Tumori in crescita.

I casi di tumore sono in aumento. A confermarlo è Francesco Schittulli, il presidente nazionale della Lega italiana contro i tumori, intervenuto durante un convegno organizzato dalla sezione locale della Lilt.
"I tumori - chiarisce il presidente - tendono ad aumentare di anno in anno. Quest'anno saranno 46 mila le donne che si ammaleranno di cancro alla mammella e l'anno prossimo saranno 48 mila, numeri che vanno sommati di anno in anno. Il cancro sta per diventare la prima malattia nel nostro Paese, supereranno l'incidenza delle patologie cardiovascolari".

Nessun allarmismo però e prontamente aggiunge un dato confortante: "pur aumentando i casi di cancro, diminuisce la mortalità".
Di tumore, oggi, si muore di meno grazie alla prevenzione: " fondamentale, innanzitutto quella primaria, che consiste nella corretta alimentazione, frutta e verdura delle quali dobbiamo sapere la tracciabilità". E' necessario quindi creare una strategia di prevenzione alimentare, a cominciare dall'educazione alimentare nelle scuole, a cui si aggiunge una costante attività fisica per "creare un equilibrio metabolico che contrasti la malattia".

E non è tutto. Grazie alla diagnosi precoce, "tante persone convivono con il cancro anche relativamente bene, come se fosse una malattia cronica. Altre invece sono del tutto guarite, proprio perchè la diagnosi è stata tempestiva". Il vademecum è piuttosto semplice ma è necessario evitare le cattive abitudini: "Il 30% dei tumori – afferma il professore - è dovuto al tabacco, persino il cancro alla mammella se a questo aggiungiamo l'abuso di alcool la situazione peggiora drasticamente".
L'oncologo spiega, inoltre, come il tumore è "una malattia ambientale su base genetica, questo significa che ad influire è si tutto quello che respiriamo o ingeriamo, ma anche tutto quello che ci circonda in termini di tecnologia, ad esempio i cellulari o gli elettrodomestici, creano dei campi magnetici che incidono negativamente sul nostro corpo".

Ma "alimentazione è salute"? Tanto per citare il titolo dell'iniziativa.

In un paese prevalentemente agricolo, nel quale il vino e l'olio sono obbligatoriamente home-made, si crede che tanto basti per avere la certezza, senza alcun obbligo di certificazione, che i prodotti strettamente locali siano senza macchia alcuna. Ma il vetro della campana, che ha sempre protetto le tavole di casa nostra, s'increspa sotto i colpi di quelle verità disotterrate con i rifiuti tossici che, secondo le parole di un pentito, pare infestino alcuni terreni dell'asse Bari-Altamura.
"Gravina ha un patrimonio artistico ed enogastronomico stupendo. Abbiamo sessantamila potenzialità che dobbiamo sfruttare. E se c'è qualcuno che inquina i nostri terreni, che tende a minare la nostra salute non va messo in galera ma va cacciato dal nostro territorio perchè sta uccidendo sia il territorio che le future generazioni" conclude Schittulli.