azienda e Istituzioni assumono per loro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ma, inspiegabilmente, quest'ultima Istituzione preclude l'accesso ai lavori al sindacato maggiormente rappresentativo tra gli stessi lavoratori, ossia l'Unione Sindacale di Base, mentre invita puntualmente l'UGL, non si sa bene a quale titolo.
L'assenza di mandato con i quali operano i sindacati confederali è diventata ancor più evidente con la stipula dell'Accordo Quadro del 15 novembre 2016, un'intesa che è stata rigettata dall'85% degli interessati e, a seguito delle proteste organizzate dinanzi alla Regione Puglia (soggetto cofirmatario dell'Accordo), il Consiglio regionale lo scorso 4 luglio ha votato all'unanimità una mozione che impegna la Giunta a revocare la firma da tale Accordo.
Pertanto, invitiamo a tutte/i Voi a presentare un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo il motivo dell'ostracismo verso l'USB o, comunque, di fare tutto il possibile affinché sia ripristinato detto vulnus democratico che inevitabilmente produce nefaste intese non condivise dagli interessati e diffidenza verso la Politica.
Le lavoratrici, i lavoratori e l'intero territorio apprezzeranno il Vostro interessamento".
Chiamati ad intervenire in merito alla Vertenza Natuzzi, gli Onorevoli Maria Antezza, Giuseppe Brescia, Francesco Cariello, Dario Ginefra, Gero Grassi, Giuseppe L'Abbate, Salvatore Matarrese, Annalisa Pannarale, Gaetano Piepoli, Pino Pisicchio, Elvira Savino, Emanuele Scagliusi, Francesco Paolo Sisto, Liliana Ventricelli e Ludovico Vico, ed i Senatori Giovanni Barozzino, Michele Boccardi, Filippo Bubbico, Massimo Cassano, Lello Ciampolillo, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Salvatore Tito Di Maggio, Angela D'Onghia e Pietro Liuzzi, dai quali il Coordinamento dell'Unione Sindacale di Base attende riscontro.