Politica
Il Psi flirta col Grande Centro di Alesio Valente
Intanto il centrodestra va in bambola: nuova fumata nera. Fra tre settimane la presentazione delle liste
Gravina - lunedì 12 marzo 2012
16.23
Il Psi potrebbe diventare l'ottava forza a sostegno della candidatura a sindaco di Alesio Valente.
L'annuncio che sancisce il riposizionamento sullo scacchiere politico dei socialisti, con i loro 1.500 e passa voti determinanti, nel 2009, per la vittoria del centrodestra loro alleato, viene dal commissario della sezione socialista gravinese, Ermanno Macchia. "A seguito dell'invito pervenuto dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Alesio Valente", dice Macchia, "ho partecipato ad un lungo ed articolato confronto politico e programmatico, in vista delle imminenti elezioni amministrative, per verificare eventuali convergenze e la possibilità di intraprendere insieme un cammino comune". Presenti all'incontro, rivela l'esponente del Psi, "tutte le espressioni politiche facenti parte della coalizione". Ovvero Pd, Api, Udc, Fli, Upc, "Democratici riformisti" e "Democrazia e futuro". Aggiunge Macchia: "Dalla discussione è emersa un'analisi sullo stato dell'arte interna al centrosinistra e dello scenario politico attuale. Si è preso atto dei numerosi punti di convergenza in ordine alla situazione in cui versa la città, all'instabilità politica e amministrativa, alla precarietà della vita economica e sociale locale, ai problemi che l'hanno causata ed alle soluzioni da adottare". Quindi, "nella consapevolezza dei grandi valori comuni che caratterizzano la nostra storia ed il nostro presente, nello sforzo di costruire un rinnovamento della politica nei metodi e negli uomini, ci si è impegnati ad aggiornarsi a martedì per un'ultima verifica".
E nell'intricato mosaico politico cittadino per un tassello che sembra sistemarsi altri cento ne saltano: sabato sera, infatti, il centrodestra avrebbe dovuto porre termine al balletto che da una decina di giorni va avanti sul nome del candidato sindaco, Michele Laddaga. L'essere l'unico nome ufficialmente sul tavolo non ha aiutato il direttore delle poste, le cui quotazioni sono da qualche giorno in costante calo nei tabellini dei bookmakers. Nel corso della riunione, alla quale non avrebbero preso parte i rappresentanti del "Movimento civico gravinese" e di "Gravinainmovimento", a tirare il freno a mano sarebbero stati stavolta i referenti del Movimento Schittulli, comunicando ai loro alleati l'esigenza di "una pausa di riflessione per avviare un confronto coi livelli provinciali e regionali del movimento". Così, a fine serata, tutti a casa, in attesa di un nuovo incontro neppure fissato.
Per la presentazione delle liste resta tempo fino al 3 aprile. Ma il fattore tempo, dalle parti del centrodestra, sembra essere solo un dettaglio secondario. Idee chiare, invece, in casa della Nuova Dc: ai neodemocristiani, segnalati in trattative con la coalizione vendoliana, non è risultata gradita l'indicazione (in un recente articolo) di Aldo Dibattista quale loro leader politico di riferimento. E con tanto di "richiesta urgente di rettifica" a firma di Francesco Schinco fanno ora sapere che "per quanto riguarda la Nuova Dc, il responsabile del movimento è Pietro Cappiello e non Aldo Dibattista, come da voi erroneamente indicato".
L'annuncio che sancisce il riposizionamento sullo scacchiere politico dei socialisti, con i loro 1.500 e passa voti determinanti, nel 2009, per la vittoria del centrodestra loro alleato, viene dal commissario della sezione socialista gravinese, Ermanno Macchia. "A seguito dell'invito pervenuto dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Alesio Valente", dice Macchia, "ho partecipato ad un lungo ed articolato confronto politico e programmatico, in vista delle imminenti elezioni amministrative, per verificare eventuali convergenze e la possibilità di intraprendere insieme un cammino comune". Presenti all'incontro, rivela l'esponente del Psi, "tutte le espressioni politiche facenti parte della coalizione". Ovvero Pd, Api, Udc, Fli, Upc, "Democratici riformisti" e "Democrazia e futuro". Aggiunge Macchia: "Dalla discussione è emersa un'analisi sullo stato dell'arte interna al centrosinistra e dello scenario politico attuale. Si è preso atto dei numerosi punti di convergenza in ordine alla situazione in cui versa la città, all'instabilità politica e amministrativa, alla precarietà della vita economica e sociale locale, ai problemi che l'hanno causata ed alle soluzioni da adottare". Quindi, "nella consapevolezza dei grandi valori comuni che caratterizzano la nostra storia ed il nostro presente, nello sforzo di costruire un rinnovamento della politica nei metodi e negli uomini, ci si è impegnati ad aggiornarsi a martedì per un'ultima verifica".
E nell'intricato mosaico politico cittadino per un tassello che sembra sistemarsi altri cento ne saltano: sabato sera, infatti, il centrodestra avrebbe dovuto porre termine al balletto che da una decina di giorni va avanti sul nome del candidato sindaco, Michele Laddaga. L'essere l'unico nome ufficialmente sul tavolo non ha aiutato il direttore delle poste, le cui quotazioni sono da qualche giorno in costante calo nei tabellini dei bookmakers. Nel corso della riunione, alla quale non avrebbero preso parte i rappresentanti del "Movimento civico gravinese" e di "Gravinainmovimento", a tirare il freno a mano sarebbero stati stavolta i referenti del Movimento Schittulli, comunicando ai loro alleati l'esigenza di "una pausa di riflessione per avviare un confronto coi livelli provinciali e regionali del movimento". Così, a fine serata, tutti a casa, in attesa di un nuovo incontro neppure fissato.
Per la presentazione delle liste resta tempo fino al 3 aprile. Ma il fattore tempo, dalle parti del centrodestra, sembra essere solo un dettaglio secondario. Idee chiare, invece, in casa della Nuova Dc: ai neodemocristiani, segnalati in trattative con la coalizione vendoliana, non è risultata gradita l'indicazione (in un recente articolo) di Aldo Dibattista quale loro leader politico di riferimento. E con tanto di "richiesta urgente di rettifica" a firma di Francesco Schinco fanno ora sapere che "per quanto riguarda la Nuova Dc, il responsabile del movimento è Pietro Cappiello e non Aldo Dibattista, come da voi erroneamente indicato".
Precisazione doverosa e sacrosanta: Aldo Dibattista, della Nuova Dc, è solo il commissario provinciale....