La città
Il Natale della Confesercenti
Domeniche prenatalizie con chiusura del traffico su corso Moro. Rifino: "Il commercio locale vive una fase di recessione"
Gravina - giovedì 9 dicembre 2010
12.54
La Confesercenti di Gravina contribuirà a rendere il Natale gravinese più vivo. L'organizzazione ha inteso, infatti, proporre ai commercianti locali la creazione di un centro commerciale "naturale" (il primo a Gravina e nella Provincia di Bari, uno fra i primi di Puglia), progetto al quale i commercianti di corso Aldo Moro hanno aderito. Insieme ai 32 esercizi aderenti, la Confesercenti ha messo in cantiere il progetto, istituito un sito internet ad hoc e programmato alcuni eventi per le festività natalizie con tanto di animazione di strada, vetrine animate, babbi natale, cassette per le letterine a Babbo natale, e ancora una campagna "Compra e vinci", una specie di lotteria con premi messi a disposizione dai singoli commercianti. Ai clienti che spenderanno sarà consegnato un biglietto e il 6 gennaio vi sarà l'estrazione.
Avviato l'8 dicembre scorso, l'iniziativa proseguirà domenica 12 e 19 dicembre con il corso Aldo Moro chiuso al traffico e utlizzato per il passeggio con animazione, babbi natale musicisti, trampolieri, fatine sui pattini, sputa fuoco e tanto altro.
"Questo è un modo per incentivare il consumo nella città di Gravina aiutando l'economia locale - dice Oronzo Rifino, Delegato cittadino della Confesercenti -. Gravina deve ritornare ad essere un centro commerciale, come è sempre stata tra Puglia e Basilicata. La Confesercenti, sensibile alla grande crisi che sempre più sta danneggiando l'economia locale e quindi il commercio, sensibile al grido di aiuto dei commercianti, ha fatto ricorso a tutte le sue energie mettendo in campo una serie di iniziative e progetti atti a fronteggiarla. Un aiuto è venuto anche dall'Assessorato alle Attività Produttive Aldo Dibattista, venendo incontro alle aspettative dei commercianti, mettendo a disposizione altre attrattive quali zampognai, band e luminarie".
Il commercio a Gravina vive una fase di recessione con tanti negozi chiusi nel 2009. Sono state, infatti, 42 le cessazioni definitive, mentre nel 2010 sojno 32 (dato fino alla metà di novembre); nel 2009 le nuove aperture sono state 60 e 44 nel 2010 (sempre fino al 20 novembre). "Il saldo è certamente positivo nel complesso, ma bisogna vedere in quale aree si compiono questi numeri e in quali settori - ha aggiunto Rifino -. Un esempio è che il nostro centro storico è sempre più vuoto mentre le aree di corso Aldo Moro, via Casale, via Bari e piazza Scacchi sono ancora le più attive; un altro esempio è il settore alimentari che registra nuove aperture mentre arretra il non-food. Infine, l'altro dato negativo per il commercio gravinese è quello dei grandi centri commerciali che nel raggio di 60 chilometri registrano una concentrazione fra le più alte d'Italia e che attirano tanti consumatori".
Avviato l'8 dicembre scorso, l'iniziativa proseguirà domenica 12 e 19 dicembre con il corso Aldo Moro chiuso al traffico e utlizzato per il passeggio con animazione, babbi natale musicisti, trampolieri, fatine sui pattini, sputa fuoco e tanto altro.
"Questo è un modo per incentivare il consumo nella città di Gravina aiutando l'economia locale - dice Oronzo Rifino, Delegato cittadino della Confesercenti -. Gravina deve ritornare ad essere un centro commerciale, come è sempre stata tra Puglia e Basilicata. La Confesercenti, sensibile alla grande crisi che sempre più sta danneggiando l'economia locale e quindi il commercio, sensibile al grido di aiuto dei commercianti, ha fatto ricorso a tutte le sue energie mettendo in campo una serie di iniziative e progetti atti a fronteggiarla. Un aiuto è venuto anche dall'Assessorato alle Attività Produttive Aldo Dibattista, venendo incontro alle aspettative dei commercianti, mettendo a disposizione altre attrattive quali zampognai, band e luminarie".
Il commercio a Gravina vive una fase di recessione con tanti negozi chiusi nel 2009. Sono state, infatti, 42 le cessazioni definitive, mentre nel 2010 sojno 32 (dato fino alla metà di novembre); nel 2009 le nuove aperture sono state 60 e 44 nel 2010 (sempre fino al 20 novembre). "Il saldo è certamente positivo nel complesso, ma bisogna vedere in quale aree si compiono questi numeri e in quali settori - ha aggiunto Rifino -. Un esempio è che il nostro centro storico è sempre più vuoto mentre le aree di corso Aldo Moro, via Casale, via Bari e piazza Scacchi sono ancora le più attive; un altro esempio è il settore alimentari che registra nuove aperture mentre arretra il non-food. Infine, l'altro dato negativo per il commercio gravinese è quello dei grandi centri commerciali che nel raggio di 60 chilometri registrano una concentrazione fra le più alte d'Italia e che attirano tanti consumatori".