Scuola e Università
Il Liceo Scientifico "G. Tarantino" dice no all'organizzazione mafiosa
Un albero piantato in cortile in memoria delle vittime della mafia
Gravina - lunedì 23 maggio 2016
17.01
Un "NO alla mafia" secco quello degli studenti del Liceo Scientifico "Giuseppe Tarantino" di Gravina, che a 24 anni dalla strage di Capaci, in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro – hanno voluto ricordare tutte le vittime della malavita organizzata con una cerimonia.
Artefice dell'iniziativa una classe dell'indirizzo musicale dell'Istituto, la 2^ L, che a seguito della lettura del libro "Per questo mi chiamo Giovanni" di Luigi Garlando, ha pensato di onorare questo giorno, pagina indelebile della storia italiana, con messaggi forti e denunce contro la mafia, uniti sul sentiero della legalità.
Legalità che, come ha affermato il primo cittadino di Gravina Alesio Valente, "viene associata, nella maggior parte dei casi, unicamente alle azioni criminali, a qualcosa di più grande. Ma anche la mancanza di rispetto, il prendere in giro l'altro, l'approfittare delle cose o delle situazioni, sono i primi germi dell'illegalità. Se vogliamo costruire la legalità, dobbiamo partire dalla quotidianità, dall'imparare a star bene con gli altri: il rispetto verso noi stessi e verso gli altri è il primo antidoto contro l'illegalità".
Fortemente voluta la presenza della madre di Domi Martimucci, il giovane calciatore altamurano vittima di un attentato nel Marzo 2015, poi scomparso a soli 26 anni i primi di Agosto, molto emozionata e commossa dalla sensibilità dimostrata dai ragazzi.
Di seguito le immagini della cerimonia, terminata con la piantumazione di un albero, simbolo di legalità e devozione verso quanti si sono battuti in nome della giustizia, pagando a caro prezzo.
Sulla nostra pagina Facebook di GravinaLife potete vedere i video ritraenti alcuni momenti della mattinata.
Artefice dell'iniziativa una classe dell'indirizzo musicale dell'Istituto, la 2^ L, che a seguito della lettura del libro "Per questo mi chiamo Giovanni" di Luigi Garlando, ha pensato di onorare questo giorno, pagina indelebile della storia italiana, con messaggi forti e denunce contro la mafia, uniti sul sentiero della legalità.
Legalità che, come ha affermato il primo cittadino di Gravina Alesio Valente, "viene associata, nella maggior parte dei casi, unicamente alle azioni criminali, a qualcosa di più grande. Ma anche la mancanza di rispetto, il prendere in giro l'altro, l'approfittare delle cose o delle situazioni, sono i primi germi dell'illegalità. Se vogliamo costruire la legalità, dobbiamo partire dalla quotidianità, dall'imparare a star bene con gli altri: il rispetto verso noi stessi e verso gli altri è il primo antidoto contro l'illegalità".
Fortemente voluta la presenza della madre di Domi Martimucci, il giovane calciatore altamurano vittima di un attentato nel Marzo 2015, poi scomparso a soli 26 anni i primi di Agosto, molto emozionata e commossa dalla sensibilità dimostrata dai ragazzi.
Di seguito le immagini della cerimonia, terminata con la piantumazione di un albero, simbolo di legalità e devozione verso quanti si sono battuti in nome della giustizia, pagando a caro prezzo.
Sulla nostra pagina Facebook di GravinaLife potete vedere i video ritraenti alcuni momenti della mattinata.