Territorio
Il Parco dell’Alta Murgia presto Geoparco Unesco
Conclusa la seconda visita di ispezione della commissione
Gravina - lunedì 22 luglio 2024
9.49
L'antica città di Gravina in Puglia è stata al centro della terza giornata di ispezione della Commissione UNESCO, rivelando i numerosi siti che raccontano la sua storia millenaria. Dal suggestivo Ponte dell'Acquedotto al paesaggio rupestre della gravina, i docenti dell'Università di Bari e le guide hanno illustrato la storia e l'ambiente geologico che caratterizza il territorio. Non poteva mancare la visita alla Biblioteca Capitolare Finia, alla Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, al Geomuseo di Arcangelo Scacchi nell'ex Monastero di Santa Sofia e al complesso ipogeo, dove sono stati esplorati gli ambienti sotterranei ricavati nella roccia.
Ieri, infatti, dopo il primo sopralluogo compiuto lo scorso mese di ottobre, si è conclusa la seconda ispezione da parte di un'apposita commissione Unesco. E' stata la seconda missione di valutazione che l'aspirante geoparco Unesco affronta dall'avvio dell'iter di candidatura. "La prima missione, ha spiegato il presidente del Parco dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, ha permesso ai valutatori (Kana Furusawa giunta dal Giappone e Alexandru Andrasanu giunto dalla Romania), di conoscere il patrimonio geologico, naturale e culturale del territorio.
La seconda, che ha avuto inizio lo scorso 17 luglio, alla presenza di tutti i sindaci dei 13 Comuni facenti parte dell'area protetta: Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola, Toritto; dal rappresentante delle Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari e della BAT, è stata focalizzata sulla valutazione delle attività implementate per la gestione del territorio candidato e il suo ruolo nello sviluppo sostenibile delle comunità locali. "Con i due valutatori Unesco, ha continuato il Presidente del Parco, abbiamo vissuto un momento di enorme rilevanza, un'occasione unica per mettere in luce le ricchezze dell'Alta Murgia e consolidare il nostro impegno nella conservazione e promozione del patrimonio geologico e culturale. Questo riconoscimento rappresenterebbe il culmine di un percorso iniziato nel 2019 e rafforzerebbe ulteriormente l'impegno nella valorizzazione del territorio".
Dopo le due ispezioni, si attende ora che, entro il mese di settembre, il Global Geoparks Council verifichi la candidatura, valuti il patrimonio geologico ed esamini la relazione di valutazione relativa alla missione sul campo effettuata dai valutatori. Poi, se nessuno intoppo dovesse sopraggiungere, già entro la prossima primavera potrebbe arrivare l'attesa proclamazione del 12 geoparco. "Un ulteriore tassello per la crescita economica e turistica della Puglia. Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ha concluso Tarantini, potrebbe essere ad un passo dal diventare il 12esimo Geoparco Mondiale dell'Unesco: un fine ambizioso e che sarebbe un orgoglio anche per l'intera Puglia che si distinguerebbe, a livello internazionale, per l'attuazione di attente politiche di tutela e di valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico".
Ieri, infatti, dopo il primo sopralluogo compiuto lo scorso mese di ottobre, si è conclusa la seconda ispezione da parte di un'apposita commissione Unesco. E' stata la seconda missione di valutazione che l'aspirante geoparco Unesco affronta dall'avvio dell'iter di candidatura. "La prima missione, ha spiegato il presidente del Parco dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini, ha permesso ai valutatori (Kana Furusawa giunta dal Giappone e Alexandru Andrasanu giunto dalla Romania), di conoscere il patrimonio geologico, naturale e culturale del territorio.
La seconda, che ha avuto inizio lo scorso 17 luglio, alla presenza di tutti i sindaci dei 13 Comuni facenti parte dell'area protetta: Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola, Toritto; dal rappresentante delle Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari e della BAT, è stata focalizzata sulla valutazione delle attività implementate per la gestione del territorio candidato e il suo ruolo nello sviluppo sostenibile delle comunità locali. "Con i due valutatori Unesco, ha continuato il Presidente del Parco, abbiamo vissuto un momento di enorme rilevanza, un'occasione unica per mettere in luce le ricchezze dell'Alta Murgia e consolidare il nostro impegno nella conservazione e promozione del patrimonio geologico e culturale. Questo riconoscimento rappresenterebbe il culmine di un percorso iniziato nel 2019 e rafforzerebbe ulteriormente l'impegno nella valorizzazione del territorio".
Dopo le due ispezioni, si attende ora che, entro il mese di settembre, il Global Geoparks Council verifichi la candidatura, valuti il patrimonio geologico ed esamini la relazione di valutazione relativa alla missione sul campo effettuata dai valutatori. Poi, se nessuno intoppo dovesse sopraggiungere, già entro la prossima primavera potrebbe arrivare l'attesa proclamazione del 12 geoparco. "Un ulteriore tassello per la crescita economica e turistica della Puglia. Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ha concluso Tarantini, potrebbe essere ad un passo dal diventare il 12esimo Geoparco Mondiale dell'Unesco: un fine ambizioso e che sarebbe un orgoglio anche per l'intera Puglia che si distinguerebbe, a livello internazionale, per l'attuazione di attente politiche di tutela e di valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico".