Politica
Il Pd nel panorama politico gravinese
Intervista al segretario regionale del Partito Democratico Domenico Desantis
Gravina - domenica 7 luglio 2024
0.31
I risultati dell'ultima tornata elettorale per le europee e le vicende che riguardano la politica cittadina, con i movimenti all'interno della maggioranza meritano una riflessione da parte del principale partito di opposizione al governo guidato dal sindaco Lagreca. Gravinalife ha raggiunto il segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Desantis per fare il punto della situazione.
Come si legge da Bari la situazione politica che interessa la città di Gravina e la sua maggioranza di governo nella quale negli ultimi tempi ci sono stati sussulti e nella quale si tenta di nascondere la polvere sotto al tappeto per evitare di far venire allo scoperto i mal di pancia manifestati in più di una occasione da alcuni consiglieri.
Desantis: Sinceramente le beghe interne non ci interessano. Per noi sono importanti le risposte che si danno alla città. Non mi sembra che splenda per produttività. Noi dobbiamo costruire l'alternativa a questo governo cittadino. Siamo alternativi a Lagreca e dobbiamo unire tutte le forze democratiche e progressiste che vogliono un governo diverso della città.
Come si colloca il Partito Democratico nell'attuale scenario politico gravinese?
Desantis: Nei prossimi giorni metteremo in piedi il comitato comunale contro l'autonomia differenziata. Dobbiamo partire da lì. Da due mesi è stata depositata una mozione dai nostri consiglieri mai discussi. La città di Gravina è a favore dell'autonomia differenziata della Lega? È contro il sud? Perché non l'hanno discussa da due mesi?
In questa situazione che tipo di opposizione è chiamato a fare il Pd.
Desantis: La nostra opposizione è dura e ferma sul merito.
La situazione all'interno del Partito Democratico negli ultimi tempi ha determinato una guida "a più mani" e alcuni dissensi interni manifestati da militanti e simpatizzanti. Come stanno le cose? Quando si potrà ritornare ad una guida univoca che rilanci le ambizioni del partito e il suo ruolo guida tra le forze politiche della città, così come dimostrato anche nelle ultime consultazioni elettorali europee, venendo incontro alle aspettative degli iscritti e dei simpatizzanti?
Desantis: Avvieremo la fase pre-congressuale con una assemblea degli iscritti che convocherò nei prossimi giorni. A fine luglio stiamo organizziamo una iniziativa sull'autonomia differenziata. È la terza organizzata dal PD sull'argomento in città. A settembre apriremo le porte del circolo e proveremo a costruire un documento politico per delineare il progetto del PD.
Sul salario minimo, sulla sanità, sulle città sostenibile si basa la cultura politica del nuovo PD che nascerà anche qui dopo un periodo difficile e complicato. Apriremo il PD alle forze dinamiche della città, costruiremo una coalizione con tutti quelli che vogliono una città più bella, più giusta, piena di turisti. Ma la chiuderemo ai trasformisti che sono il male della politica contemporanea.
Dobbiamo aprire le porte a tutte le persone che hanno votato Pd per convinzione, per passione ma non si possono spalancare a coloro che pensano che il PD sia un autobus dove si sale quando si vince e si scende per opportunità. Il Partito Democratico serve per cambiare la vita delle persone, non la vita dei singoli.
Come si legge da Bari la situazione politica che interessa la città di Gravina e la sua maggioranza di governo nella quale negli ultimi tempi ci sono stati sussulti e nella quale si tenta di nascondere la polvere sotto al tappeto per evitare di far venire allo scoperto i mal di pancia manifestati in più di una occasione da alcuni consiglieri.
Desantis: Sinceramente le beghe interne non ci interessano. Per noi sono importanti le risposte che si danno alla città. Non mi sembra che splenda per produttività. Noi dobbiamo costruire l'alternativa a questo governo cittadino. Siamo alternativi a Lagreca e dobbiamo unire tutte le forze democratiche e progressiste che vogliono un governo diverso della città.
Come si colloca il Partito Democratico nell'attuale scenario politico gravinese?
Desantis: Nei prossimi giorni metteremo in piedi il comitato comunale contro l'autonomia differenziata. Dobbiamo partire da lì. Da due mesi è stata depositata una mozione dai nostri consiglieri mai discussi. La città di Gravina è a favore dell'autonomia differenziata della Lega? È contro il sud? Perché non l'hanno discussa da due mesi?
In questa situazione che tipo di opposizione è chiamato a fare il Pd.
Desantis: La nostra opposizione è dura e ferma sul merito.
La situazione all'interno del Partito Democratico negli ultimi tempi ha determinato una guida "a più mani" e alcuni dissensi interni manifestati da militanti e simpatizzanti. Come stanno le cose? Quando si potrà ritornare ad una guida univoca che rilanci le ambizioni del partito e il suo ruolo guida tra le forze politiche della città, così come dimostrato anche nelle ultime consultazioni elettorali europee, venendo incontro alle aspettative degli iscritti e dei simpatizzanti?
Desantis: Avvieremo la fase pre-congressuale con una assemblea degli iscritti che convocherò nei prossimi giorni. A fine luglio stiamo organizziamo una iniziativa sull'autonomia differenziata. È la terza organizzata dal PD sull'argomento in città. A settembre apriremo le porte del circolo e proveremo a costruire un documento politico per delineare il progetto del PD.
Sul salario minimo, sulla sanità, sulle città sostenibile si basa la cultura politica del nuovo PD che nascerà anche qui dopo un periodo difficile e complicato. Apriremo il PD alle forze dinamiche della città, costruiremo una coalizione con tutti quelli che vogliono una città più bella, più giusta, piena di turisti. Ma la chiuderemo ai trasformisti che sono il male della politica contemporanea.
Dobbiamo aprire le porte a tutte le persone che hanno votato Pd per convinzione, per passione ma non si possono spalancare a coloro che pensano che il PD sia un autobus dove si sale quando si vince e si scende per opportunità. Il Partito Democratico serve per cambiare la vita delle persone, non la vita dei singoli.