Politica
Il Gruppo per la Libertà incalza Divella sulla piscina
Chiesti tempi certi per la realizzazione. Con loro anche il consigliere Capone (Pri)
Gravina - sabato 5 giugno 2010
10.28
Se n'è parlato diffusamente come uno dei punti fermi del programma elettorale dell'attuale maggioranza ma, al di là di intenzioni ed esternazioni manifestate anche sulla stampa locale da parte di alcuni amministratori cittadini, ancora nulla si intravede di concreto. Ci riferiamo alla piscina comunale, struttura tanto invocata e gradita alla popolazione gravinese che però stenta ancora a trovare un'effettiva realizzazione.
A tener accesi i riflettori su quest'opera pubblica e sui ritardi accumulati è questa volta il Gruppo per la Libertà (Angelo Lapolla, Giovanni De Pascale, Lorenzo Carbone) in un volantino diffuso in questi giorni in città e condiviso dal consigliere comunale del Partito Repubblicano Italiano Salvatore Capone. "Visto che l'amministrazione Divella ha difficoltà a proporre qualcosa per Gravina invitiamo il sindaco di questa città a portare con urgenza in consiglio comunale il progetto della piscina comunale in zona P.i.p. – si legge nel documento –. Tale progetto era nel suo programma, non costa nulla ed è già pronto, insomma bisogna solo portarlo in consiglio comunale e approvarlo. Perché – si chiedono i firmatari della nota – non cominciamo ad offrire qualcosa alla città? Il sindaco deve spiegar ciò non a noi ma alla città. 50mila abitanti non meritano una piscina comunale? Dobbiamo chiamare striscia la notizia?".
A tener accesi i riflettori su quest'opera pubblica e sui ritardi accumulati è questa volta il Gruppo per la Libertà (Angelo Lapolla, Giovanni De Pascale, Lorenzo Carbone) in un volantino diffuso in questi giorni in città e condiviso dal consigliere comunale del Partito Repubblicano Italiano Salvatore Capone. "Visto che l'amministrazione Divella ha difficoltà a proporre qualcosa per Gravina invitiamo il sindaco di questa città a portare con urgenza in consiglio comunale il progetto della piscina comunale in zona P.i.p. – si legge nel documento –. Tale progetto era nel suo programma, non costa nulla ed è già pronto, insomma bisogna solo portarlo in consiglio comunale e approvarlo. Perché – si chiedono i firmatari della nota – non cominciamo ad offrire qualcosa alla città? Il sindaco deve spiegar ciò non a noi ma alla città. 50mila abitanti non meritano una piscina comunale? Dobbiamo chiamare striscia la notizia?".