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Politica

"Il peso in giunta di Fli deve essere ridimensionato"

I Moderati e Popolari chiedono un riequilibrio. Ma il sindaco: "Maggioranza compatta. Per ora non si tocca niente".

Futuro e libertà? Con un solo consigliere, peraltro presidente del consiglio, avrebbe un peso politico eccessivo rispetto ai numeri della sua delegazione consiliare. Meglio riequilibrare il rapporto tra le forze in campo, lasciando nelle mani del sindaco qualche delega oggi nelle mani dei futuristi.

Non hanno chiesto assessorati. Per il momento, s'accontenterebbero di veder restringersi gli spazi assegnati ai finiani. E se Giacinto Lupoli, numero uno dell'assemblea consiliare, non si tocca neppure per loro, nel mirino resta l'assessore Lorenzo Carbone. Titolare dello sport ma anche e soprattutto dei lavori pubblici. Delega che, sebbene mai menzionata, è parsa quella alla quale erano diretti i riferimenti emersi nel corso della riunione di maggioranza svoltasi martedì sera. All'incontro con gli alleati, i "Moderati e Popolari", che da qualche settimana in consiglio possono contare sull'apporto proprio di due ex Fli, Francesco Santomasi e Maria Ariani, avrebbero palesato la propria posizione: disponibilità a dialogare con la maggioranza ed a stringere con essa rapporti stretti, senza neppure richiedere di entrare nella squadra di governo. Auspicando però "un ridimensionamento di Fli". Da attuarsi mediante la "revoca di alcune deleghe" pesanti, da affidare direttamente alla cura del primo cittadino, che peraltro sin dall'inizio della consiliatura, peraltro, già sovrintende personalmente all'urbanistica.

Nessuna risposta formale, nè tantomeno impegni, sarebbero stati assunti al tavolo della coalizione. Ma a Palazzo di città, sul punto, Alesio Valente sembra avere le idee chiare. E definita come un successo la riunione, "che ha sancito il ricompattamento della maggioranza", precisa: "Ci prepareremo alla prossima seduta di consiglio per affrontarla al meglio. Poi ci saranno altri incontri, ma non per discutere di organigrammi, bensì per rendere sempre più incisiva l'azione politica della coalizione. Per ora andiamo avanti così".

Ma è proprio quel "per ora", che risuona spesso nel dire del sindaco, a far suonare più d'un campanello d'allarme sul destino dell'assessore Carbone. Blindato sì, ma non in eterno: magari mangerà il panettone, ma sarà dura arrivare alla colomba pasquale. "Per il momento, non si cambia nulla", taglia corto Valente. Ed a chi pensa che un rimpasto potrebbe comunque essere alle porte, nascosto nella decisione che a fine mese il Tar prenderà sul ricorso presentato dal vendoliano Leanza contro gli eletti dell'Udc (che potrebbe perdere un consigliere proprio a vantaggio di Sel, oppure tenerlo e in questo caso ottenere la conferma di essere il secondo partito di maggioranza), il primo cittadino manda a dire: "Tutto resterà com'è".

Difficile, però, immaginare che i centristi possano accettare di buon grado, in caso di sentenza favorevole, di contare quanto (e meno) di gruppi consiliari numericamente più leggeri di quello dello scudocrociato. "Voci di corridoio inattendibili", le bolla Valente, aggiungendo: "La scorsa settimana una riunione di maggioranza è saltata per un ritardo del vicesindaco Lorusso, non per una precisa volontà politica. L'Udc è un alleato fedele".

La prova del nove? Tra un paio di settimane.
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