Religioni
Crocifisso di via Spinazzola, deturpato dal tempo
Don Giovanni Bruno: “Ben accetti contributi dai fedeli”.
Gravina - lunedì 7 luglio 2014
10.35
"In qualità di parroco sento il dovere di offrire alcune foto del Crocifisso perché ci si possa rendere conto dello stato di grande degrado e dell'urgenza di un doveroso restauro dello stesso", poche parole quelle di don Giovanni Bruno, parroco della parrocchia Madonna delle Grazie, che fungono da commento alle più eloquenti immagini del Cristo tanto caro ai gravinesi.
Tre scatti raccontano del crocifisso di via Spinazzola, che sembrava osservare placidamente passanti e fedeli dalla sua cappella con l'intonaco scrostato dalle intemperie. La statua, anche lei visibilmente provata dall'usura del tempo, adesso è in mani sicure ed esperte assicura il parroco: "Il restauro è stato affidato all'artista gravinese Mimmo Lorusso che spero ci possa restituire quanto prima, questo manufatto in legno di pregiata fattura in tutta la sua bellezza". Accogliendo pure favorevolmente la proposta, avanzata da alcuni cittadini, di sostituirlo temporaneamente con un'altra croce. Probabilmente sintomo di un vuoto non solo fisico, troppo grande nella devozione o nella rassicurante abitudine di chiunque osservi il monumento "Gesù mio misericordioso" ormai malinconicamente spoglio.
Infine don Giovanni aggiunge: "Chi desidera dare un proprio contributo per il restauro è ben accetto. Sarebbe bello e significativo che tutte le persone che hanno evidenziato una vera devozione a Gesù crocifisso si sentano in qualche modo partecipi. Gesù non è andato via da Gravina. Spero tanto che non vada via dai nostri cuori".
Tre scatti raccontano del crocifisso di via Spinazzola, che sembrava osservare placidamente passanti e fedeli dalla sua cappella con l'intonaco scrostato dalle intemperie. La statua, anche lei visibilmente provata dall'usura del tempo, adesso è in mani sicure ed esperte assicura il parroco: "Il restauro è stato affidato all'artista gravinese Mimmo Lorusso che spero ci possa restituire quanto prima, questo manufatto in legno di pregiata fattura in tutta la sua bellezza". Accogliendo pure favorevolmente la proposta, avanzata da alcuni cittadini, di sostituirlo temporaneamente con un'altra croce. Probabilmente sintomo di un vuoto non solo fisico, troppo grande nella devozione o nella rassicurante abitudine di chiunque osservi il monumento "Gesù mio misericordioso" ormai malinconicamente spoglio.
Infine don Giovanni aggiunge: "Chi desidera dare un proprio contributo per il restauro è ben accetto. Sarebbe bello e significativo che tutte le persone che hanno evidenziato una vera devozione a Gesù crocifisso si sentano in qualche modo partecipi. Gesù non è andato via da Gravina. Spero tanto che non vada via dai nostri cuori".